BORGHESE, Junio Valerio
Sandro Setta
Nacque a Roma il 6 giugno 1906 secondogenito di Livio e di Valeria Keun. Compiuto il curriculum scolastico, che lo aveva tra l'altro visto frequentare a Londra per [...] , il suo processo ebbe inizio, presso la Corte di assise speciale di Roma, l'8 nov. 1948. Accusato di collaborazionismo e, in quest'ambito, di pesanti responsabilità in una numerosa serie di episodi di feroce repressione antipartigiana, il B. fu ...
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Czerniakow, Adam
Politico polacco di origine ebraica (n. Varsavia 1880-m. 1942). Presidente del Consiglio ebraico di Varsavia, era il responsabile dell’organizzazione del ghetto di Varsavia durante l’occupazione [...] nazista. I suoi rapporti, necessariamente stretti, con i tedeschi gli valsero anche accuse di collaborazionismo, ma quando gli occupanti gli ordinarono di organizzare la deportazione degli abitanti del ghetto, C. si suicidò. Negli anni Sessanta fu ...
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Generale e uomo politico ceco (Třebíč 1888 - Praga 1970). Generale (1918), guidò la leggendaria ritirata delle truppe cecoslovacche dalla Russia meridionale alla Siberia, sino a Vladivostok. Ministro della [...] e 1938-39), ispettore generale delle forze armate cecoslovacche (1933), fu primo ministro dal sett. al nov. 1938, durante la crisi di Monaco. Accusato di collaborazionismo, e condannato a 20 anni di carcere nel 1947, fu più tardi amnistiato (1960). ...
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Uomo politico finlandese (Huittinen 1889 - Helsinki 1956); liberale, ministro delle Finanze (1921-24), presidente della Banca di Finlandia (1923-40). Capo del governo durante la prima guerra contro l'URSS [...] Repubblica, nel 1940, si dimise l'anno stesso quando la Finlandia iniziò le trattative di armistizio con l'URSS. Nel 1946, con l'accusa di collaborazionismo con i Tedeschi, fu condannato a 10 anni di reclusione; la pena gli fu poi condonata (1949). ...
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Uomo politico francese (Lorient 1885 - Parigi 1946); colonnello nel 1929, in quello stesso anno si diede alla vita politica, e poi (1931) assunse la presidenza delle Croix de feu. Dopo lo scioglimento [...] tesi dell'appoggio costante al governo Pétain, e accettò la carica di Consigliere nazionale; ma di fronte al trionfo del collaborazionismo si ritirò assai presto. Deportato in Boemia (1943), fu poi dal governo della Francia libera posto in residenza ...
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Poeta ungherese (Újbátorpuszta, Bihar, 1896 - Budapest 1978). Figlio di un bracciante agricolo, fu rappresentante di spicco della corrente poetica nazional-popolare che, sulle orme di S. Petőfi e J. Arany, [...] per passare all'estrema destra, scrivendo versi antisemiti, e fu condannato, alla fine della guerra, per collaborazionismo. Delle sue esperienze parlano le raccolte di liriche Visszatérés ("Ritorno", 1954) e Csipkebokor ("Cespuglio di rosaspina ...
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Stern, Avraham
Combattente nazionalista sionista (Suwałki 1907-Tel Aviv 1942). Di origine polacca, si trasferì a 18 anni in Palestina, dove entrò in Haganah, la forza di difesa dello , abbandonandola [...] fu interrotto dall’invasione nazista e S. fu fatto prigioniero dagli inglesi. Nel 1940, si distaccò dall’Irgun, tacciandolo di collaborazionismo e fondò il Lehi, noto anche come Banda S., con l’intento di rimuovere i vincoli posti all’immigrazione ...
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Generale italiano (Filettino 1882 - Roma 1955). Dopo aver partecipato alla guerra del 1915-18, fu a lungo in Libia, dove condusse la campagna per la riconquista della Tripolitania e della Cirenaica. Generale [...] Difesa della Repubblica Sociale Italiana. Consegnatosi agli Alleati (1945), fu poi processato (1948) e condannato per collaborazionismo. Liberato per l'amnistia (1950), partecipò alla vita politica come presidente onorario del MSI, dal quale però ...
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Scrittore francese (Parigi 1893 - ivi 1945). La sua opera è impregnata e condizionata dalle sue contraddizioni politiche, che sfociano, dopo le incertezze del dopoguerra, in una aperta adesione a programmi [...] Revue française e membro dell'Action Française. Durante l'occupazione tedesca della Francia nella seconda guerra mondiale, D. fu un collaborazionista e in quegli anni divenne direttore della Nouvelle revue française. Dopo la guerra, accusato di ...
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Regista tedesco (Berlino 1899 - Capri 1964), marito di Kristine Söderbaum. Figura chiave del cinema del III Reich, fu dapprima attore (Der Fall Brenken, 1934; Der rote Reiter, 1935), passando poi alla [...] (1942); il colossale Kolberg (1945); Verrat an Deutschland (Berlino-Tokyo, operazione spionaggio, 1955); Liebe kann wie Gift sein (1958). Ha scritto Im Schatten meiner Filme (post., 1966). Fu processato ma assolto dalle accuse di collaborazionismo. ...
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collaborazionismo
s. m. [der. di collaborazione]. – 1. Partecipazione al governo da parte di un partito d’opposizione (in partic., la parola fu usata prima del fascismo per indicare la partecipazione dei socialisti al governo). 2. Reato di...
collaborazionista
s. m. e f. [der. di collaborazione] (pl. m. -i). – 1. Chi, appartenendo a un partito d’opposizione, collabora con un governo. 2. Chi collabora con le autorità nemiche d’occupazione; in partic., chi, durante la seconda guerra...