Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] di essere) e il ricorso al tipo verbo + complemento al posto del solo verbo: dare comunicazione («comunicare (a cura di), Introduzione all’italiano contemporaneo, Roma-Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2º (La variazione e gli usi), pp. 237-277.
Trifone, ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] si vede dal fatto che, quando l’aggettivo qualificativo ha un complemento, l’aggettivo deve seguire il nome (Nespor 1988: 426):
( degli aggettivi (le caratteristiche esaminate sopra nel § 2), partendo dal significato denotativo/inerente/oggettivo, che ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] di flessibilità sintattica. Se un’espressione idiomatica prevede un complemento, ad es., questo può essere interno, e in idiomatic English, Oxford, Oxford University Press, 1975-1983, 2 voll., vol. 2° (Phrase, clause and sentence idioms).
Cutler, Anne ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] pasto, capostazione, radiocronaca. Nei composti di questo tipo il costituente non-testa fa da complemento al costituente testa:
(2) angolo cottura, buono pasto, buono sconto, capogruppo, caporeparto, capostazione, capoufficio, carro attrezzi, carta ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] ) realizzati dal parlante a cui si attribuiscono, come in (2), ipoteticamente realizzabili, come in (3):
(3) Non osava un discorso indiretto «frasi principali non trasformabili in frasi complemento» (Mortara Garavelli 20012: 447), come ad es. ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] e le per la terza persona singolare e plurale femminile, rispettivamente:
(2) E’ mi par d’or in hora udire il messo ( molto netta: l’uso della forma maschile singolare gli del complemento dativo, al posto del femminile singolare le. Tale fenomeno ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] o un oggetto posseduto.
Nelle forme canoniche è oggetto indiretto (tipicamente, complemento di vantaggio: comprarsi, prepararsi) (2-3) o indica possesso inalienabile (4) (Jezek 2003: 123):
(2) Mario si [= per Mario] è comprato una bicicletta nuova
(3 ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] . U telèfunu u pavu iù! («il telefono lo pago io»)
(2) Quannu fu ca mi pigghiài («Quando è stato che mi sono preso in 12, piemontese / italiano: Regis 2005: 30), verbo + complemento, preposizione + nome, ecc.; singole parole, come sostantivi (come ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] (1) il giovane arrestato sarebbe responsabile dell’aggressione
(2) Giovanni si sarà forse ravveduto, ma non mi fido Nel caso in cui codifica una relazione grammaticale di soggetto o complemento oggetto, il cui contenuto dipende dal verbo reggente, il ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] ed essere sia un soggetto, come in (16) e (17), che un complemento (18):
(15) Ma a Beirut è l’inferno. […]. Per gli cura di G. Salvi & L. Renzi, Bologna, il Mulino, 2 voll., vol. 2°, pp. 1107-1113.
Patota, Giuseppe (2008), “Come io” / “ ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...