I musei e il collezionismo archeologico
Giovanni Scichilone
Beatrice Palma
Carlo Roberto Chiarlo
La musealizzazione
di Giovanni Scichilone
I processi di musealizzazione, oggi testimoniati nei campi [...] guerra mondiale, già negli anni Venti, O. Neurath (uno dei fondatori del CircolodiVienna) esplorava forme e strumenti capaci di agevolare il trasferimento di conoscenze attraverso il museo, migliorandone il servizio alla società, soprattutto nell ...
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Statistica applicata alle scienze sociali
Italo Scardovi
La statistica e l'immanenza della variabilità
Statistica è parola dai tanti, forse troppi, significati. Essi riflettono, nella loro varietà, [...] , R., Wissenschaftliche Weltauffassung. Der Wiener Kreis, Wien 1929 (tr. it.: La concezione scientifica del mondo. Il CircolodiVienna, Roma-Bari 1979).
Hotelling, H., Analysis of a complex of statistical variables into principal components, in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] aveva avviato un sodalizio intellettuale con Geymonat, già noto per aver diffuso in Italia la conoscenza del CircolodiVienna, con alcuni esponenti del quale, soprattutto Moritz Schlick, aveva avuto contatti diretti in un soggiorno nella capitale ...
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Design della comunicazione
Giovanni Lussu
Le attività progettuali connesse alla comunicazione, in particolare alla comunicazione visiva, si diversificano e si ridefiniscono in relazione alle innovazioni [...] stato, con Rudolf Carnap e Kurt Gödel, uno dei membri del CircolodiVienna, fondato nel 1922 da Moritz Schlick), si era trovato ad affrontare la rappresentazione di dati statistici come direttore, dal 1924, del Gesellschafts- und Wirtschaftsmuseum ...
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Crisi della ragione
Aldo Giorgio Gargani
La revisione critica della nozione di razionalità
L’ingresso nel 21° sec. non ha visto l’elaborazione di nuove proposte riguardo a progetti teorici forti di [...] tradizionale, sia le metodologie rigide e sistematiche del logicismo, dell’atomismo logico di Bertrand Russell così come l’epistemologia del CircolodiVienna e del neopositivismo logico. Ma è proprio nei confronti del carattere asistematico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] differenti, come Ludovico Geymonat, il quale stabilisce solidi contatti con il CircolodiVienna, avviando una ricerca che sarebbe stata fondamentale per il costituirsi in Italia di una moderna filosofia della scienza, estranea, come si è detto, al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia della scienza del Novecento può essere divisa più o meno convenzionalmente [...] compatibile con tutto e quindi non ci direbbe nulla, ovvero sarebbe completamente vuota dal punto di vista conoscitivo.
La dispersione del CircolodiVienna inizia nei primi anni Trenta, in coincidenza con l’avvento della dittatura hitleriana, ma il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il saggio On Denoting di Bertrand Russell del 1905 è un testo epocale. Sia per il metodo [...] , Hilary Putnam, Saul Kripke, David Kaplan, Richard Montague, Donald Davidson, Dummett. Sull’epistemologia vanno menzionati almeno i filosofi del CircolodiVienna e in particolare Carnap e Quine; sui problemi ontologici sono classici i contributi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Wittgenstein è uno dei filosofi più influenti del Novecento. In vita ha pubblicato un solo [...] si è saliti.
La tesi dei limiti del senso venne letta in chiave antimetafisica e scientista dai filosofi del CircolodiVienna. Wittgenstein partecipò ad alcune discussioni con loro, ma rimase sempre convinto che non avessero colto lo spirito del suo ...
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VAILATI, Giovanni Battista
Gaspare Polizzi
– Nacque a Crema il 24 aprile 1863 da Vincenzo, di nobile famiglia cremasca risalente al Seicento, e da Teresa Albergoni, anch’ella aristocratica.
Dopo aver [...] , Wien 1929; trad. it. La concezione scientifica del mondo. Il CircolodiVienna, a cura di A. Pasquinelli, Roma-Bari 1979), il ‘manifesto’ del CircolodiVienna che promuoveva la diffusione internazionale dell’empirismo logico e della ‘filosofia ...
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periferìa s. f. [dal lat. tardo peripherīa «circonferenza», gr. περιϕέρεια, der. di περιϕέρω «portare intorno, girare»]. – 1. non com. Contorno, bordo, orlo circolare: i raggi dai vari punti della p. di una ruota vanno tutti a riunirsi nel di...
neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...