Scenografo, regista e costumista italiano (n. Milano 1930). Dal 1951 ha svolto attività di scenografo e costumista collaborando a spettacoli teatrali di prosa e di lirica. Di particolare importanza il [...] entrati nella storia del teatro: la rilettura di Pirandello, per es., che, iniziata con i Sei personaggi (1963), ha trovato il suo punto fra l'altro con registi come M. Bolognini, F. Vancini, G. Montaldo, V. De Sica e F. Fellini (per il quale ha ...
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Musicista (Maiolati 1774 - ivi 1851); studiò dapprima con N. Bonanni, poi al conservatorio napoletano della Pietà dei Turchini con N. Sala e G. Tritto. Lasciato il conservatorio, passò a Roma (1795), dove [...] trasferì a Parigi, dove entrò in relazione con F.-J. Fétis, con gli Érard, col conte J. Dieulafoy e Ch. Brifaut, che fu rappresentata all'Opéra il 22 dic soggetto fantastico tratto da un vecchio libretto di M.-A.-J. Rochon de Chabannes, e finalmente ...
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Letteratura
La b. italiana antica è un componimento poetico di origine popolare, collegato con il canto e la danza (detto anche canzone a ballo), e perciò costruito metricamente in modo che le sue parti [...] de Machaut (sec. 14°) e più ancora con E. Deschamps (m. 1406 o 1407) e resta in grande onore per oltre un secolo carattere narrativo che conobbe particolare fortuna in Germania, culminando nei numerosi lavori (per canto e pianoforte) di F. Schubert, ...
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Cantautore e scrittore italiano (n. Modena 1940). Uno dei maggiori cantautori italiani, saldamente ancorato alle proprie matrici culturali e con una vocazione di cantastorie che costituisce la sua cifra [...] si possono ricordare: Un altro giorno è andato (1999), scritto con M. Cotto; Cròniche epafàniche (1989); Vacca d'un cane (1993); (con F. Rubino, 2018); Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto (2019; finalista Premio Campiello 2020); Che cosa ...
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Arte e letteratura
In ambito artistico e letterario si designano a. storiche i movimenti e gruppi sorti alla fine del 19° sec. e affermati nei primi decenni del 20°: simbolismo, fauvismo, cubismo, futurismo, [...] tra generi e materiali eterogenei: dall’esperienza della musica ‘gestuale’ che pone in risalto il gesto dell’esecutore e la componente teatrale dell’esecuzione (F. Donatoni, S. Bussotti, M. Kagel), al minimalismo statunitense (S. Reich, T. Riley, Ph ...
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Arte
Corrente artistica sviluppatasi tra il 1960 e il 1970 negli Stati Uniti d’America. Definita minimal art, ma anche strutture primarie, ABC art, antiform, cool art, topological art, è caratterizzata [...] LeWitt, R. Bladen, P. King, J. MacCracken, R. Serra, F. Stella.
Letteratura
Tendenza letteraria (in particolare della narrativa) fiorita negli anni , A. Pärt, J. Taverner, M. Monk, che utilizzano procedimenti minimalistici in contesti espressivi di ...
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Zoologia
Formazione di varia configurazione, situata in genere sulla superficie dorsale della testa dei Mammiferi Ungulati: di origine sia tegumentale e cheratinizzata, sia tegumentale e ossea insieme, [...] Escrescenza di orgine epidermica formata quasi esclusivamente da cheratina, che deve il nome alla somiglianza con le c. di dai compositori romantici, appartengono composizioni di F.J. Haydn, W.A. Mozart, L. van Beethoven, C.M. von Weber, J. Brahms, R ...
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Strumento musicale cordofono, in cui le corde vengono percosse da martelletti azionati tramite una tastiera. L’interruzione del suono è provocata da smorzatori al momento del rilascio del tasto. Deve il [...] ; G. Ferrini; a Friburgo fu ripresa, perfezionata e industrializzata da G. Silbermann, che fabbricò un p. per J.B. Bach. Intanto, grazie alle composizioni di M. Clementi, W.A. Mozart, F.J. Haydn e L. van Beethoven, il p. – cui erano stati apportati ...
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Musicista (Berlino 1791 - Parigi 1864). Ancora ragazzo mutò il suo originario nome di Jakob Liebmann Beer in quello sotto il quale è oggi conosciuto. Studiò il pianoforte con F. Lauska e M. Clementi, e [...] 'effetto scenico, M. riuscì, nelle sue opere migliori, a imporsi nel mondo teatrale del suo tempo. Succedeva a F.-D. Auber e 1865), che fu il maggior successo, postumo, di M., grazie anche alla ricchezza di pagine d'alta qualità musicale. M. fu ...
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Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia degli archi, nella quale occupa il posto del contralto, con un’estensione intermedia tra quella del violino e quella del violoncello, dal [...] molto favore nel Settecento in Germania (dove era chiamata baryton); per questo strumento e per il principe M.J. Esterházy, che ne era appassionato esecutore,F.J. Haydn scrisse più di 100 composizioni. La v. alta, con cassa di risonanza più ampia e ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...