DAIBERTO
Luigina Carratori
Bernard Hamilton
Nacque, in luogo che non siamo in grado di precisare, dopo la metà del sec. XI.
La sua nascita pisana e la sua appartenenza alla nobile famiglia dei Lanfranchi [...] del Comune desideroso di penetrare nel lucroso traffico commerciale con l'Oriente. Il Comune destinò F. Cardini, L'inizio del movim. crociato in Toscana, in Studi di storia medievale e moderna per E. Sestan, Firenze 1980, pp. 140-147, 151-157; M ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] gli permise di formulare l’ipotesi della monogenesi delle scritture medievali. Ma al di là dei risultati, il suo contributo maggiore propria opera all’estero.
Riforma degli studi e comunicazione culturale
La cultura come luogo di associazione tra ...
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BELLI, Pierino
Piero Craveri
Lemigio Marini
Figlio del nobile Pietro Antonio e della nobile Benentina, nacque ad Alba il 20 marzo 1502.
Secondo le notizie del Vernazza, suo primo biografo, probabili [...] di vicario della pretoria e di patrocinatore delle cause del Comune e nel 1543, per i meriti così acquisiti, fu accolto II, 21, pp. 282 s.). Questa tipica applicazione del concetto medievale dell'aequitas e del diritto naturale, è alla base di tutto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Biondo Flavio
Francesco Tateo
Fra i piu illustri storiografi del Quattrocento, Biondo Flavio impresse una svolta in senso contemporaneo alla ricerca storica, misurandosi con il monumento liviano che [...] vita
Figlio di un notaio della famiglia Biondi al servizio di comunità e corti signorili della Romagna, Biondo (di cui Flavio è stesso Biondo, e inventando la trattazione della storia medievale che porterà i suoi frutti alla crisi della stagione ...
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citta
città
Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto [...] abitato per lo più cinto da mura con il territorio dipendente, comunità di individui e famiglie unita da legami etnici, religiosi, economici, base della progettazione della città. Dopo il periodo medievale la concezione della c. ideale, a schema ...
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DATI, Gregorio (Goro)
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 15 apr. 1362 - come egli stesso racconta nel suo Libro segreto, prezioso opuscolo di ricordi sulla sua famiglia e la sua attività commerciale - dal [...] il tiranno di Lombardia, duca di Milano e il magnifico Comune di Firenze", ma avverte anche di voler "parlare di molte G. D. "Storia di Firenze". A Census of the Manuscripts in Italy, in Studi medievali, s. 3, XXII (1981), pp. 907-52; Id., G. D.'s ...
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Pisa
Gabriella Rossetti
Per Pisa l'età di Federico II corre dalla sua elezione imperiale (1220) fin oltre la sua morte (1250), per giungere ad abbracciare anche l'estremo tentativo dell'ultimo degli [...] dell'Ordo Maris di Pisa intorno alla metà del Duecento: il Registro 'Comune A 46', ibid., pp. 325-366; L. Ticciati, L'Ordine Pisa (secoli XI-XIV), in La piazza del duomo nella città medievale (nord e media Italia, secoli XI-XVI). Atti della giornata ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] potevano rivolgersi direttamente a lui per ottenere giustizia. Tale forma di ricorso al sovrano risulta comune a tutti gli ordinamenti monarchici medievali: meno diffuso nella prima metà del sec. XIII appare, invece, il privilegio riconosciuto nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Alberigo
Enrico Galavotti
Giuseppe Alberigo è stato uno dei più autorevoli storici della Chiesa del Novecento. La sua opera, che ha goduto di una diffusione internazionale, ha abbracciato un [...] e si ricorre a una sua precisa formulazione ‒ «cristiano comune». Quell’antica idea sulla centralità dei concili nella storia del il cristianesimo nel delicato passaggio tra età medievale e moderna e che individuano nella penitenza personale ...
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Nacque a Roma il 20 luglio 1900 da Filippo, di famiglia borghese di solida e rigorosa tradizione cattolica, e da Adele Santambrogio. Dal padre Filippo, docente di letteratura latina medievale nell'università [...] stretta complementarietà, specularmente alla istanza teologico-filosofica medievale della reductio ad unum, non solo in per l'Umbria, XLIII [1946], pp. 9-21, poi in Scritti di diritto comune, cit., pp. 267-282) e infine, nel '47, la grande Storia ...
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comune3
comune3 s. f. – 1. Variante ant. del s. m. comune2, per indicare il comune medievale (si disse anche la comuna). 2. Nome (fr. la Commune) dato al governo municipale di Parigi dal 1789 al 1795, e al potere rivoluzionario che si installò...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...