Figlio (n. 995 circa - m. Shaftes bury 1035) di Sven I di Danimarca, partecipò (1013, 1015) con il padre all'invasione dell'Inghilterra, della quale nel 1016 fu eletto re, per la morte di Etelredo II re [...] paese e ne fu incoronato re (1028). Il tratto più caratteristico della sua politica successiva fu l'appoggio dato alla Chiesacattolica per la diffusione del cristianesimo nei paesi nordici. Morendo lasciò ai figli Sven, Aroldo e Hardeknud i regni ...
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Storico, letterato e filantropo (Milano 1813 - Marsiglia 1853). Fondò nel 1833 la Conferenza di S. Vincenzo de' Paoli. Nel 1841 succedette a C. Fauriel nella cattedra di letterature straniere della Sorbona; [...] l'espressione più significativa di un pensiero storiografico teso a dimostrare la funzione civilizzatrice del cristianesimo e della Chiesacattolica nel Medio Evo. Le finalità apologetiche di O. si fecero valere soprattutto nella sua intensa attività ...
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Maresciallo dell'Impero (castello di Tilly, Brabante, 1559 - Ingolstadt 1632). Servì nell'esercito spagnolo, quindi in quello imperiale e combatté in Ungheria (1600) contro i Turchi. Nominato feldmaresciallo [...] di Heidelberg, Mannheim e Frankenthal. Dopo la vittoria decisiva di Stadtlohn, si occupò attivamente della restituzione alla Chiesacattolica dei vescovati e dei monasteri protestanti; vinse a Lutter (1626) il re Cristiano di Danimarca, conquistando ...
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Storico e politologo italiano (Milano 1928 - ivi 2020); prof. di Storia delle dottrine politiche presso l'univ. di Milano, ha dedicato gran parte dei suoi lavori all'analisi del sistema politico italiano, [...] completa della lotta armata in Italia dal 1970 a oggi (2004); Non credo. Lettura critica del nuovo catechismo della Chiesacattolica (2006); Le coincidenze significative. Da Lovecraft a Jung, da Mussolini a Moro, la sincronicità e la politica (2009 ...
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Poeta francese (Parigi 1912 - Versailles 2006). Ordinato prete nel 1939, uscì dalla Chiesacattolica nel 1950. La sua poesia trasse ispirazione dalle dottrine delle grandi religioni (e dalla Bibbia e dal [...] Vangelo in particolare), in ognuna delle quali G. si sforzò di scoprire un segreto fondo poetico. Dall'incontro del suo spirito, sempre inquieto e tormentato, con quelle voci eterne nacquero il fascino ...
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Nobile e prete cattolico russo (Pietroburgo 1804 - Parigi 1858). Studiò dal 1808 al 1817 nel collegio dei gesuiti a Pietroburgo finché, espulsi i gesuiti dalla Russia, continuò gli studî in Svizzera, poi [...] la figlia; a Firenze nel 1832 conobbe G. La Cecilia, di cui ascoltò le lezioni di filosofia; in Francia entrò nella Chiesacattolica (1843). Nel 1848-49 era a Roma dove si schierò a favore dell'impegno risorgimentale italiano (I popoli italiani ed i ...
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Patologo (Schivelbein, Pomerania, 1821 - Berlino 1902), professore di anatomia patologica nell'università di Würzburg (1849), poi in quella di Berlino (1856-1902). Socio straniero dei Lincei (1877). Autore [...] patologica a Würzburg. Chiamato nel 1856 all'università di Berlino, deputato al parlamento prussiano (1861) e poi al Reichstag (1862-93), fu oppositore di Bismarck e, al tempo stesso, dell'influenza culturale e politica della Chiesacattolica. ...
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Nome umanistico del teologo e polemista Friedrich Stapellage (Osnabrück 1512 - Ingolstadt 1564). Studiò a Padova, poi, ritornato in Germania, si convertì al luteranesimo per influsso di Melantone, e fu [...] contro la teologia di A. Osiander. Ma i conflitti dogmatici all'interno del protestantesimo lo ricondussero alla Chiesacattolica; già l'operetta del 1553, Synodus Sanctorum Patrum antiquorum contra nova dogmata Andreae Osiandri, manifesta questo suo ...
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Riformatore boemo (n. Stříbro - m. Praga 1429), consacrato prete (1402) a Praga, dove fu (1427) magister artium. Discepolo e amico di J. Hus, cui succedette nell'ufficio di predicatore nella cappella di [...] e all'esagerato culto delle immagini, G. combatté la corruzione del clero e respinse ogni conciliazione con la Chiesacattolica. La sua ampia attività di scrittore e predicatore, sulla quale ebbe notevole influenza J. Wycliff, servì a precisare ...
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Teologo cattolico (castello di Canstein, Vestfalia, 1764 - Colonia 1835); prete (1799) decano della cattedrale di Münster, accettò l'interferenza prussiana nella sede vescovile degli Asburgo. Dopo il passaggio [...] (1834) una convenzione segreta col governo prussiano, all'insaputa del papa, con la quale si consideravano validi per la Chiesacattolica i matrimonî misti fra due persone di confessione religiosa differente, anche senza l'impegno all'educazione ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...