Vedi Grecia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La collocazione geografica della Grecia ha storicamente reso il paese una cerniera naturale tra l’Europa occidentale e il Vicino Oriente, rendendolo [...] internazionali che hanno imposto dure misure di rientro.
Dopo 40 anni di trucchi contabili e tatticismi nei conti statali, clientelismo e spese pubbliche senza freni come nel caso delle Olimpiadi del 2004, con le elezioni del 4 ottobre 2009, vinte ...
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ANDREATTA, Beniamino (detto Nino)
Fernando Salsano
La formazione politica e culturale
Nacque a Trento l’11 agosto 1928, figlio unico di Beniamino, funzionario e poi direttore della Banca di Trento e [...] dell’Industria, istituendo un sistema di controlli sui finanziamenti erogati alle «aree depresse», per prevenire nuove forme di clientelismo e spreco delle risorse. Alla base del progetto vi era l’idea che il passaggio al regime ordinario avrebbe ...
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ARFÈ, Gaetano
Andrea Becherucci
Nacque il 12 novembre 1925 a Somma Vesuviana (Napoli), figlio unico di Raffaele, maestro elementare e docente di francese nella locale scuola di avviamento professionale, [...] più in un sistema politico che giudicava avere perduto i suoi punti di riferimento anzitutto morali, travolto dal clientelismo e dalla corruzione. I suoi ultimi interventi si orientarono a contrastare la delegittimazione della Resistenza e il ...
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L'Italia e le sue regioni - Postfazione
Giuliano Amato
Le domande alle quali il lettore si aspetta di trovare risposta in un’opera ricca come questa sono tante e va a merito degli autori poter constatare, [...] alti.
Le ragioni di questo insuccesso sono tante, anche se ruotano largamente attorno ai temi di Putnam, dal clientelismo nell’uso degli apparati pubblici alla contiguità frequente con la criminalità organizzata (che al di là della allocazione delle ...
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PARTITI POLITICI
Gianfranco Pasquino
Vittorio Vidotto
Paolo Ridola
(v. partito, XXVI, p. 423; partiti politici, App. IV, II, p. 745)
Politologia: origini e funzioni dei partiti politici. − I p.p. [...] , in grado di trasformare un'indicazione quantitativa − ossia un determinato numero di voti − in una scelta di qualità. La società clientelare è invece regolata da principi diversi: in essa la rete dei favoritismi fa premio non solo sugli ideali, ma ...
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La parrocchia
Sergio Tanzarella
La parrocchia assente
Scriveva Mario Rosa nel 1976 riprendendo il testo di un suo contributo al XIV Congresso internazionale di scienze storiche tenutosi l’anno prima [...] , dove meglio i cattolici potevano comprendere un’opposizione astensionista contro lo Stato liberale. […]. Legittimismo, regalismo, clientelismo e trasformismo erano le vere remore alla diffusione dell’Opera nell’Italia meridionale, come anche una ...
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Lavoro e culture sindacali nel Mezzogiorno
Gian Primo Cella
Vincenzo Fortunato
Modernizzazione, lavoro industriale, culture sindacali
Il termine modernizzazione è stato la parola chiave nei primi due [...] sindacali «tutto esterno più che interno all’organizzazione sindacale stessa» (p. 211), non lontano dalle tradizionali procedure del clientelismo.
Una realtà non molto diversa da quella che emerge da un’altra indagine, condotta da Rosa Giolitti e ...
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Salute, sanità e regioni in un Servizio sanitario nazionale
Francesco Taroni
Le politiche sanitarie come laboratorio di ‘regionalismo’
L’istituzione delle regioni in Italia è stata definita «uno dei [...] e straordinaria opportunità di allocazione delle risorse, da incanalare secondo le pratiche consuete di natura particolaristica e clientelare, attraverso il voto di scambio» (Fargion 1997, p. 124).
La domanda di depoliticizzare l’assistenza sanitaria ...
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Il ceto politico locale e regionale
Carlo Carboni
Cenni storici
A lungo, dall’Unità d’Italia alla seconda metà del Novecento, le élites politiche locali e regionali sono state considerate nella letteratura [...] (in Piemonte). Nel Mezzogiorno il voto di preferenza era già tradizionalmente diffuso a causa della presenza di un forte voto clientelare di scambio: esso però, nel primo decennio del nuovo secolo, raddoppia anche al Nord e al Centro, a testimonianza ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] del suo gruppo familiare, e l’assenza di un più solido retroterra – benché agisse sul territorio con relazioni e clientele di tipo notabilare – ebbe probabilmente il suo effetto sulla labilità delle fortune ministeriali.
Tornando al marchese di San ...
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clientelismo
s. m. [der. di clientela]. – Il fenomeno delle clientele (v. clientela, nel sign. 2), soprattutto nella vita e nell’attività politica o amministrativa: c. politico, c. elettorale.
clientela
clientèla s. f. [dal lat. clientela]. – 1. Nel sign. storico, il rapporto di dipendenza tra il cliente e il suo patrono; con valore collettivo, l’insieme dei clienti. 2. Per analogia, complesso di seguaci e sostenitori di personaggi...