CASTALDI, Panfilo
Paolo Veneziani
Nacque a Feltre intorno al 1430 da una famiglia appartenente alla piccola nobiltà feltrina, i cui membri tuttavia esercitarono spesso le professioni liberali: il nonno [...] lui controllata, la stampa dei libri che gli vengono attribuiti e che non recano mai il nome del tipografo. Il Cicerone, la cui stampa era prevista nel contratto predetto, venne infatti pubblicato senza note tipografiche e appare impresso con il bel ...
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ADAMO di Ambergau
Anita Mondolfo
Valente prototipografo tedesco, nativo di Ambergau (Alta Baviera), svolse la sua attività di stampatore in Venezia per circa due anni. Nei colofoni delle sue edizioni [...] Dati, tutte stampe del 1471; da lui sottoscritte la prima, la seconda e la quinta. Nel 1472 stampava le Orationes di Cicerone; e sarà da aggiungere la Summa confessionum di s. Antonino, già assegnata ad altro tipografo ed ora rivendicatagli.
Hain gli ...
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AVANZI, Ludovico
Paola Tentori
Attivo dal 1556al 1576, lavorò come libraio e stampatore anche in società con Giovanni Griffio nel 1556 e, nel 1561, con Domenico Nicolini. Da un documento relativo al [...] -62, 1565-67, 1572, 1576; "ex officina Ludouici Auantij", 1569. La prima opera datata è un Cicerone: Orazioni, del 1556; dello stesso Cicerone diede alle stampe anche Ad familiares (1560) e la Retorica (primaediz. 1561, seconda 1566).
Il periodo più ...
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PINELLI, Gian Vincenzo
Marco Callegari
PINELLI, Gian Vincenzo. – Nacque a Napoli nel 1535, figlio di Cosmo e di Clementina Ravascheria. Il padre, genovese di origine, si era trasferito a Napoli per [...] au 30 août 2004, in Sciences et Techniques en Perspective, IX (2005), 1, pp. 273-286; M. Gazzotti, G.V. P. lettore di Cicerone: per una storia di tre codici della Biblioteca Ambrosiana di Milano, in L’antiche e le moderne carte. Studi in memoria di ...
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MAI, Angelo
Antonio Carrannante
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario, presso Bergamo, da Angelo e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. Il padre era un modesto carbonaio, ma la famiglia era abbastanza [...] dall'annuncio, tanto che all'inizio del 1820 G. Leopardi compose la canzone Ad Angelo Mai quand'ebbe trovato i libri di Cicerone della Repubblica, grazie alla quale il nome del M. non fu più monopolio dei classicisti, ma fu conteso fra questi e i ...
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GIOVANNI da Arezzo
Guido Arbizzoni
Nacque ad Arezzo, presumibilmente entro il penultimo decennio del sec. XIV; fu notaio e amanuense.
La personalità di G. ha acquisito tratti meglio definiti soltanto [...] . Regoliosi, a Giovanni da Arezzo. Il primo è datato 15 dic. 1421 e contiene il De oratore e l'Orator di Cicerone (attualmente Bibl. apostolica Vaticana, ms. Vat. lat. 3237), con annotazioni marginali di Francesco Barbaro; del 13 giugno 1422 è quindi ...
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BRENTA, Nicola
Giovanni Dondi
Orfano di padre ancora in età minore, lasciò, dopo il 1490, la nativa Varenna (nel Comasco), dove la famiglia aveva possedimenti terrieri, per recarsi a Venezia. Qui, il [...] Lecco in una seconda richiesta di privilegio per la stampa del De officiis,De amicitia,De senectute e dei Paradoxa di Cicerone, usciti il 6 luglio 1502 per i torchi del Lecchese, lascia supporre che anche il precedente volume sia stato pubblicato per ...
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BLAVIS, Tommaso de
Alfredo Cioni
Originario di Alessandria, fu attivo in Venezia nell'ultimo quarto del sec. XV. Scarsissimi sono i dati che di lui si conoscono, tutti essenzialmente desumibili dalle [...] familiares (Indice Generale degli Incunaboli delle Biblioteche d'Italia, IGI, 2823) e la Rhetorica ad Herennium (IGI, 2966) di Cicerone. Seguirono tre volumi in volgare: il Quadragesimale di fra' Roberto Caracciolo (30 sett. 1476: IGI, 2484; il B. lo ...
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CAMPI, Pietro
Alfredo Cioni
Di questo tipografo, che operò a Bologna durante l'ultimo decennio del sec. XV, si hanno notizie concernenti soltanto l'attività editoriale che egli condusse unitamente al [...] da Bologna, della Rhetorica ad Herennium, pubblicata col titolo: La elegantissima doctrina de lo eccellentissimo Marco Tullio Cicerone chiamata rethorica nova traslata di latino in vulgare da Galeotto da Bologna eximio Maestro (Hain, 5094). Debbono ...
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CERVINI, Romolo
Marco Palma
Secondogenito di Ricciardo e di Leonora Egidi, nacque a Montepulciano nel 1520.
Della sua educazione si interessò, finché visse, il padre e, a partire dal 1534, il fratellastro [...] passavano usualmente, prima della spedizione, le lettere latine del Cervini. Il Manuzio lo rinviava spesso alla lettura di Cicerone che, con Orazio, Terenzio e Virgilio, risultava all'epoca la lettura più frequente del Cervini.
Durante il soggiorno ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...