Giapponese, letteratura
Maria Teresa Orsi
La trasformazione del romanzo in un prodotto di mercato, parte di un'economia basata sul consumo e sulla produzione di massa, già emersa in Giappone negli ultimi [...] retorica 'mistica del sacrificio' imposta alle donne, nella realtà come nella finzione letteraria, una disinvoltura o un cinismo che sembravano prerogativa della controparte maschile.
Nel 2001 il premio Akutagawa è stato assegnato a Natsu no yakusoku ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] sul quale i lividi delle botte, le macchie di sangue fresco, fanno arabesco raffinatissimo... (perché l'arte sta in questo cinismo, anche, in questa diversità che ti rende intrepido e persino indifferente alla pena: uno dei miei primi modelli fu la ...
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VITTORIO AMEDEO II di Savoia
Andrea Merlotti
VITTORIO AMEDEO II di Savoia. – Vittorio Amedeo Francesco di Savoia nacque al Palazzo Reale di Torino, il 14 maggio 1666, «alle sette circa di mattina», [...] contro la reggente. Scoperto, era riuscito a fuggire. In dicembre fu lo stesso Vittorio Amedeo II a denunciare con lucido cinismo un nuovo complotto progettato dal marchese Carlo Giovan Battista Simiana di Pianezza. In tale modo egli fece capire che ...
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Trattati internazionali
Sergio Romano
Introduzione
I trattati internazionali sono anzitutto contratti. Gli Stati, come gli individui, ne hanno bisogno per commerciare, navigare, difendere i propri beni, [...] parti alla loro osservanza. È la teoria del rebus sic stantibus, che conserva ancora oggi, a dispetto del suo apparente cinismo, una certa validità.
La dottrina di Grozio e le raccolte dei trattati internazionali
Una teoria, tuttavia, si fa strada ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura di guerra, nello specifico quella che tratta dei due grandi conflitti [...] , l’opera di Lussu si rivela una schietta demistificazione della guerra e una lucida analisi dell’incompetenza e del cinismo dei quadri di comando. Gli ideali patriottici risorgimentali si infrangono di fronte alla cruda realtà bellica, dove le ...
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BONOMO, Pietro
Gerhard Rill
Nacque nel 1458 a Trieste da Giovanni Antonio e da una Salomea. Quando nel 1468 il padre, capo della fazione imperiale della città, fu assassinato nel corso di un tumulto, [...] , Tibullo, Properzio, Ovidio, Giovenale), il B. scriveva in uno stile spiritoso e duttile, spesso anche venato di cinismo, senza però lasciar trapelare l'autentico sentimento, neanche nelle confessioni personali.
Dopo la morte di Achaz von Sobriach ...
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CAMAIANI, Pietro
Gerhard Rill
Di famiglia patrizia, nacque ad Arezzo il 1º giugno 1519. Della sua immediata parentela sono noti i fratelli Onofrio e Bernardino, imprigionato nel 1548 nel carcere romano [...] avrebbe potuto inserirsi, invocato terzo, tra i due esausti contendenti. Questo consiglio del C. peccava contemporaneamente di cinismo e utopia, in quanto non prendeva in considerazione né la missione della Chiesa né la situazione politico militare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La pena nel ventennio fascista
Guido Neppi Modona
Il dibattito culturale negli anni Venti
Una ricognizione sulla pena nell’ambito della sezione dedicata alle trasformazioni del Novecento tra le due [...] completamente l’opinione pubblica indignata (p. 17).
Il ministro Rocco può infine rilevare, con una buona dose di cinismo, che anche
la funzione di prevenzione individuale [...] trova nella pena capitale uno strumento, direi quasi perfetto, in quanto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La seconda sofistica e la narrativa
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La convenzionalità retorica di gran parte della [...] , sulla fine teatrale di un discutibile “santone” che nel corso della vita aveva professato il cristianesimo e il cinismo; l’Alessandro, incentrato su un altro mago e ciarlatano, Alessandro di Abunotico.
Luciano esprime giudizi anche sul mondo ...
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VALPERGA DI MASINO, Carlo Francesco II.
Andrea Merlotti
– Nacque al castello di Masino (Torino) fra il 1654 e il 1655, figlio primogenito del conte Ludovico (1634-1658), mastro di campo della fanteria [...] Reale. Egli sperava così che il duca lo premiasse, facendone il suo primo ministro. Al contrario, Vittorio Amedeo II, con lucido cinismo, lo denunciò alla madre. Pianezza fu quindi arrestato il 21 dicembre 1682 e recluso con la famiglia nel forte di ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...