Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] (o pretore) a Trento (1791-93), avvocato nella stessa città (1794-1802); nel 1799, dopo l'occupazione francese e Alla fondazione di una filosofia civile rispondente alle esigenze dello stato nazionale moderno mirò come a meta ultima l'attività ...
Leggi Tutto
Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso [...] latina, si riferiscono nella maggioranza dei casi alla città, alla biblioteca, al particolare fondo in cui il codice civile, che è più complesso dell’antico perché è stata unificata la materia propria dei precedenti codice civile e di commercio ...
Leggi Tutto
In linea di massima, per federalismo si intende quell’assetto istituzionale per cui, a partire dalla fine del XVIII secolo, un ordinamento giuridico si caratterizza per un riparto della potestà di imperio [...] . 3/2001). Tale legge non modifica lo Stato italiano in uno Stato federale, ma comporta una ridistribuzione di competenze tra Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni. La riforma dello Stato in senso più marcatamente federalista era ...
Leggi Tutto
Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] tra suocera e genero. Ai non cittadini era concesso il m. solo nel caso che all’aspirante sposo fosse stato concesso tale privilegio dalla città della sposa (epigamia). L’uomo era in genere assai più libero della donna nel m. e poteva avere concubine ...
Leggi Tutto
Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e [...] della vita a un enorme numero di persone. Non solo: la città è al tempo stesso il luogo nel quale si originano gravi traumi L’impatto di un insediamento industriale sull’a. è sempre stato rilevante e va dall’occupazione degli spazi al sistema di ...
Leggi Tutto
Comune della Puglia (117,3 km² con 315.408 ab. al censimento 2011, divenuti 315.284 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Baresi), capoluogo di regione e città metropolitana. La città, situata a 5 [...] l’aeroporto internazionale a circa 10 km dal centro, dove sempre nel 2011 sono stati avviati lavori di ampliamento.
Storia
Dall'antichità all'Alto Medioevo
Città dell’Apulia (Barium) nel territorio dei Peucezi – antica popolazione italica di origine ...
Leggi Tutto
Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] dei fedeli (tanto universale quanto locale, di una determinata città o regione, per la quale si trova anche il termine tempo orientata nel senso di concepire i rapporti fra Chiesa e Stato sulla base di uno schema logico, che distingue anzitutto il ...
Leggi Tutto
Comune della Lombardia (63,24 km2 con 71.882 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 77 m s.l.m. sulla sinistra del fiume Ticino, a 6 km dalla sua confluenza nel Po.
La pianta della città, di [...] guelfe capeggiate da Milano); il crollo ghibellino avviò la decadenza politica della città, costretta a sottomettersi allo Stato visconteo milanese nel 1359.
Galeazzo II Visconti fece di P. il massimo centro di cultura nel principato. Quando, nelle ...
Leggi Tutto
In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] antenati. Seguono per importanza i motivi religiosi: il santo della città (per es., Gennaro a Napoli), del giorno della nascita, se il dichiarante non dà un n. al bambino provvede l’ufficiale di stato civile (art. 29 d.p.r. 396/2000); in ogni caso, ...
Leggi Tutto
Luogo destinato alla sepoltura dei morti sia per inumazione sia per tumulazione. La parola coemeterium (derivata dal gr. κοιμάω, «mettere a giacere») appare in iscrizioni paleocristiane per indicare anche [...] che vietavano il seppellimento entro le chiese e nell’ambito della città, si cominciarono a usare c. suburbani, per i quali con luoghi sacri, il c. perde la sua destinazione se è stato gravemente profanato o distrutto: in tal caso l’ordinario del ...
Leggi Tutto
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...