PRE-COLOMBIANA, ARTE
Elizabeth Benson
. La conoscenza dell'arte del Nuovo Mondo prima dell'arrivo degli Spagnoli all'inizio del sec. 16° è stata molto approfondita negli ultimi quindici anni attraverso [...] il 700, sull'altopiano centrale di poco a O di Città di Messico.
Tombe appartenenti a una popolazione del periodo postclassico, di puro stile Chavín. Può darsi che questo stile si sia diffuso appunto per mezzo dei tessuti.
La Huaca del Sol, la grande ...
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Tōkyō
Livio Sacchi
La città sicuramente più grande e popolosa del mondo economicamente sviluppato è diventata un vero e proprio fenomeno urbano, e pure oggetto di eccezionale interesse dal punto di [...] statuto ordinario (ken), Kanagawa a SO (al cui interno si colloca la grande città di Yokohama), Saitama a N e Chiba a E. La National Capital Region, L'infrastruttura ferroviaria è quella più imponente e diffusa. T. è al centro di una rete efficiente ...
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Pittore, nato nel 1677 probabilmente a Venezia (secondo altri a Sebenico o a Ragusa), da genitori dalmati, morto l'8 luglio 1753 a Gorizia. Scarse e frammentarie per ora sono le notizie attorno alla vita [...] 1734 aveva eseguito, per il palazzo della Residenza della stessa città, alcune opere, delle quali restano il Sacrificio di Jefte e un senso nuovo del colore tendente alla luminosità diffusa, forse suggeritogli dal Tiepolo stesso. Qualche anno dopo ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] , attorno a una basilica cimiteriale lungo la 'via sacra' a N della città - viene per lo più osservata fino al sec. 7°, quando divengono più costruzione di grandi lanterne al centro del c., come quelle diffuse in Francia tra il sec. 12° e il 14°, in ...
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CERAMICA
G. Fehérvári
Lo studio della c. medievale prese avvio già nel sec. 19°, con le prime collezioni antiquariali dedicate a oggetti più o meno intatti, rinvenuti nel corso di sterri in occasione [...] al declino nella produzione e nell'esportazione della c. a lustro di Valencia - ebbe inizio ad Anversa e presto si diffuse in altre città, tra cui Utrecht.Grès.
Il vasellame di grès, caratterizzato da un impasto duro e non poroso, viene prodotto da ...
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Bellini, Giovanni
Bettina Mirabile
Il pittore di Madonne dolci e malinconiche
Nato a Venezia, dove trascorrerà tutta la vita, Giovanni Bellini proviene da una famiglia prestigiosa di pittori. Attivo [...] pittore più famoso e ricercato di Venezia e il suo legame con la città, che non lascerà mai fino alla morte, nel 1516, è così così la pennellata sfumata di Bellini immerge le forme in una luce diffusa e calda. Non sono le linee del disegno ma è il ...
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Canaletto
Bettina Mirabile
Il pittore che esportò il mito di Venezia all'estero
Figlio di uno scenografo, il pittore veneziano Canaletto ritrasse nel Settecento la sua città con fantasia e grande talento. [...] Canaletto rischiara la tavolozza e conquista una luminosità diffusa che diventa caratteristica del suo stile. Questa luce un cronista dell'epoca, Canaletto coglie il fasto della città attraverso le regate delle barche sui canali, le celebrazioni ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] funzionari dell'amministrazione, come pure i c. all'interno delle città o le chiese-fortezza. In epoca sveva gli esempi nordici fortificazioni per la difesa di nuclei urbani in siti eminenti si diffuse alla fine del sec. 10° e, soprattutto durante l ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] con lo Zodiaco e con ornamenti zoomorfi del genere diffuso dalle stoffe orientali; in un periodo di poco successivo fu l'operato di Andrea Pisano, che al momento del suo arrivo in città, all'inizio del 1330, non era uno scultore bensì un orafo. Nel ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] a Gotofredo, in Il Millennio Ambrosiano, a cura di C. Bertelli, II, La città del vescovo dai Carolingi al Barbarossa, Milano 1988, pp. 16-81; C.T. 1964).Anche il tipico castello signorile, che si diffuse in L. in pieno Trecento, derivò il proprio ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...