Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] [-w-] (come in [ˈfawʃe] «falce» a Sonnino, in provincia di Latina) o il dileguo (come in [ˈfaʃa] «falce» a Serrone, in la pronuncia intensa della consonante iniziale in parole come [ˈkːjɛsa] «chiesa», [ˈsːɛdja] «sedia»;
(e) la frequenza di ci con ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] lato i maggiori poeti provenzali e italiani, dall’altro poeti e prosatori latini, e ne trae lo spunto per censurare Guittone; ma proprio costui sonando al continuo per la città tutte le campane delle chiese, infino che non alzòe l’acqua; e in ciascuna ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Roma, la città continuò a far parte dello Stato della Chiesa, e come enclave in Francia giocò un ruolo importante in campo italianismi nel rumeno, in Italianismi e percorsi dell’italiano nelle lingue latine 2008, pp. 93-113.
Del Negro, Piero (2002), ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] non sistematico. Oltre al resto, Bembo non amava i crudi latinismi grafici e lessicali di cui la lingua cortigiana faceva largo uso. anch’essa abilmente ridicolizzata. Lo stesso Granduca di Toscana chiese allora che Gigli fosse punito: fu in effetti ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] per questo, esso può perdere la propria rigidità. In una frase latina come
(11) puer puellam amat «il ragazzo la ragazza ama entrò l’ingegnere per salutar sua sorella prima di andare in chiesa (Antonio Fogazzaro, Piccolo mondo antico)
c. Una ragazza ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] dove, comunque, almeno fino al pieno XIV secolo, l’uso del latino rimarrà prevalente.
La prassi liturgica cristiana resta legata al latino (➔ cristianesimo e lingua; ➔ Chiesa e lingua). Nel corso del Trecento e ancor più nel Quattrocento circolano ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] o liturgica (come Madre de’ santi, città superna, Chiesa del Dio vivente). La sintassi è più discorsiva, con perché convinto «che la lingua italiana è in Firenze, come la lingua latina era in Roma, come la francese è in Parigi».
Dopo l’unificazione ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] per comunicare a distanza; l’azione educativa della Chiesa post-tridentina incrementò la lettura di testi devoti, , bergamasco, milanese o napoletano per i servi. Il latino serviva a caratterizzare il pedante. La camaleontica transizione caricaturale ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] e anche a fr. e ingl. [akwa-]; sembra dovuto all’influsso latino (aqua) se le altre lingue non conservano la ridondanza grafica dell’italiano sono aggiornamento nel senso di «adattamento della Chiesa cattolica al mondo moderno», al dente, ambiente ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] Minio-Paluello: non esserci giunta alcuna opera in greco di Aristippo, ed essere egli arcidiacono di una chiesa cattedrale di rito latino, come era quella di Catania; ma non possiamo seguirla, senza ricadere nel mondo delle supposizioni, quando lo ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...