Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] , che verranno elencati nella forma maschile, accompagnati da brevi notazioni ed esempi.
Tra i procedimenti che operano su basi nominali, il sottogruppo più nutrito è costituito dai derivati in -ario/-aio/-aro, -aiolo/-aiuolo/-arolo, -iere/-iero ...
Leggi Tutto
Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda [...] il nome (➔ flessione) e tutte le classi di parole a questo riconducibili (i cosiddetti nominali; ➔ aggettivi, ➔ pronomi e ➔ participio).
Il femminile, come ogni valore del genere grammaticale, svolge due funzioni (cfr. Corbett 1991; Thornton 2004; ...
Leggi Tutto
La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] a formare nomi di agente, anche parecchi suffissi per i nomi di strumento.
Il più produttivo è -iera che, attaccandosi a basi nominali, ha dato origine a una lunga serie di nomi di strumento: dai nomi designanti grandi e piccoli attrezzi del lavoro e ...
Leggi Tutto
Il troncamento è, nell’accezione più ampia, un fenomeno fonologico che consiste nella cancellazione di segmenti o sillabe finali di parola, che può verificarsi in condizioni fonologiche varie; sono, infatti, [...] ma è invece favorito, o obbligatorio, in certe parole o classi di parole e improbabile, o impossibile, in altre.
La determinate locuzioni).
Alcune forme con troncamento, prevalentemente nominali e sempre al singolare, compaiono in locuzioni fisse ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] nella morfologia, la formazione di nuove desinenze nella flessione nominale, e nella flessione verbale la formazione dell’imperfetto con priva perciò di forestierismi, e basata sull’uso delle classi più elevate di Roma, e quindi aliena da forme ...
Leggi Tutto
Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] laṅ [bhūte 84]). Tutti questi affissi sono introdotti dopo le basi verbali raggruppate nella classe dhātu.
Altri affissi seguono le basi nominali. Un importante gruppo di affissi postnominali è rappresentato dalla serie di sette terne di desinenze ...
Leggi Tutto
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...