Il compartimento dell'Italia Settentrionale che deve il suo nome alla lunga via che l'attività romana lanciò dal mare al Po, fra il colle e la bassa pianura (v. emilia, via). Con il nome di Emilia furono [...] opportuno mettere in vedetta quello di l + cons., che oggi appare conservato o, meglio, ricostruito nelle città, mentre nelle campagne è assai diffuso lo sviluppo per j + cons. soprattutto quando la consonante sia nasale labiale o gutturale (per es ...
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Capitale della repubblica germanica e dello stato prussiano, forma con i suoi sobborghi e con le città vicine un centro che per numero d'abitanti è superato soltanto da New York e da Londra.
Posta tra [...] che ospitano la popolazione della capitale in quartieri regolari composti di ville spaziate (città-giardino); essi sono specialmente diffusi a ovest; ricordiamo Grunewald, Dahlem, Zehlendorf, Schlachtensee, Nikolassee, Wannsee. Il terzo tipo ospita ...
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GOETHE, Johann Wolfgang von
Arturo FARINELLI
Poeta universale che, nel secolo dell'illuminismo, all'alba della fervida aspirazione romantica, riproduce il vasto e universale mondo della conoscenza vagheggiato [...] rispettare. Inevitabile il congedo, la fuga, l'errare disfatto nella città nativa, a cui fa ritorno. La primavera del '73 reca 'ispirazione. Anomalia anche quell'intera dolcezza che vi è diffusa, senza ombra di sofferenza, senza peso d'affanni, senza ...
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GALLIA
Léopold Albert CONSTANS
Giacomo DEVOTO
Secondina Lorenzina CESANO
Pietro ROMANELLI
Mario NICCOLI
. Gli antichi davano il nome di Gallia al paese compreso fra il Mediterraneo, le Alpi, il [...] costituzione politico-sociale di esso, diversa dalla costituzione più frequentemente diffusa e propria del mondo ellenistico-romano.
La costituzione gallica si fondava infatti non sopra la città, ma sopra la tribù, che Cesare chiama civitas: e la ...
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Paese e stato dell'Europa settentrionale, che fa parte della regione morfologica detta Fennoscandia. Il nome è germanico (Finnland, cioè "paese dei Finni") e si ritrova per la prima volta in documenti [...] una linea da Oulu all'estremo N. del Ladoga, comprende tutte le città con oltre 10.000 ab. e nei comuni rurali almeno 10 ab. L'uno occupa in tutto 20.130.000 ha., ed è più diffuso nella Finlandia meridionale (86,5% dell'area forestale) che non nella ...
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. Si dà il nome di elettrotecnica all'arte di dominare e guidare i fenomeni elettrici e di utilizzarli a beneficio dell'industria e della civiltà umana. L'elettrotecnica si distingue in due rami principali: [...] volt, fino a che non senza qualche pericolo e inconveniente molte città inglesi non hanno adottato i 220 volt, e varie altre europee peso. Dal 1908 al 1914 questa tecnica era così diffusa che quasi tutte le macchine delle grandi centrali destinate ...
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Il nome di Cirenaica, derivato dall'antica città di Cirene (v.), che ne rappresentò nel periodo della colonizzazione greca il centro principale, si applica a quella regione dell'Africa settentrionale, [...] sbocca il già ricordato Uadi Derna, nel cui delta appunto sorge la città, irrigandone il folto palmeto con le acque filtranti sotto le sue conquista araba il cristianesimo ci appare abbastanza diffuso e le città della Pentapoli sono verso l'epoca di ...
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Il cranio, scheletro cefalico o della testa, è un apparato scheletrico nel quale si possono distinguere il nevrocranio, o cranio cerebrale, e lo splancnocranio, o cranio viscerale. Il nevrocranio è in [...] così fortemente nella modernità per lo sviluppo delle città e dei centri industriali, soprattutto nel mondo delle due classi e a quello dell'arco (v. civiltà), ed è perciò diffuso in tutta la Melanesia, ma con una notevole differenza fra i due cicli. ...
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L'Algeria è il settore medio dell'Atlante, di cui la Tunisia rappresenta il settore orientale e il Marocco il settore occidentale. Quindi i caratteri generali della sua struttura fisica si troveranno sotto [...] 'agricoltura e la pastorizia, è in ogni parte una zona occupata da città (nell'O. Tiaret, Tlemcen); ma qui si tratta d'una vera zoolatria si trovano in varî luoghi. Le pratiche magiche erano assai diffuse (v. anche le voci Berberi, Numidia).
Bibl.: S. ...
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Design
di Renato De Fusco
Nell'App. IV (ii, p. 181) è inserita la voce industriale, disegno: se ne definisce il significato e se ne analizza sommariamente la vicenda dall'avvento della rivoluzione industriale [...] dal processo di riduzione alla scala dell'auto da città dell'elegante Espace. Le soluzioni che sono state risvolti sociali e culturali che essa ha determinato. Una tendenza diffusa è stata quella relativa alla ricerca sui materiali attraverso lo ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...