CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] . Lorenzo f.l.m.) e nel Lazio rientra la rielaborazione diffusa del c. ionico, sintomo di diretto confronto con i modelli nel Medioevo, Porta Soprana di Sant' Andrea in Genova, immagine di una città, Roma 1989, p. 219 ss.; Y. Pauwels, Les origines de ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] in parte integrabili con i numerosi archi diffusi in molte città italiche e provinciali, non impediscono di -VI, Roma 1992-2001 (con ampia bibl. recente).
Sulla storia edilizia della città, oltre i contributi a più firme s.v. Roma, in EAA, VI ...
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L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] l Nun (m. 861), autore di trattati di magia e alchimia. La città era circondata da una fertile area coltivata a palme da dattero e canna da . L'utilizzo di questa tecnica, nata e diffusa nell'area iranica, è verosimilmente imputabile ad artisti ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] come S. Stefano. Alla fine del sec. 4°, a S-E, fuori della città romana, si era formata un'area cimiteriale nei pressi di un iseo a pianta circolare di Frassinoro), sembrano orientare per una koinè diffusa nell'ultimo quarto del sec. 11°, benché ...
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Preistoria
Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
di Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
Preistoria
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi di indagine. 3. Paleolitico inferiore. 4. Paleolitico medio. 5. Paleolitico [...] sedentaria di villaggio, risalga addirittura la costruzione di una città fortificata, che presuppone tra l'altro una vita comunitaria origine in Ungheria. Intorno al 1400 a.C. questo rito era diffuso su tutta l'area compresa fra il Reno e il Dnepr, ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] medievali è quello dei falsi: la moda degli a. gotici, diffusa tra i collezionisti del sec. 19°, ha favorito la creazione omayyade gli artigiani dell'a. trovarono asilo a Cuenca in Castiglia, città che dal 1020 era soggetta ai Dhu'l-Nūn di Toledo. ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] 1443), che è, a suo modo, una rassegna dei dotti nelle varie città, la cui scelta corrisponde abbastanza da vicino a quella di B. Ma lo tanto superiore alla presente e testimonianza della ricchezza diffusa, esprime tutto l'entusiasmo di una personale ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. Dal Neolitico all'eta del Bronzo: la Civilta della valle dell'Indo
Jonathan M. Kenoyer
Stefano Pracchia
Massimo Vidale
Dal neolitico all'età del bronzo: la [...] × 300 m est-ovest, alt. 15-18 m). Tra l'acropoli e la città media, a sud di quest'ultima, si trova un ampio spazio libero di almeno 45 tarda, databile al XVII secolo. La ceramica harappana è diffusa in tutti i livelli preistorici e costituisce il 50% ...
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VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] geometrico che ha la sua origine nell'area umbro-romana e diffuso anche in un ampio retroterra che si può definire in senso lato (v.), che con la sua bottega lavorò soprattutto in città della terraferma.L'architettura gotica civile, nei suoi esiti ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Ingegneria
Ahmad Y. al-Hassan
Donald R. Hill
Ingegneria
Nel mondo islamico la storia dell'ingegneria civile e meccanica [...] quella regione. Le fonti riferiscono inoltre dell'installazione di orologi in luoghi pubblici in altre città dell'oriente islamico.
Questa tecnologia si diffuse nella Spagna musulmana e nel Maghreb. Intorno all'anno 1050, al-Zarqālī costruì un grande ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...