Antica città della Sicilia, ricordata da Cicerone (Verr., III, 39, 43), da Plinio (Nat. hist., III, 91), da Stefano Bizantino (s. v.), e attestata anche da alcune monete, ma sulla cui precisa localizzazione [...] esistono dei dubbî. Taluni studiosi l'identificarono infatti con Mistretta, altri credono che l'Amestrato ricordata da Cicerone sia diversa da μυτιστρατον, ed altri infine, da un passo del Geografo Ravennate, deducono che sorgesse presso Leonforte.
...
Leggi Tutto
Matematico e astrologo (Fermo, 1º sec. a. C.), amico di Cicerone e di Varrone; sulla base degli studî di quest'ultimo cercò di fissare la costellazione della nascita di Romolo e della fondazione di Roma. ...
Leggi Tutto
Tribuno della plebe nel 50 a. C.; fu amico di Cicerone e, partigiano di Cesare nella guerra civile, servì da intermediario tra i due. Dopo la morte di Cesare seguì Antonio, governò la provincia d'Asia [...] e sconfisse Sesto Pompeo (31). Dopo Azio, fu perdonato da Ottaviano ...
Leggi Tutto
Retore greco di Alabanda, insegnò a Rodi ove ebbe allievi Cicerone e Cesare; fu a Roma nell'87 e nell'81 a. C. Compose orazioni e scrisse di storia e di grammatica, ma è noto soprattutto come maestro e [...] teorico; infatti diede consistenza alla cosiddetta scuola rodia, che contemperò la tendenza asiana con lo studio della finezza arguta e sentenziosa degli attici (il modello era Iperide). Era suo parente ...
Leggi Tutto
KYROS (Κύρος, Cyrus)
G. A. Mansuelli
Architetto, contemporaneo e amico di Cicerone, per cui compì diversi lavori. Da Cicerone (Mil., xvii, 18 e Ad Att., iv, 10), sappiamo che K. morì nel 57 a. C. Il [...] in rapporto con Cesare per i piani del Forum Iulium. Importante per conoscere la personalità di K. è una lettera di Cicerone (Ad Att., ii, 3). L'architetto è partito da presupposti teorici derivati dall'ambito del platonismo. La lettera imposta il ...
Leggi Tutto
DILIGENTIA
S. Ferri
In greco epimèlia, akrìbeia. È definita da Cicerone (De orat., II, 150): cura, attentio animi, cogitatio, vigilantia, assiduitas, labor; e (nel Brutus, 37) relativamente alla scelta [...] delle parole: tutto ciò che non è insolens atque ineptum. Appartengono al frasario comune degli scrittori storici e tecnici dell'epoca imperiale frasi come queste: diligentia antiquitatis, diligentia veterum ...
Leggi Tutto
ASIANO E ASIANISMO
L. Laurenzi
Il termine "asianus" ricordato da Cicerone (Brutus, 51; Orator, 231) fu probabilmente trasferito con intento spregiativo, dagli oratori attici, dall'uso grammaticale a [...] quello letterario per definire lo stile retorico dei maestri della provincia d'Asia dove studiavano i giovani romani. Presso i moderni studiosi è entrato in uso con riferimento a talune correnti delle ...
Leggi Tutto
Figlia (n. 79 - m. 45 a. C.) dell'oratore M. Tullio Cicerone, sposa di C. Calpurnio Pisone Frugi (63-57), poi, rimasta vedova, di Furio Crassipede (56-51), quindi, divorziata, di P. Cornelio Dolabella [...] (50), dal quale divorziò nel 46. È nota soprattutto perché il padre, che l'amò teneramente, parla spesso, nelle lettere, delle sue tristi vicende ...
Leggi Tutto
PORTANTINA
Luigia Mlaria Tosi
. Il suo uso è molto antico: secondo Cicerone e Giovenale risalirebbe ai re di Bitinia. Nelìa forma più antica, usata dai Greci e dai Romani, detta lectica (da lectus), [...] durante la repubblica alle donne e ai malati, si estese, sotto l'impero, a tutti i patrizî. Le ricordano Cornelio Nepote, Cicerone (quella ricchissima di Verre, pretore di Sicilia), ecc. Servì anche come mezzo di trasporto per i viaggi. Un esemplare ...
Leggi Tutto
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...