Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] a questa rinnovata sensibilità. Ed è interessante sottolineare, per valutare i singoli contributi personali, come non esista un codice omogeneo, in grado di rappresentare questa nuova sensibilità, anzi a un certo punto il problema sembra diventare ...
Leggi Tutto
BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] 1978; M. Righetti Tosti-Croce, "Hic liber est de monasterio Sancte Marie de Morimundo": note su una Bibbia padana e alcuni codici cistercensi italiani, in I Cistercensi e il Lazio, "Atti delle giornate di studio dell'Istituto di Storia dell'Arte dell ...
Leggi Tutto
Surrealismo
Vicente Aguilera Cerni
di Vicente Aguilera Cerni
Surrealismo
sommario: 1. Genesi, natura e irradiazione del movimento. 2. Il surrealismo e l'arte. 3. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Genesi, [...] , il passato e il futuro, si chiudevano le strade che avrebbero potuto condurre all'elaborazione di un qualsiasi codice etico, dato che tale codificazione comporta necessariamente, nel fondo della coscienza, un'abdicazione della libertà interiore a ...
Leggi Tutto
PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] Garrone, Nuovi accertamenti per la pittura in Val Maira, Studi piemontesi 6, 1977, pp. 120-122; C. Segre Montel, Antiche biblioteche e codici miniati in Valle di Susa, in Valle di Susa. Arte e storia dall'XI al XVIII secolo, a cura di G. Romano, cat ...
Leggi Tutto
La falsificazione in archeologia
Licia Vlad Borrelli
Isabella Damiani
Filippo Salviati
Giovanna Antongini
Tito Spini
Claude-François Baudez
Guido Devoto
I falsi archeologici
di Licia Vlad Borrelli
Per [...] solo tentare di arginare il fenomeno. A questo scopo nel 1975 la College Art Association of America ha adottato un codice etico che, insieme ad altri obblighi, invita esperti e storici dell'arte a pubblicare le fotografie degli oggetti dichiarati non ...
Leggi Tutto
CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] preromanica il prototipo della basilica vaticana.
Bibl.:
Fonti. - Du Cange, III, 1937, p. 639; R. Valentini, G. Zucchetti, Codice topografico della città di Roma, II (Fonti per la storia d'Italia, 88), Roma 1942.
Letteratura critica. - E. Hoferdt ...
Leggi Tutto
INGHILTERRA
M. Blackburn
(ingl. England)
Nome con cui si indica la parte meridionale della Gran Bretagna, a S della Scozia con esclusione del Galles, a O.Durante il Medioevo in I. fiorirono tutte le [...] , i miniatori non mostrarono alcun interesse per gli stili anteriori all'invasione. L'influenza dominante fu quella di un codice carolingio, il Salterio di Utrecht (Bibl. der Rijksuniv., 32), dell'840 ca., realizzato vicino a Epernay; non è noto ...
Leggi Tutto
CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] Panofsky (1960, trad. it. p. 78ss.), è un diverso rapporto con l'arte antica, mirante da un lato a captarne il codice essenziale di un ideale classico di nobiltà e serenità e dall'altro a sfruttarla come serbatoio di forme riproducenti fedelmente le ...
Leggi Tutto
BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] collaudate, la cui esperienza aveva così agio di diffondersi per le varie parti dell'impero e costituirvi una sorta di codice edificatorio. In genere però le fasi più antiche di questi edifici di culto non sono ancora state quasi mai definitivamente ...
Leggi Tutto
CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] illetterato un'importanza imprevedibile nella formazione delle moderne strutture letterarie.
Opere: Il testo della Vita, conservato nel codice Mediceo-Palatino 234 della Laurenziana di Firenze, è autografo solo in parte; per il resto, tranne aggiunte ...
Leggi Tutto
codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...