SARRAZIN, Jacques
Andrée R. Schneider
Scultore e pittore, nato a Noyon nel 1592, morto a Parigi il 3 dicembre 1660. Entrato nello studio dello scultore N. Guillain, si recò a Roma nel 1610 e non tornò [...] in Francia che nel 1628. Fu uno degli artisti che unirono lo spirito realista francese di provincia e il classicismo appreso dall'Italia. A Roma ammirò l'opera del Giambologna, e prese dal Domenichino, dal Reni, dal Guercino, suoi amici, la passione ...
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HOLKHAM HALL
Arthur Popham
. Residenza dei conti di Leicester, edificata in stile italiano nel 1734 in una località allora deserta e incolta dal primo conte Thomas Coke, su disegno quasi interamente [...] in gran parte al Palladio e a Inigo Jones.
L'esterno è d'una freddezza severa, l'interno è d'un classicismo ornato meno rigido. Le collezioni d'arte comprendono un buon numero di sculture greco-romane acquistate a Roma, parecchie pitture italiane ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La lirica francese del Seicento, pur percorrendo numerosi e intricati sentieri, si [...] ordine non solo artistico, ma anche spirituale: così un poeta di squisita finezza come Jean de La Fontaine recupera i modelli classici della favola, sfuggendo al rigore delle regole con la sua lingua irregolare ma limpida e viva, che gli permette di ...
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Rand, Edward Kenneth
Dante Della Terza
Studioso nordamericano (1871-1945), allievo della Harvard University; più tardi (1898-1900) studia a Monaco, con L. Traube, cui deve una buona formazione di paleografo [...] a ritroso, costantemente risale dall'ethos cristiano dei padri fondatori del Medioevo - Ambrogio, Gerolamo, Boezio, Agostino - ai testi della classicità profana che l'hanno a loro modo alimentato.
Nel 1900 il R. si addottora a Monaco con una tesi ...
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Pinelli, Bartolomeo
Fortunato Bellonzi
Incisore (Roma 1781-ivi 1835), noto soprattutto come illustratore dei costumi del popolo romano, ereditò in parte il gusto preromantico e l'enfasi di F. Giani, [...] da quattro angeli (il P. tiene abbracciata al petto una carta, sulla quale è scritto: " Fede Speranza Carità "); in veste classica mentre volge il viso di profilo a un'erma di D. (nello sfondo, Caronte batte col remo i dannati).
Altri autoritratti ...
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Pittore (Saragozza 1734 - Madrid 1795). Dal 1767 fu a Madrid, pittore di corte di Carlo III. Artista di gusto accademico, ma felice nei ritratti, alcuni dei quali furono attribuiti a F. Goya di cui era [...] suocero. Dipinse numerosi affreschi decorativi nei palazzi reali di Madrid, La Granja, Aranjuez, ispirandosi a G. B. Tiepolo e a C. Giaquinto, pur attenendosi al classicismo di A. R. Mengs. ...
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SIEMIRADZKI, Henryk
Felix Kopera
Pittore, nato nel 1848 a Biełgorod presso Charkov, morto nel 1902 a Strzałków presso Czestochowa. Studiò all'accademia di belle arti a Pietroburgo, Monaco e Roma, dove [...] scene della vita dei Greci e Romani, evitando, grazie al suo stile vivace e brioso, di cadere in un vieto classicismo fomale, a differenza di tanti altri pittori della sua epoca che predilessero i soggetti tratti dall'antichità greco-romana. Fu ...
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GIOSAFATTI
Giuseppe Bonaccorso
. Famiglia di architetti, scultori e lapicidi attivi ad Ascoli Piceno, alla cui capillare attività edilizia si deve l'attuale facies barocca della città, consolidatasi [...] piuttosto che un innovatore e cercò di raggiungere nelle sue opere un ponderato equilibrio tra l'utilizzo di elementi classici e barocchi.
Anche Lazzaro, come suo padre Giuseppe, ebbe numerosi allievi, tra cui i suoi fratelli più piccoli Lorenzo ...
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Pittore (n. Ferrara prima del 1487 - m. dopo il 1527). Si formò sugli esempî di B. Boccaccino, E. de' Roberti, L. Costa e Perugino, come appare nella lunetta della Pietà (Ferrara, Pinacoteca Nazionale). [...] , Napoli, Gall. naz. di Capodimonte) e S. Margherita (1524, Copenaghen, Statens Museum for Kunst) per lo studio del classicismo e di Raffaello, l'Adorazione del Bambino (Baltimora, Walters art gallery) per la conoscenza del mondo giorgionesco. Tra i ...
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Pittore (Bologna 1532 - ivi 1577). Si formò nell'ambito della tradizione classicista del Bagnacavallo, aggiornandosi su P. Tibaldi e P. Fontana; nel 1563-64 fu a Roma, dove risentì di T. Zuccari e G. Vasari [...] Borghese). Dopo il ritorno a Bologna si accostò a Correggio e Parmigianino (Trasfigurazione, 1569, Bologna, Corpus Domini) per tornare, nelle ultime opere, a un classicismo più contenuto (Madonna in trono e santi, 1577, Bologna, S. Maria Maggiore). ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.