CHIURLO, Bindo
Gianfranco D'Aronco
Nato a Cassacco (Udine) il 13 ottobre del 1886 da Giovanni e da Teresa Monassi, frequentò il ginnasio dei salesiani a Mogliano e a Este e il liceo classico a Udine, [...] modo legati al Friuli. Il Friuli nelle memorie di Carlo Goldoni (Udine 1907), steso seguendo i Mémoires, rievoca il clima settecentesco della "Patria" e illustra la scena regionale del tempo, quale appariva a un osservatore acutissimo come il grande ...
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FORESI, Bastiano
Franco Pignatti
Nato a Firenze nel 1424 da Antonio, dal 1456 esercitò la professione notarile. Tra il 1477 e il 1485 rogò per Marsilio Ficino e i suoi familiari tutta una serie di atti [...] dal Poliziano), rinascita di Platone e sopravvivenze medievali poterono, almeno fino a un certo momento, convivere in un clima di fervido dialogo.
In questo contesto si inserisce il dantismo del Foresi. La struttura del poemetto rinvia in maniera ...
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BARTOLI, Adolfo
Alberto Asor-Rosa
Nato a Fivizzano (Massa) il 19 nov. 1833, seguì per desiderio del padre i corsi di giurisprudenza presso l'università di Siena, dove conseguì la laurea nel novembre [...] precedere da un ampio e ponderoso discorso, ricco di dati biografici, bibliografici e documentari.
Inserito dunque nel clima della scuola storica, il B. non può esserne però considerato in nessun modo un esponente tipico. Temperamento appassionato ...
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CAMPORI, Giuseppe
Tiziano Ascari
Nato a Modena il 17 gennaio del 1821 dal marchese Carlo e da Marianna Bulgarini, nel 1829 entrò convittore nel collegio S. Carlo, dove già era suo fratello Cesare, facendovi [...] una grave malattia di petto, dei cui postumi soffrì per tutta la vita, nel 1857 era a Pisa, per il suo mite clima, poi, nel 1858, dopo un soggiorno sull'Appennino, a Firenze, malato, senza forze. Gli avvenimenti del 1859 lo colsero quasi di sorpresa ...
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GALLIAN, Marcello
Angiolo Bandinelli
Nacque a Roma il 6 apr. 1902 da Angelo, console generale in Turchia, e da Maria Scalzi. A seguito di difficoltà economiche venne mandato in collegio, prima a Roma [...] letteraria del G. sui binari di un più disteso successo. Il romanzo Comando di tappa (Roma 1935), testimonianza del clima e degli ambienti della marcia su Roma vista dalla parte degli squadristi - e ricco di una tensione stilistica che sembra ...
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CASOTTI, Andrea Agostino
Claudio Mutini
Nacque a Prato da Giovan Ludovico e da Maria Porzia di ser Leonardo Raffaelli in data imprecisabile, ma sicuramente successiva al 1679, anno in cui nacque il [...] a parte l'occasionalità della scrittura, precise derivazioni dalla oratoria barocca, la cui tradizione sopravvive in pieno clima arcadico - e non soltanto nella prova del modesto letterato pratese - alla reazione razionalistica che avviene nel campo ...
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CRISTOFORO da Parma
Ambrogio Maria Piazzoni
Nacque a Parma probabilmente nell'ultimo decennio del sec. XIII. Il primo dato cronologicamente certo della sua vita è del 10 sett. 1323, quando le fonti [...] si è detto, la Legenda beatiFrancisci deSenis, composta verisimilmente tra il 1355 e il 1360. Nata, come le altre, in un clima di rinnovato fervore spirituale (l'Ordine aveva superato allora la sua prima grave crisi interna grazie a una riforma che ...
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Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] ricorre nella poesia polizianesca (basti ricordare la mirabile ballata I' mi trovai fanciulle, un bel mattino); nel clima neoplatonico fiorentino questo sogno d'evasione tendeva a sfociare nell'anelito religioso verso una realtà ultraterrena (Ficino ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Henri Beyle (Grenoble 1783 - Parigi 1842). Nato da famiglia della migliore borghesia, perse la madre in tenera età e crebbe nell'astio per il padre. La sua formazione [...] lui, in parte postume: Vittoria Accoramboni, Les Cenci, La duchesse de Palliano, L'abbesse de Castro, ecc.; e, affine per il clima, ma d'ambientazione risorgimentale, Vanina Vanini. Un romanzo ch'egli non terminò, ma che nelle due parti lasciate in ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] di aprire la nostra narrativa a tematiche che le erano estranee e che più tardi sarebbero state riprese, in un mutato clima spirituale, soprattutto da A. Fogazzaro. Oltre ad alcune novelle e al pur notevole romanzo storico Il Duca d'Atene (1837 ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.