Divinità frigia, strettamente collegata nel mito e nel culto con la Gran madre degli dei Cibele, e divenuta, come questa, centro di un mistero di carattere e contenuto soteriologico.
La Grande madre era [...] figlia e fa chiudere le porte della città. La Gran madre vi penetra per cercare di impedire le nozze, sapendo il male che in cui il dio è rappresentato con attributi che ne dimostrano abbastanza chiaramente la natura didio della vegetazione. Essa ...
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L'Alfarabi o Alpharabius o Avennasar, ecc. degli scritti latini medievali, uno dei più famosi filosofi musulmani, soprannominato in arabo al-mu‛allim ath-thānī "il secondo maestro" (il primo essendo Aristotele), [...] cittàdi Fārāb (più tardi Uṭrār), ossia sulla riva sinistra del Sīr Daryā a circa 42° 40′ lat. N., e morto a Damasco nel ragiab 339 eg. (fine del 950 o principio del 951) in età di scienza e la volontà eterne diDio sono la causa unica dell'esistenza ...
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Capoluogo di provincia, è la città più alta della Sicilia (m. 948). Centro dei Siculi, d'origine assai remota, chiamato Henna, ha ripreso l'antico nome (divenuto nel Medioevo Castrum Hennae, e nell'età [...] caverna come il luogo da cui sarebbe uscito di sotterra il carro del dio. All'epoca romana, come si desume da Cicerone, essa era divenuta il centro del detto culto nell'isola.
La posizione strategica della città fece sì che essa seguitasse ad avere ...
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Nacque il 1° ottobre del 208 in Arca Cesarea, antica città della Siria divenuta colonia romana. Il suo nome originario, a quanto sembra, era Alessiano. Del padre di lui, Gessio Marciano, sappiamo assai [...] ; furono presi provvedimenti a favore delle provincie, e si cercò di attenuare il peso delle imposte. La viabilità fu curata e migliorata, e la cittàdi Roma ebbe, accanto a quelle di Nerone, nuove terme, l'apertura delle quali fu celebrata sulle ...
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Appellativo comune della divinità maschile presso i Semiti, e spesso anche nome proprio di essa.
Il nome comune ba‛al si trova usato in semitico in varie accezioni dell'idea fondamentale di "possessore"; [...] B. si trova spessissimo unito a nomi dicittà e altri luoghi, nei quali casi indica "il dio possessore e protettore del luogo" e, attraverso questo, dei suoi abitanti: così, B. della cittàdi Tiro, B. della montagna del Hermon. Questa determinazione ...
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Nato nel 1769 a Schoritz nell'isola di Rügen da una famiglia liberatasi solo poco prima dalla servitù della gleba, ricevette una severa educazione domestica, dominata dalla ferma volontà e dal rigido cristianesimo [...] caduta di Napoleone. Egli vuole apparire messaggero diDio al suo popolo prediletto. La sua parola è parola diDio; Lövenich a Godesberg sul Reno, che dal 1922 è passato alla cittàdi Bonn.
Opere: Un'edizione completa e critica (già progettata dal ...
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HAMMURABI o Hammurapi (Khammurabi)
Giuseppe FURLANI
Re della prima dinastia di Babele, chiamata anche dinastia degli Amurru (in tutto undici re, i quali regnarono dal XXI al XVIII sec. a. C.), figlio [...] 'Elam e di Subartu (la Mesopotamia e Assiria con Mari, Tutul, Assur e Ninive), e perciò egli si fece chiamare "re delle quattro regioni". La sua capitale era Babele, la cui fortificazione il re promosse insieme con quella della città del dio del sole ...
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Divinità degli antichi Greci, che l'adoravano come dio del fuoco terrestre, manifestantesi nei vulcani e nelle forme affini di attività, e come protettore di quelle arti umane, che trovano nel fuoco la [...] stesso ove E. era caduto e dove Prometeo aveva rapito il fuoco, sorgeva l'antico tempio del dio; e sulla costa settentrionale dell'isola giaceva la cittàdi Efestia (v.), consacrata al culto di E. È probabile che, in Lemno, E. sia subentrato a un ...
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La narrazione più ampia e più completa che la letteratura greca ci abbia conservata della spedizione degli Argonauti è quella contenuta nel poema in quattro libri di Apollonio Rodio, Le Argonautiche. Pelia, [...] Titano. Arrivo al Fasi e ad Ea, la cittàdi Eeta, il custode del vello. Il terzo libro, il libro di Medea, è poeticamente il più bello. Le accoglienze di Eeta agli Argonauti, che vogliono prima tentar di ottenere il vello con le buone, sono aspre ...
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Mitico eroe della Troade, divenuto anche l'eroe massimo del Lazio. Le sue gesta occupano una parte cospicua dell'Iliade, e formano il soggetto dell'Eneide. La sua leggenda si può dividere in tre parti.
Enea [...] pur così avverso ai Troiani. Questo dio, anzi, predisse che essendo ormai la stirpe di Priamo venuta in odio a Giove, vecchio padre Anchise. Questa scena di E. fuggente ci è rappresentata su una moneta della cittàdi Enea, moneta che appartiene senza ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...