L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] distinguere gli omografi (odî plurale di odio ~ odi voce del verbo odiare).
Tutte le parole italiane, esclusi i ➔ clitici, hanno almeno un accento tonico che viene indicato graficamente solo nei seguenti casi:
(a) sulla vocale finale dei polisillabi ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] pronome libero al caso obliquo (guarda me!), che si trovano per lo più in posizione postverbale; da un clitico all’accusativo in posizione preverbale (mi vedi?) o postverbale (guardalo!); da un costituente interrogativo in posizione preverbale (chi ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] qualcosa là sotto quelle frasche ai piedi di un cespuglioso olivastro (Malerba, Itaca per sempre, p. 8)
Inoltre, i clitici possono combinarsi in enclisi all’infinito:
(49) a un tratto egli li vide tirarsi rapidamente indietro con uno slancio felino ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...]
(b) verbi con -la: finirla, piantarla;
(c) verbi con -le: buscarle; prenderle;
(d) verbi con -ne: volerne (non volermene).
I clitici si combinano tra loro dando luogo a verbi con pronome multiplo, come avercela (con). La classe piu numerosa è quella ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] è lo sviluppo, accanto alla serie delle forme soggetto toniche, di una serie di forme atone di uso obbligatorio o facoltativo (clitici soggetto): ven. mi a vago via, ti te parli sempre, lu el vien doman. Nel Centro-Sud, per il pronome soggetto ...
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La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...] ’ questo a lui»), attestate nello standard e in numerosi dialetti (cfr. Maiden 2000). Le varianti [ʎe], [ʧe] sono clitici esistenti che vengono selezionati in luogo della forma non dissimilata [le].
Sarebbe da attribuire a questa sorta di propensione ...
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Il nesso grafico ‹-gl-› seguito da vocale diversa da ‹i› è sempre biconsonantico, cioè riproduce graficamente la successione dell’occlusiva velare sonora [g] + la laterale [l], e si pronuncia [gl]: glaciazione, [...] gliele / gliene (e ‹glio› nel rarissimo gliommero, componimento e metro poetico di origine napoletana).
L’articolo e pronome personale clitico gli si pronuncia [ʎi] davanti a parola che comincia per consonante e [ʎ] davanti a parola che comincia per ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] i suoi confini abbracciano tutti i segmenti dominati da un unico accento primario. In genere, comprende un lemma e i suoi clitici (ad es., la casa, ho mangiato).
La nozione di parola sembra essere la più evidente unità della lingua. Tuttavia, è arduo ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] : mi ti gli lo le la ci vi loro le si non sono mai usate in funzione di soggetto. Inoltre, i pronomi clitici di terza persona, singolare e plurale, suddistinguono tra gli obliqui forme di complemento oggetto diretto (es. in 9) e forme di complemento ...
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La reggenza è il fenomeno per cui la presenza di una determinata parola in un sintagma (➔ sintagma, tipi di) impone ad altre parole di quel sintagma di prendere una forma determinata: un modo del verbo, [...] che venga anche Gianni → bisogna che viene anche Gianni
Analogamente, il sistema di caso può perdere alcune forme: in particolare, tra i clitici le forme dative possono essere ridotte alla sola forma ci:
(29) gli parlo io (a Gianni) / le parlo io (a ...
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clitico
clìtico s. m. e agg. [tratto da (en)clitico e (pro)clitico, in quanto elemento comune alle due voci] (pl. -ci). – In linguistica, forma monosillabica atona che non ricorre isolatamente ma viene preposta o posposta a una forma verbale...