GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] ricordare anche per il gratissimo profumo dei fiori è l'Osmanthus fragrans.
Fra le piante coltivate più caratteristiche: il ciliegio (sakura), il pesco selvatico (momo), la glicine (fuji), le azalee (tsutsuji), le iris (shōbu); nell'estate i laghetti ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] 1020 m. secondo Christ) ed altrove. È pure questa la zona della coltura del gelso e degli alberi da frutta, ma il ciliegio raggiunge nel Comelico l'altezza media di m. 1306, inferiore di appena 13 m. a quella delle abitazioni permanenti (O. Marinelli ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] nomi di zammūr, mizmār o (in persiano) surnāy e nel Maghreb ghaiṭah, è un piffero la cui doppia ancia, costruita in un pezzo di ciliegio, è lavorata al tornio in forma di cilindro, lungo da cm. 30 a 38, che si allarga a padiglione. Un pezzo tondo di ...
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MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] curare i fanciulli erniosi: si spacca in due, nel senso della lunghezza, il fusto d'un alberello (olmo, frassino, ciliegio, querciolo, ecc.), e, dopo avervi fatto passare il fanciullo, si ricongiungono le parti del fusto.
Generalmente le conoscenze e ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] centro di una zona nota per la sua produzione ortofrutticola: fu proprio Lucullo, famoso buongustaio, a importare in Italia il ciliegio, che (come suggerisce il nome della città) era la pianta più tipica.
Nel quadro di un assetto amministrativo non ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] carattere specializzato in alcune zone della Romagna, della provincia di Cuneo, della Riviera di ponente, ecc.; il ciliegio (Campania, Emilia, Venezia Tridentina), il melo (Venezia Tridentina), ecc. Colture proprie di talune regioni sono il fico ...
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ciliegio
ciliègio (tosc. ciriègio) s. m. [lat. *ceresium per cerasium, gr. κεράσιον; cfr. ceraso]. – 1. Nome di parecchie forme coltivate di piante del genere pruno, della famiglia rosacee, riunite in due specie, il c. dolce o c. proprio (Prunus...
ciliegia
ciliègia (tosc. ciriègia) s. f. [lat. *ceresia per *cerasia; v. ciliegio] (pl. -gie o -ge). – 1. Il frutto del ciliegio, costituito da una drupa di 1-2 cm di diametro, di colore rosso, più o meno cupo; le ciliegie sono adoperate per...