Uomo politico francese (Lorient 1885 - Parigi 1946); colonnello nel 1929, in quello stesso anno si diede alla vita politica, e poi (1931) assunse la presidenza delle Croix de feu. Dopo lo scioglimento [...] tesi dell'appoggio costante al governo Pétain, e accettò la carica di Consigliere nazionale; ma di fronte al trionfo del collaborazionismo si ritirò assai presto. Deportato in Boemia (1943), fu poi dal governo della Francia libera posto in residenza ...
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NEDIĆ, Milan
Oscar Randi
Generale, nato a Grocka (Serbia) il 20 agosto 1877. Ufficiale di stato maggiore, partecipò nel 1918 allo sfondamento del fronte di Salonicco. Comandante d'armata, capo dello [...] degli occupanti. Nel maggio 1945 seguì i Tedeschi in ritirata. Gli Inglesi lo consegnarono al governo di Tito, che lo processò per collaborazionismo e tradimento. Si suicidò gettandosi da una finestra delle carceri di Belgrado (nell'estate 1947). ...
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Poeta ungherese (Újbátorpuszta, Bihar, 1896 - Budapest 1978). Figlio di un bracciante agricolo, fu rappresentante di spicco della corrente poetica nazional-popolare che, sulle orme di S. Petőfi e J. Arany, [...] per passare all'estrema destra, scrivendo versi antisemiti, e fu condannato, alla fine della guerra, per collaborazionismo. Delle sue esperienze parlano le raccolte di liriche Visszatérés ("Ritorno", 1954) e Csipkebokor ("Cespuglio di rosaspina ...
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Valletta, Vittorio
Dirigente industriale (Sampierdarena 1883 - Pietrasanta 1967). Laureato in scienze economiche e in matematica, si dedicò prima all’insegnamento, quindi ad attività di consulenza, di [...] e nel 1939 amministratore delegato. Alla morte di Agnelli (1945), dopo un momento critico per l’accusa di collaborazionismo, V. assunse la presidenza (1946) del grande complesso torinese, conservando anche le funzioni di amministratore delegato fino ...
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Stern, Avraham
Combattente nazionalista sionista (Suwałki 1907-Tel Aviv 1942). Di origine polacca, si trasferì a 18 anni in Palestina, dove entrò in Haganah, la forza di difesa dello , abbandonandola [...] fu interrotto dall’invasione nazista e S. fu fatto prigioniero dagli inglesi. Nel 1940, si distaccò dall’Irgun, tacciandolo di collaborazionismo e fondò il Lehi, noto anche come Banda S., con l’intento di rimuovere i vincoli posti all’immigrazione ...
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Generale italiano (Filettino 1882 - Roma 1955). Dopo aver partecipato alla guerra del 1915-18, fu a lungo in Libia, dove condusse la campagna per la riconquista della Tripolitania e della Cirenaica. Generale [...] Difesa della Repubblica Sociale Italiana. Consegnatosi agli Alleati (1945), fu poi processato (1948) e condannato per collaborazionismo. Liberato per l'amnistia (1950), partecipò alla vita politica come presidente onorario del MSI, dal quale però ...
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Scrittore francese (Parigi 1893 - ivi 1945). La sua opera è impregnata e condizionata dalle sue contraddizioni politiche, che sfociano, dopo le incertezze del dopoguerra, in una aperta adesione a programmi [...] Revue française e membro dell'Action Française. Durante l'occupazione tedesca della Francia nella seconda guerra mondiale, D. fu un collaborazionista e in quegli anni divenne direttore della Nouvelle revue française. Dopo la guerra, accusato di ...
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Regista tedesco (Berlino 1899 - Capri 1964), marito di Kristine Söderbaum. Figura chiave del cinema del III Reich, fu dapprima attore (Der Fall Brenken, 1934; Der rote Reiter, 1935), passando poi alla [...] (1942); il colossale Kolberg (1945); Verrat an Deutschland (Berlino-Tokyo, operazione spionaggio, 1955); Liebe kann wie Gift sein (1958). Ha scritto Im Schatten meiner Filme (post., 1966). Fu processato ma assolto dalle accuse di collaborazionismo. ...
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Scrittore francese (Parigi 1862 - ivi 1950). Fecondissimo, volse la propria attività al teatro, alla critica drammatica e letteraria, agli studî di stilistica e grammatica, ai ricordi di vita letteraria, [...] d'un homme d'aujourd'hui (1904); Les confidences d'une biche (1909); La biche relancée (1911); Histoire d'un fils de roi (1911). Eletto all'Accademia francese (1927), ne fu escluso (1946) dopo la condanna per collaborazionismo con i Tedeschi. ...
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La Resistenza
Francesco Tuccari
Con il termine «Resistenza» si fa riferimento alle molteplici azioni di lotta, di guerriglia, di sabotaggio e di opposizione che, durante la Seconda guerra mondiale e [...] del 1940, all’indomani della resa del Paese ai tedeschi, della parziale occupazione del territorio nazionale e della nascita del regime collaborazionista di Vichy sotto la guida del maresciallo H.P.O. Pétain. Nel 1941 e poi nel 1942, quando anche la ...
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collaborazionismo
s. m. [der. di collaborazione]. – 1. Partecipazione al governo da parte di un partito d’opposizione (in partic., la parola fu usata prima del fascismo per indicare la partecipazione dei socialisti al governo). 2. Reato di...
collaborazionista
s. m. e f. [der. di collaborazione] (pl. m. -i). – 1. Chi, appartenendo a un partito d’opposizione, collabora con un governo. 2. Chi collabora con le autorità nemiche d’occupazione; in partic., chi, durante la seconda guerra...