Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] di questo modello sul piano della ricerca empirica è problematica per la difficoltà sia di reperire un insieme di tratti co-occorrenti che distinguano la lingua alta dalla lingua delle classi medie, sia di individuare i confini fra questi due livelli ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] Trecento, con un’apertura a forme non fiorentine attinte direttamente o per via letteraria: è il caso di settentrionalismi, come co «capo» (Inf. XX, 76; Inf. XXI, 64; Purg. III, 128), forme umbre (o toscane meridionali) ma letterarie come vonno ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] Carta Fabrianese (➔ origini, lingua delle):
(15) post abeatis et teneatis et lugratis ad uso de bonu pingnu, fine ad tenpu co isto pingnu arcoltum fuis
Le temporali introdotte da da, da che (più spesso dacché), da quando esprimono coincidenza tra il ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] se finali di enunciato o in presenza di un confine di morfema, come in mangiai, mai, poi, o nei derivati come co-incidenza, auto-ipnosi.
La frequenza delle due diverse strutture nel lessico italiano è assai diversa: a fronte di un’elevata incidenza ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] può anche avere il caso (da considerarsi erroneo, e tipicamente parlato) di un relativo accompagnato da un clitico co-referente, il quale ultimo fornisce in modo ridondante informazione circa la funzione sintattica dell’antecedente:
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a. dobbiamo ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] alcuni morfemi (prevalentemente monosillabici) terminanti in consonante: per es., tosc. pe[tː]e invece di per te, co[lː]ui, invece di con lui, roman. co[mː]e, invece di con me.
In sincronia, il raddoppiamento sintattico di tipo fonologico (cfr. la ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] un italiano artificiale. Per es., dai Rusteghi: un fiaetin «un pocolino», Coss’è sti sesti? «che malegrazie son queste?», La varda co spessego «come io mi sollecito», un puto de sesto «un giovine di garbo», ecc.
Ma è nella sintassi e nella struttura ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] combinazione come affettare la corda suonerebbe decisamente inusuale e sarebbe difficilmente accettata dai parlanti. Pur essendo una co-occorrenza abituale, (2) invece ha un alto grado di variabilità tanto sull’asse paradigmatico (affettare il pane ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] preposizionali staccati dalla reggenza (fatto da e per donne; pronto a, ma ancora lontano da, venire); il ricorso alla co-disgiunzione e / o; le interrogative ‘multiple’ (chi fa che cosa?).
Baglioni, Daniele (2007), A proposito dell’adattamento di ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] , ma anche dello slavo), del tipo:
(1) kher > čher «casa»
(2) čhib > śib «lingua»
(3) tiro > čo «tuo»
(b) alcuni gruppi di rom (havati, sloveni, istriani), le cui parlate, caratterizzate da una marcata influenza lessicale slava, presentano ...
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co-lead manager
s. m. inv. Concapofila, primo gestore congiunto: istituto bancario che collabora con l’istituto capofila nel collocamento di titoli obbligazionari. ◆ [Matteo] Arpe ha spiegato ai consiglieri che la banca romana intende avere...
co-conduzione
s. f. Conduzione congiunta. ◆ Il riferimento è al duo Francesco Giorgino-Simona Ventura, entrambi felici di una co-conduzione iniziata nelle polemiche. (Giornale, 10 marzo 2002, p. 25, Album Spettacoli) • Giuliano Ferrara e Gad...