Musicista italiano (Empoli 1866 - Berlino 1924); figlio del clarinettista Ferdinando B. e della pianista Anna Weiss, a 9 anni esordì come pianista a Vienna. Continuò poi a studiare pur presentandosi di [...] . 1912), Arlecchino (1917), Turandot (1917), Il Doktor Faust (terminata da Ph. Jarnach e rappr. postuma 1925). Molte le sue composizioni orchestrali (suites, concerti, ecc.) e dacamera (quartetti, sonate per violino e pianoforte, per pianoforte solo ...
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Musicista italiano (Pisino, Istria, 1904 - Firenze 1975). Fu tra i primi in Italia ad accostarsi alla dodecafonia, che assimilò in maniera personale per la prima volta nel Divertimento in quattro esercizi [...] dal Piccolo concerto per Muriel Couvreux per pianoforte e orchestra dacamera (1939-41), e dai Canti di prigionia per coro e (prima rappresentazione Berlino 1968), sino alla sua ultima composizione, Commiato (1972), per soprano e quindici esecutori.
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Musicista italiano (Verona 1927 - Milano 2000). Il suo cammino stilistico, partendo dalle suggestioni di B. Bartók, fu progressivamente condizionato dall'approfondita conoscenza delle opere di A. Webern [...] In cauda (1983), per coro e orchestra. Per la musica dacamera: Quartetto IV (Zrcadlo) (1963); Jeux pour deux (1973 opere Atem (1985) e Alfred Alfred (1998), oltre che della composizione vocale O si ride (1987). Tra le sue pubblicazioni, Questo ( ...
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Musicista italiano (Torino 1883 - Roma 1947). Studiò con L. Diémer (pianoforte) e G. Fauré (composizione). Visse lungamente all'estero fino al 1915, specialmente a Parigi, prof. in quel conservatorio, [...] direttore d'orchestra, ma soprattutto si dedicò alla composizione raggiungendovi, specie per le musiche composte dal 1920 Sinfonia (1939-40) per grande orchestra, varî concerti, musiche dacamera e pianistiche, la Missa solemnis pro pace (1944). Ha ...
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Musicista (Aversa 1714 - Napoli 1774). Studiò con F. Durante, F. Feo e L. Leo. Esordì quale operista (1737), mentre era maestro di cappella del marchese d'Ávalos. Protetto poi dal duca di Varese, poté [...] incontrando il gusto del pubblico. La sua ultima composizione fu un Miserere divenuto celebre. Aveva composto, oltre le musiche sacre, 4 oratorî, 5 cantate, circa 60 opere teatrali e varie musiche dacamera. Fu compositore non di rado ispirato e più ...
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Musicista (forse Venezia 1667 circa - ivi 1740). Figlio di Matteo L., maestro alla corte di Hannover, fu allievo di G. Legrenzi. Dal 1687 in poi fu attivo quasi sempre a Venezia in S. Marco, dapprima quale [...] e fuori come operista (oltre una ventina di lavori), dette però il meglio del suo genio alla composizione chiesastica e alla vocale dacamera: i Miserere, i Crucifixus, alcuni madrigali e duetti sono ancora oggi eseguiti per il loro lirico fervore ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] altre sonate per pianoforte fino all'op. 90, le altre composizioni per canto fino all'op. 99. Opere accolte ora di variazioni, due sonatine, un ottetto, due trii e altra musica dacamera, liriche; 1795: tre sonate op. 2 e tre serie di variazioni ...
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Musicista russo naturalizzato statunitense (Oranienbaum 1882 - New York 1971). Compositore tra i più importanti del Novecento, ha rivoluzionato l'orchestrazione tradizionale e reinventato il balletto moderno [...] , coro e orchestra (testo di A. Gide, 1934); il balletto Jeu de cartes (1937). Tra le composizioni sinfoniche, sinfonico-corali e dacamera nascevano intanto: i 3 pezzi (1914) e il Concertino (1920) per quartetto, il Ragtime per undici strumenti ...
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Musicista francese (Ciboure, Pirenei Francesi, 1875 - Parigi 1937). Guidò, insieme a C. Debussy, l'innovazione musicale dei primi trent'anni del Novecento, in Francia e ben oltre i suoi confini, esprimendosi [...] del De Bériot (pianoforte), del Pessard (armonia), del Gédalge (contrappunto) e di Gabriel Fauré (composizione). Compose già in quegli anni molte pagine vocali dacamera, pezzi per pianoforte e altro. Nel 1898 si eseguirono le Sites auriculaires per ...
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Musicista (Rohrau, Austria Inf., 1732 - Vienna 1809). Figlio di un carradore, dilettante di musica, studiò dapprima con G. Reutter a S. Stefano in Vienna, poi con un tale Spangler. Conobbe Metastasio che [...] Londra, su invito dell'impresario J. P. Salomon, per la composizione di musiche per l'orchestra di quella città. Dopo un successivo (Messe), essa dà l'intera misura della sua grandezza specialmente nella musica sinfonica e dacamera. Due correnti ...
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sonata
s. f. – 1. Forma oggi meno com. (anche se frequente in usi pop. o letter.) di suonata (v.) nelle accezioni generiche e negli usi figurati. 2. In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata...
movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...