MONTUORI, Eugenio
Alessandra Capanna
MONTUORI, Eugenio. – Nacque a Pesaro il 16 luglio 1907 da Francesco, prefetto del Regno, di Casacalenda (Campobasso), e da Virginia Checchi, di origini toscane, [...] stile organico decantato e immune da possibili sconfinamenti neorealisti.
Oltre alla ricca produzione di edilizia residenziale, : da quella con Adalberto Libera per la costruzione del cinema Airone a Roma (1957), che risolveva lo spazio architettonico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel cinema europeo il riferimento ai due grandi generi letterari e teatrali è forte. [...] : il melodramma come matrice, la storia come motore umano, il cinema come arte popolare. Guido Aristarco (1918-1996), critico militante e sostenitore del neorealismo, battezza il film come il passaggio al realismo, inteso come interpretazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso degli anni Trenta molte poetiche del cinema europeo si richiamano all’esigenza [...] ’interpretazione di attori che sono divenuti il simbolo del cinema francese di questo periodo, come Jean Gabin, Arletty, Jules Berry, Louis Jouvet, Jean-Louis Barrault.
Neorealismi
Il realismo poetico francese è importante anche per la suggestione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
P
Con la città occupata e dolente di Roma città aperta è Roberto Rossellini ad aprire un [...] ruolo dell’autore, degli attori, della scena e dello spazio, ma soprattutto del cinema e della sua funzione sociale.
Cinema del presente
L’anno in cui il neorealismo cinematografico italiano fa la sua comparsa sulla scena mondiale è il 1945: il film ...
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Blasetti, Alessandro
Stefania Carpiceci
Regista e critico cinematografico, nato a Roma il 3 luglio 1900 e morto ivi il 1° febbraio 1987. Uomo di cinema a tutto campo, rivelò un talento naturale in molti [...] quali si è soliti associarlo in quanto parte del trittico pre-neorealista, il film di B. predilesse le tonalità amare e Mastroianni, ma ribadì anche la sua predilezione per un cinema femminile nel quale le neo-dive, quelle 'maggiorate fisiche ...
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Castellani, Renato
Bruno Roberti
Regista cinematografico e sceneggiatore, nato a Varigotti (Savona) il 4 settembre 1913 e morto a Roma il 28 dicembre 1985. Il senso esatto della forma, il gusto elegante [...] calligrafica' fu oggetto di attacchi da parte dei giovani critici che si apprestavano a inaugurare da registi il Neorealismo. Il cinema di C., divenuto ancora più rarefatto, manifestava al contempo una volontà di analisi di psicologie e sentimenti, e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama del cinema d’autore che si afferma in tutta Europa fra la fine degli anni [...] messicano prima di ritornare prepotentemente alla ribalta del cinema internazionale con I figli della violenza (Los olividados, 1949). Il film si pone come una inchiesta di stampo neorealista sulle condizioni di bestiale sopravvivenza dei giovani ...
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De Santis, Giuseppe
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico, nato a Fondi l'11 febbraio 1917 e morto a Roma il 16 maggio 1997. Fu tra i protagonisti del Neorealismo, di cui sviluppò [...] .
S. Masi, Giuseppe De Santis, Firenze 1982.
Giuseppe De Santis: l'avventura neorealista, a cura di A. Costa, in "Cinema e cinema", 1982, 30, dossier monografico, pp. 16-72.
Il cinema di Giuseppe De Santis, a cura di V. Camerino, Lecce 1982.
Verso il ...
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Clément, René
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Bordeaux il 18 marzo 1913 e morto nel Principato di Monaco il 17 marzo del 1996. Al centro del suo cinema vi è la nozione di conflitto, [...] accompagnò gli esiti del romanticismo urbano, tipico del cinema francese d'anteguerra, verso un realismo depurato da in una Genova ferita dalla guerra e raccontata con piglio neorealista (alla scrittura del film collaborarono, con Jean Aurenche e ...
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Monicelli, Mario
Stefano Della Casa
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Viareggio (Lucca) il 15 maggio 1915. Autore di film autenticamente nazional-popolari, capaci di catturare il consenso [...] Il marchese del Grillo (1981) e il Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia per La grande guerra (1959). Ha ottenuto, inoltre, sei ; Totò cerca casa utilizza in chiave quasi neorealista il popolare comico, con una storia ambientata tra ...
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neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...