PETRINI, Giuseppe Antonio
Edoardo Villata
– Nacque a Carona, nel Canton Ticino, il 23 ottobre 1677 da Marco Antonio e Lucia Casella.
Il padre, scultore, risulta già morto il 27 febbraio 1697, come si [...] il recupero di esperienze lombarde seicentesche (Francesco Cairo su tutti), ritradotte su canoni compositivi adattati al classicismo marattesco, noto anche in Lombardia, dall’altro la solida monumentalità e la grande capacità coloristica, compositiva ...
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LIGOZZI, Iacopo (o Jacopo)
Luca Bortolotti
Nacque a Verona, probabilmente nel 1547, se si può dar credito a un documento anagrafico datato 1555 che lo dice di otto anni (Gamba, pp. 1 s.). Discendente [...] di San Gimignano, opera particolarmente riuscita nel suo patetismo composto e quasi severo, che ben si accorda col classicismo rigoroso, prosciugato da ogni enfasi e alieno da qualsiasi esplicito virtuosismo, che si afferma nella migliore pittura ...
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COURTOIS, Guillaume (in Italia Guglielmo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nacque a Saint-Hippolyte in Borgogna nel 1628 (Pascoli, 1730; ma lo stesso Pascoli, altrove [cfr. [...] anni una influenza del Maratta, l'artista che operò a Roma intorno alla metà del Seicento la fortunata fusione di classicismo e barocco. L'adesione del C. allo stile del Maratta, documentata dai biografi quali il Pascoli (1730), è particolarmente ...
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FONTANA, Francesco Antonio
Elena Bianca Di Gioia
Nacque a Roma il 6 apr. 1641 da Francesco e Lucrezia Gemma, romani di nascita (Di Gioia, 1986, p. 152 n. 4).
Il padre Francesco, noto dalle fonti d'archivio [...] , figg.16 s., 36-40).
In questa scultura il F. lascia trasparire le sue inclinazioni verso un composto e sensibile classicismo di matrice algardiana nelle proporzioni minute ed aggraziate dell'angelo che, ideato in scorcio da sotto in su, emerge con ...
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DELLA SETA, Alessandro
Daniele Manacorda
Nacque a Roma il 29 giugno 1879 da Giuseppe e Rachele Rosselli. La professione di medico esercitata dal padre avrà in seguito un influsso significativo sulla [...] L'obiettivo del D. di seguire attraverso la resa del nudo l'intero evolversi dell'arte figurativa, non solo nella Grecia classica, ma anche nelle civiltà artistiche a noi più vicine, si concretò in un secondo volume, dedicato all'arte della prima età ...
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DEMIN, Giovanni
Fernando Mazzocca
Nacque a Belluno il 24 ott. 1786 dal conciapelli Giuseppe e da Lucia Schiochet, governante presso Francesco Maria Colle, professore nell'ateneo di Padova e successivamente [...] senso è notevole la sua riproposta della grande tradizione cinquecentesca veneta, attuata attraverso una personale lettura del classicismo di Giulio Romano, sulla scia della fortuna da questo goduta presso la letteratura artistica ottocentesca. Si ...
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PIAZZA, Callisto
Mauro Pavesi
PIAZZA, Callisto (Calisto). – Nacque verosimilmente a Lodi, intorno al 1500, secondogenito del pittore Martino e di Angela da Treviglio. Poche le notizie documentarie sulla [...] , 1989), e improntata a un registro decisamente più aulico con richiami alla fase matura del Moretto e a un asciutto classicismo di stampo raffaellesco; traccia di un momento di stile in cui l’artista dialogava con i più importanti personaggi del ...
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LOMI, Artemisia
Luca Bortolotti
LOMI (Gentileschi), Artemisia. -Nacque a Roma l'8 luglio 1593, figlia del pittore Orazio e di Prudenzia di Ottaviano Montoni, e due giorni dopo fu battezzata nella chiesa [...] di intenti espressivi della L., che elaborò i suoi punti di riferimento già consolidati verso una maniera più classica, sontuosa coloristicamente e preziosa nelle sue componenti decorative. Anche evitando di rilevare una trama stringente di relazioni ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] , oggi perduta, della casa di Andrea Odoni presso le fondamenta dei Tolentini, che ospitava una ricca collezione di sculture classiche.
Il 3 sett. 1532 riscosse un pagamento per un'opera, perduta, destinata all'oratorio di S. Croce a Castelbolognese ...
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PECHEUX, Laurent
Sylvain Laveissière
PÉCHEUX, Laurent. – Nacque a Lione il 17 luglio del 1729 da Martin Pécheux, sarto, e da Benoite Manesson; si hanno notizie di un’unica sorella lionese, che visse [...] di torinesi influenti, che non videro di buon occhio l’arrivo di uno straniero. L’arte pittorica di Pécheux introdusse a Torino il classicismo rinnovato, di cui egli era stato a Roma uno dei demiurghi accanto a Batoni, a Mengs e a Gavin Hamilton. In ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.