DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] alla morte di Zenobia, avvenuta il 18 dic. 1590) ai numerosi feudi appenninici, a Loano; in città e dintorni non sembra avesse una proprietà immobiliare diffusa, ma questa era concentrata attorno alla villa di Fassolo (dove a partire dagli anni '90 ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] volta dato a Cesare quel che è di Cesare in quanto cittadini della città terrena, il loro compito sia, in quanto intellettuali, di dare a il mondo della scienza e il mondo della pratica era diffusa (basti pensare a tutte le teorie ‛pure', dal diritto ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] , molto meno a Napoli, anche se il giobertismo si diffuse nel clero di origini borghesi. Lo stesso cattolicesimo sanfedista e tendeva a solidarizzare con l’opposizione contadina: «In qualche città [si doleva il nunzio] si è giunti perfino all’eccesso ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] Ripa. La realizzazione di nuove vie nella periferia opposta della città migliorò l'infrastruttura nella zona di Capo le Case. La cura secolo, alcuni autori veneziani con un'apologia, diffusa in molte parti dell'Europa, della repubblica aristocratica ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] effetti della crisi agraria. La composizione dei patrimoni in alcune città tra 1862 e 1882 sottolinea la centralità della terra, con punte e, dopo alcuni anni, riformò la legge. Espediente assai diffuso – se ne ha traccia, ad esempio, in un rapporto ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] L’accolitato è proprio dell’Occidente, mentre in Oriente è più diffusa la figura dell’esorcista, che impone le mani ai catecumeni e lo stesso problema, ma in maniera diversa. Quando Costantino entra nella città, c’è un solo vescovo (non si sa se i ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] come Saffi è spia di un sentimento diffuso nell’universo democratico. Mazzini cerca di contrastarlo Vita quotidiana e vita di società in un centro industrioso, in Prato storia di una città, 3° vol., Il tempo dell’industria (1815-1943), a cura di G. ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] non ha altro che un patriarca, che è patriarca della sua propria città, capo di tutto il Stato: il voler trattar di levarli questo " ad un altro patrizio (una lettera probabilmente fabbricata e diffusa da nemici del D. come il patriarca di Aquileia) ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] volumi di storia della Chiesa antica dell’abbé Duchesne fu ampiamente diffuso nei seminari, anche in Italia, prima d’essere condannato sotto Costantino, in Id., Saggi di storia e politica religiosa, Città di Castello 1914, pp. 101-124.
14 Era stata ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] ancora Madrid.
Nella maggior parte delle corti europee era diffusa la convinzione che dopo la sconfitta di Lepanto la , in corrispondenza di essa, di una nuova via d'accesso alla città (l'attuale via Appia Nuova); l'apertura di due strade destinate ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...