In grammatica, complementoindiretto che specifica, ossia determina e precisa, un aggettivo (per es., pieno di buona volontà) o un sostantivo (per es.: un viaggio di affari). Il complemento di s. nelle [...] lingue che hanno una declinazione è espresso generalmente con il genitivo (per es., in lat., magister puerorum), mentre nelle lingue in cui manca la flessione è espresso con una preposizione (per es., ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] un sintagma nominale designante entità animata (o assimilabile: nomi collettivi di persone, istituzioni, ecc.) con funzione di oggetto o complementoindiretto, o, a seconda del verbo, un locativo (14 c.) (Salvi 1988: 61-62):
(14)
a. Mario ha dato il ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] non ci persuade.
Nel caso in cui ci si trovi di fronte a un riposizionamento dell’oggetto o del complementoindiretto al termine dell’enunciato, e alla sua anticipazione mediante un clitico con funzione cataforica, si parla invece di dislocazione ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] da una forma verbale con aggiunta di ➔ argomenti e/o elementi avverbiali: così, in (19), un complemento diretto e in (20) complemento diretto e complementoindiretto:
(19) Ho scritto un racconto lungo (Ginzburg 1974: 84)
(20) Ho scritto una lunga ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complementoindiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] ]
b. mi scuso di essere in ritardo [completiva obliqua]
(13) a. non si è accorto dell’arrivo del treno [complementoindiretto]
b. non si è accorto che arrivava il treno [completiva obliqua]
(14) a. tutti hanno contribuito all’organizzazione dello ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] (i fiori che ho comprato ieri) e la forma cui, usata, con o senza preposizione, come dativo e complementoindiretto (la persona cui ti devi rivolgere / con cui devi parlare).
Possono svolgere funzione di oggetto anche le subordinate oggettive ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] , dove hanno ammazzato il Nebbia (Ginzburg 1961: 68)
non è possibile cambiare l’ordine dei due complementi e spostare il complemento diretto davanti al complementoindiretto. Una frase subordinata (esplicita o implicita) che svolge la funzione di ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] di soggetto dell’oggettiva implicita può essere controllata (cioè determinata) o dal soggetto o dall’oggetto o da un complementoindiretto del verbo reggente, e che ciò dipende dalla semantica del verbo.
La differenza fondamentale è tra verbi che ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] può essere considerata come l’introduttore dell’infinito e non come testa del sintagma preposizionale come nei casi di complementiindiretti (v. sotto). Le frasi infinitive introdotte da di si dividono in due gruppi (cfr. Skytte, Salvi & Manzini ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] ecc.
I verbi trivalenti richiedono, oltre al soggetto, un secondo argomento espresso da un complemento oggetto e un terzo argomento espresso da un complementoindiretto per lo più introdotto dalla preposizione a (Maria ha detto la verità a sua madre ...
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indiretto2
indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con il concorso di cose interposte: è stato...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...