Plauto
Marco Cipriani
Il principe romano della risata
Vissuto tra il 3° e il 2° secolo a.C., il commediografo Plauto è uno dei primi e più importanti autori della letteratura latina. Egli prese a modello [...] anche da un altro genere comico, quello dell’atellana, un tipo di commedia farsesca molto diffusa nell’Italia meridionale (il suo nome deriva da quello della città campana di Atella), basata su una trama piena di equivoci, incidenti, litigi e battute ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] che soddisfacesse le esigenze culturali e spirituali non più di una città o di una regione, ma di tutto un mondo, di latinitas adotta il greco della κοινή che è la lingua più diffusa nel mondo ellenistico. La letteratura l. cristiana nasce solo ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] esercito, dà l'assalto a Parigi; nel XVI, Rodomonte penetra nella città, che sarebbe presa, se non giungesse Rinaldo con un esercito di anch'io l'ho messo". L'espressione diretta e diffusa del suo pensiero e dei suoi sentimenti si trova specialmente ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] della civiltà rinascimentale.
In Italia il termine R. non si diffuse tanto per l’influenza del titolo del notissimo 9° vol latini, sembra sigillare il passaggio della cultura greca classica alle città italiane. Dopo la fine dell’Impero d’Oriente (1453 ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] 14° e 15° sec., a opera di poeti popolani di città, i cantari in ottave hanno ispirato tutta la tradizione letteraria sec. per diffondere l’istruzione elementare e combattere l’analfabetismo diffuso fra gli adulti, la scuola p. è stata istituita in ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, [...] . Proscritto da Firenze, rimase in Francia fino al ritorno in città dei guelfi nel 1266. Tornato in patria, ebbe uffici onorevoli , subito tradotta e rifatta in italiano e largamente diffusa. In italiano scrisse invece il Tesoretto, arido poema ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] Da parte sua, M. Lavagetto (2005) reagisce a una diffusa sindrome depressiva per un effetto Steiner: un suggestivo e rischioso incitamento della "città secondaria", degli esegeti opinionisti recensori, e lasciare libero il cielo della città primaria, ...
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Tedesca, letteratura di lingua
Antonella Gargano
Chi voglia ricostruire un possibile profilo del panorama letterario di lingua tedesca nell'arco di tempo successivo alla data limite del 1989, non può [...] urbano sono, certamente più di quanto sia accaduto in altre realtà geopolitiche e a prescindere dalla tendenza ormai diffusa a leggere la città come macrotesto, un fattore fondamentale nella ricerca dell'identità tedesca. Non è solo un caso che sul ...
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Indiane, letterature
Giuliano Boccali
Le prospettive di studio e gli studi sulle l. i. sono soggetti da almeno tre decenni a un processo di revisione profonda e, d'altra parte, di completamento sul [...] termine comune, anche se insoddisfacente) la forma più diffusa di tradizione dei testi è quella manoscritta; questa è l'India; i suoi temi prediletti sono gli ambienti delle piccole città indiane di provincia (Butter chicken in Ludhiana, 1995; trad. ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] prima della conoscenza del cubismo stesso, sono da citare in particolare La città sale (1911) e Lutto (1910) di U. Boccioni. In la sensibilità del pittore, il suo lirismo: è l'etereo diffuso, che tutto permea. Questa costante, lirica e delicata, non ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...