Nella tradizione paleografica moderna, in campo greco genericamente la scrittura maiuscola libraria, in campo latino una particolare scrittura libraria di forme rotondeggianti, usata fra 4° e 9° secolo.
Nell’ambito [...] e minuscoli. Gli esempi del 4° e 5° sec. (Vangeli, il Livio Vaticano, il palinsesto del De re publica di Cicerone) rappresentano il canone della scrittura nel suo pieno sviluppo; all’inizio del 6° sec. si ha un mutamento di stile, caratterizzato ...
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Editoria
Ciascuna delle annotazioni apposte dall’autore o editore di un testo per fare un’osservazione, dare una notizia, chiarire un passo: n. dell’autore (N.d.A.), quando è l’autore che interviene a [...] stenografica usata nell’età romana e nel Medioevo; furono ideate, secondo la tradizione, da Tirone, liberto di Cicerone, per raccoglierne i discorsi pubblici, e completate da altri (Aquila, liberto di Mecenate, Seneca ecc.), costituendo così ...
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Storico e filologo, nato a Gand il 30 ottobre 1872, morto a Lovanio il 4 gennaio 1950. Gesuita, terminati gli studî teologici a Lovanio, vi insegnò dal 1906 patristica, e (1915) storia dei dogmi, promovendo [...] sue scuole teologiche (Abelardo, Chartres, Vittorini, Poitiers, Parigi, ecc.), nelle sue predilezioni letterarie (Orazio, Virgilio, Cicerone), nelle sue polemiche politico-religiose (Gerhoh di Reichersberg). Nel campo della storia della Patristica e ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] (6) Tabulas publicas [...] illae tabulae «tavole pubbliche [...] le dette tavole, le tavole»; lett. «tavole pubbliche [...] quelle tavole» (Cicerone, pro Sall. 42)
In Apuleio (II sec. d.C.) si possono trovare forme come:
(7) egregia illa uxor mea «la ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] sorta di sistema di abbreviazioni (tra le quali, per es., 7 per et, detto proprio nesso tironiano) che prende il nome addirittura dal segretario di Cicerone, il liberto Marco Tullio Tirone, che aveva il compito di trascrivere i discorsi dell’oratore ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] in volgare circa il 20%, e l’80% in latino. I primi volumi stampati nel nostro paese furono in latino, un Cicerone e un Lattanzio usciti nel 1465 dai torchi di Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz, due artigiani tedeschi che avevano bottega a Subiaco ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] un nuovo capitolo della storia del diritto antico. Gli studi giuridici per il codice teodosiano si intrecciano con le ricerche su Cicerone; esse confermano la perizia del curatore e, per confronto, la minore acribia di Angelo Mai in imprese simili: M ...
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Diritto
C. compromissoria Uno dei due tipi di convenzione di arbitrato (➔) previsti dal codice di procedura civile. Tradizionalmente si è soliti distinguerla dall’altro tipo di convenzione, il compromesso [...] alla successione di più di due brevi; Egesia di Magnesia (3° sec. a.C.) iniziò una scuola che ebbe fortuna specialmente fra i Romani; Cicerone adattò la c. metrica alla lingua latina. La prosa del periodo imperiale (tranne Tacito), seguì per le c ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] parola) ma spesso anche distribuzionalmente (mantenere lo stesso ordine delle parole). I più avvertiti, tra cui grandi traduttori come Cicerone, Orazio, s. Gerolamo, videro che ciò portava all'assurdo e invocarono la libertà da un simile metodo al ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] per individuare le pause, piuttosto al metro per la poesia e al ritmo per la prosa (Mortara Garavelli 2003: 118-119). Anche Cicerone (I sec. a.C.), nel De oratore, esprime delle riserve circa l’utilità delle notae librariorum, i segni introdotti dai ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...