BLANC, Alberto
Renato Mori
Nacque a Chambéry il 10 novembre 1835 da Louis François e da Mariette Cartannas.
Compiuti i primi studi nella città natale e laureatosi in legge presso l'università di Torino [...] , il governo germanico accolse la notizia di malumore considerando il B. un antitriplicista.
Dato che questa voce era assai diffusa negli ambienti politici italiani, non sono molto chiari i motivi che spinsero il Crispi alla scelta. Forse egli vi fu ...
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BENEDETTI, Alessandro
Mario Crespi
Nato a Legnago intorno al 1450, studiò medicina sotto la guida di A. Benivieni e di G. A. Merula, laureandosi a Padova nel 1475. L'educazione classicistica e il desiderio [...] risiedeva allora a Zara e riferiva di una incursione compiuta in quella città dai Turchi "qui per quatriduum universum pene agrum ferro ignique devastarunt" dimostrò erronea la credenza, allora largamente diffusa, che nel lato destro del ventre ...
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BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] premure verso Camaldoli, centro di una congregazione diffusa in vaste aree dell'Italia centrosettentrionale ( e Federico II, in Esculum e Federico II. L'imperatore e la città: per una rilettura dei percorsi della memoria. Atti del Convegno di studio ...
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ANZILOTTI, Antonio
Walter Maturi
Nacque a Pisa l'8 maggio 1885 da Francesco, professore di storia e geografia nelle Scuole Normali. Iscrittosi alla Facoltà di lettere dell'università di Pisa il 6 nov. [...] all'ostilità degli ottimati con la tutela illuminata del popolo minuto della città e dei contadini, dall'altro a porre accanto al signore, in italiani del Risorgimento. "È opinione abbastanza diffusa e tendenziosa - scriveva nell'avvertenza al ...
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Etruschi
Tommaso Gnoli
Un popolo misterioso… ma non troppo
Gli Etruschi erano la più importante popolazione dell'Italia preromana. Occupavano originariamente la regione compresa tra l'Arno e il Tevere, [...] , nei pressi di Bologna. La civiltà villanoviana risulta diffusa durante l'Età del Ferro (9°-8° secolo esempio, quando Roma conquistò, dopo una guerra decennale, Veio, nessuna città etrusca della lega si mosse in aiuto della sorella!
Dallo splendore ...
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Messina
Enrico Pispisa
Le vicende di Messina sveva prendono le mosse dalle realizzazioni di età normanna, quando la città vide il consolidarsi di un intraprendente ceto burocratico impegnato a occupare [...] con l'Historia destructionis Troie. In latino fu diffusa pure una produzione più impegnata politicamente, come gli , una parte è dedicata all'età sveva:
C.D. Gallo, Gli annali della città di Messina, a cura di A. Vayola, II, ivi 1879.
P. Pieri, ...
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Nacque a Milano il 15 febbr. 1870 da Giulia Buttafava e da Alberto, discendente da un'antica e nobile famiglia con titolo marchionale che. annoverava tra i suoi antenati l'arcivescovo di Milano Ariberto. [...] la scelta interventista, il D. ritenne di cogliere come prevalente una diffusa fiducia nei confronti del governo: "Venga la pace o la "persona facilmente influenzabile, non atta, quindi, a guidare una città quale Milano". Il 25 ott. 1931 il D. venne ...
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BERNARDO, re d'Italia
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Nacque intorno al 797, unico figlio maschio, forse naturale, di Pipino, re d'Italia. Dopo la morte del padre, avvenuta l'8 luglio 810, il regno veniva affidato provvisoriamente [...] Carlo Magno, aveva lasciato tra le famiglie più potenti della città uno strascico di risentimenti che, tenuti in freno finché notizia che non trova riscontro nelle fonti contemporanee; fu diffusa più tardi, quando si volle far credere il rito dell ...
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(detto Rino). – Nacque a Milano il 13 luglio 1895 da Giovanni Battista, cocchiere, e da Luigia Zigiotti (Ziggiotti o Zergiotti): Rimasto orfano di entrambi i genitori, crebbe in una famiglia di umili origini.
Non [...] 250.000 tesserati.
Il 26 giugno 1933 Parenti fu nominato federale della città, ruolo che ricoprì fino al 1° gennaio 1940.
La sua da ernia inguinale bilaterale, calcosi renale e artrite diffusa» (Comunicazione del prefetto di Sondrio, del 20 aprile ...
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Ravenna
Augusto Vasina
Le relazioni della città, già antica capitale dell'Esarcato bizantino in Italia, con Federico II costituiscono l'ultimo capitolo di una tradizione pressoché ininterrotta nel corso [...] strappi, la remota tradizione di ossequio al supremo potere civile.
Nella crescente e diffusa tensione fra governanti e governati anche Ravenna sembrava ora una città insicura: eppure Federico II, per niente rassegnato a perdere terreno e ben conscio ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...