Erasmo da Rotterdam
Umanista olandese (Rotterdam 1466 o 1469-Basilea 1536). Tradusse il nome Geert Geertsz nell’altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre [...] ficiniano. L’Elogio fu scritto in Inghilterra, dove E. insegnò teologia a le Paraphrases (1517-24) – e dei Padri della Chiesa da Girolamo (1516-20) a Cipriano (1520 , una scelta teologica, quanto il ripudio d’una rivolta che nel suo carattere estremo ...
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Gregorio Magno, san
Antonio Menniti Ippolito
Un papa alla guida di Roma sotto la minaccia dei Longobardi
Durante il suo pontificato, Gregorio I (papa dal 590 al 604) diventò il più valido punto di riferimento [...] debolezza del potere dell'imperatore romano d'Oriente esaltò le capacità di Gregorio le popolazioni pagane dell'Inghilterra.
Di lui si sono pontificato intensissimo, che segnò la storia della Chiesa. Gregorio fu l'efficace, attivissima guida ...
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Anglosassoni
Sergio Parmentola
Le antiche popolazioni germaniche
Nel 5° secolo i popoli germanici degli Angli, Sassoni, Frisoni e Iuti abbandonarono l'Europa continentale e si stanziarono nell'isola [...] demografica e il peggioramento climatico avvenuto nelle terre d'origine.
L'invasione incontrò la strenua resistenza chiese a Canterbury e York), scultori, orefici, miniaturisti. Ma l'eredità più profonda che gli Anglosassoni lasciarono all'Inghilterra ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] e insieme con l’ordinamento politico e i rapporti con la Chiesa venne laicizzata anche l’istruzione. Certo, non si trattò di salariati. Ma non va sottovalutata, per l’Inghilterra, la disponibilità di mano d’opera irlandese a basso prezzo, e più tardi ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] A tutto ciò va aggiunta l’azione della Chiesa (10°-11° sec.) per la cristianizzazione , presero sempre più l’uso d’infeudare terre e concedere titoli a le precedenze, da strette regole consuetudinarie in Inghilterra: un lord firma con il solo predicato ...
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Figlio (Mosca 1672 - Pietroburgo 1725) dello zar Alessio Michajlovič e della sua seconda moglie Natalia Kirillovna Naryškina, regnò dal 1682 insieme al fratello Ivan, debole e malaticcio, sotto la reggenza [...] viaggio di studio e di aggiornamento. Dai cantieri d'Olanda passò in Inghilterra, dove seguì un corso di costruzione navale; si gradi. Abolito il patriarcato (1721), fece dipendere la Chiesa dal Santo Sinodo, emanazione diretta del sovrano. Organizzò ...
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Statista inglese (Liverpool 1809 - Hawarden 1898). Dal 1832 con i tories, passò poi al Partito liberale, divenendone leader (1865). Più volte primo ministro (1868-74, 1880-85, 1886 e 1892-94), varò numerose [...] la sua relazione convinse l'Inghilterra a cedere quelle isole alla parlamento nel 1869 la soppressione della Chiesa di stato irlandese (disestablishment), storico. Traduttore in inglese delle odi d'Orazio, fu inoltre un appassionato cultore ...
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stucco Nome generico di diversi tipi di materiali plastici adesivi, di varia consistenza, che induriscono all’aria più o meno rapidamente, impiegati per la levigatura di superfici.
Arte
Lo s., usato in [...] 1° sec. d.C. Alla prima metà del 2° sec. d.C. appartengono divenne parte integrante dell’architettura (chiesa di Castelgandolfo, Scala Regia in Inghilterra). Notevole importanza ebbero gli s. anche nell’architettura neoclassica (R. Adam in Inghilterra ...
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Camillo Borghese (Roma 1552 - ivi 1621). Fu eletto pontefice nel 1605. All'inizio del pontificato entrò in conflitto con Venezia, che aveva promulgato leggi restrittive in materia di proprietà ecclesiastica, [...] Inghilterra, pur giovandosi della diffusione dei nuovi ordini, in Russia, tramontata la speranza di una riunione alla Chiesa latina con la conversione del negus d'Abissinia). Nel campo della riforma interna della Chiesa, importante fu l'imposizione ...
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Religione
Seguaci della Chiesa monofisita di Siria fondata da Giacobbe Baradeo (siriaco Ya‛qōb Būrde‛ānā; m. 578), vescovo d’Edessa; la denominazione da loro adottata è Siri ortodossi. Seguono il monofisismo [...] tipo greco-ortodosso.
La storia della Chiesa giacobita ha seguito le vicende dell’ 89 e l’ascesa al trono di Guglielmo III d’Orange, i sostenitori del re deposto Giacomo II in Scozia e T. Forster in Inghilterra furono però sconfitti (novembre 1715) ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la detiene un’autorità...