Nel suo significato più generico delitto è il fatto di chi "abbandona" con un solo atto la via tracciata da una norma canonizzata. In questo senso è delitto qualsiasi infrazione delle leggi direttive della [...] ., XXXXIII, 4, ne vis,1). Ogni atto ostile allo stato, compiuto da un cittadino, e che come tale offenda la maiestas 1921; U. Conti, Sul delitto politico (Brevi note in margine), Città di Castello 1924; U. Spirito, Storia del diritto penale italiano, ...
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. Disciplina giuridica della casa (App. II, 1, p. 525; III, 1, p. 316). - La disciplina giuridica della c. negli anni che si considerano, e nei quali sempre più si rafforza la concezione di essa come servizio [...] quindi per una serie di indici relativi alla grandezza della città nella quale l'abitazione si trova, alla sua ubicazione, dalle Commissioni riunite Giustizia e Lavori Pubblici del Senato non è stata ritenuta congrua ed elevata, quindi, al 5%. Ed è ...
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Associazione di fedeli eretta per l'esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione, e avente per scopo anche l'incremento del culto pubblico. A differenza delle congregazioni, [...] esse sono soggette al diritto della Chiesa e a quello dello Stato.
Nel diritto canonico si parla in genere della soggezione delle opere , infine, prima a Firenze e dopo nelle altre città italiane, si hanno le sacre rappresentazioni, su argomenti tolti ...
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SOLONE (Σόλων, Solo)
Gaetano De Sanctis.
Legislatore ateniese, figlio di Execestide, di famiglia nobile e sufficientemente agiata, sebbene non tra le più ricche, S. nacque in Atene probabilmente fra [...] nei reati di sangue. S. riconoscendo il dovere dello stato di farsi tutore dell'ordine e della sicurezza dei cittadini Atene, sia a quelli già codificati delle più progredite città ioniche, come Mileto. In diritto criminale egli lasciò intatte ...
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Il concetto di confine
La Terra disabitata, priva di uomini e di storia, ci apparirebbe come una superficie indistinta. Certo, presenterebbe corsi di fiumi e crinali di montagne e rive di mari, ossia la [...] ed estraneità. Nessuno vorrà confondere la rappresentazione fotografica della città, eseguita dall'alto di un aereo, con il o di ricondurre l'economia entro i c. territoriali dello Stato o di allargare la potenza militare di questo fino al punto ...
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. Il termine beneficium si trova usato nell'alto Medioevo per indicare il rapporto che si stabiliva quando un proprietario cedeva il suo fondo a un altro - per lo più la Chiesa - ricevendolo poi nuovamente [...] non avessero cura d'anime né esistessero in città con oltre ventimila abitanti. Ciò rispondeva al concetto però dubbio se tali articoli siano tuttora in vigore, o se siano stati tacitamente abrogati dall'art. 29 del concordato 11 febbraio 1929 e dall ...
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. Diritto romano. - La cura è, accanto alla tutela, un potere sulle persone relativamente agli atti patrimoniali; essa, anziché un istituto unico, può dirsi che rappresenti un complesso d'istituti, che [...] sull'amministrazione e sulle finanze delle singole città. In seguito, divennero funzionarî stabili con la ) o legale, per effetto del matrimonio, viene a trovarsi in uno stato intermedio di capacità fra il minore di età e il maggiore: egli acquista ...
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È il complesso di beni che la donna porta al marito per sostenere gli oneri del matrimonio.
Diritto romano e intermedio. - La dote è istituto antichissimo: benché non esclusivo della società romana, fu [...] F. Schupfer, Il dir. priv. dei popoli germanici, II, Città di Castello 1914 (e ivi bibliografia sul dir. germ.); F. Brandileone può pretendere dal marito una cauzione, se non ne è stato stabilito l'obbligo nell'atto di costituzione dotale.
Mentre il ...
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Il deposito è un contratto mediante il quale una persona (depositario) riceve da un'altra persona (deponente) una cosa mobile con obbligo di custodirla e restituirla a suo tempo. È disciplinato dal codice [...] deve restituire i frutti che essa abbia prodotto e che siano stati da lui percepiti; ma non è tenuto a far fruttificare la Torino 1908; L. Bolaffio, Il deposito e il pegno irregolare, Città di Castello 1891; P. Coppa-Zuccari, Il deposito irregolare, ...
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(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] a parlare di c., facendo riferimento ad alcune caratteristiche comuni a forme criminali ricorrenti nella città di Napoli e in Campania.
La c. è stata all'inizio un fenomeno criminale urbano; la mafia, invece, ha avuto un lungo insediamento nelle ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...