religione Nel linguaggio ecclesiastico, la comunione amministrata ai fedeli gravemente infermi (quasi alimento spirituale con cui affrontare il viaggio di transito all’altra vita). Nel rito continuo degli [...] un diacono. Quando l’infermo non è in grado di ricevere il v. sotto la specie del pane, si può dare la comunione soltanto sotto la specie del vino ed è permesso, a giudizio dell’ordinario del luogo, celebrare la Messa presso l’infermo. storia In ...
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In epoca feudale e nella prima età comunale, comunione domestica, formata dai fratelli dopo la morte del padre, che lasciava il patrimonio indiviso e lo amministrava congiuntamente. ...
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babuvismo
Ideologia comunista, avente la propria origine nel pensiero di F.-N. Babeuf e diffusasi soprattutto in Francia, contraddistinta dal principio della comunione dei beni e del lavoro. La proprietà [...] di tutti i beni è unica e spetta al popolo; ogni membro della comunità ha diritto a un’esistenza felice; la soddisfazione di questo diritto implica l’obbligo di lavoro uguale per tutti. Nella storia del ...
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Nobile inglese (1557-1595); educato nella religione anglicana, godé per breve tempo il favore di Elisabetta, ma nel 1584, seguendo l'esempio della moglie, rientrò nella comunione romana, attirandosi i [...] sospetti della regina che in occasione di un tentativo di fuga lo fece imprigionare (1585) nella torre di Londra, ove con varî pretesti lo tenne rinchiuso fino alla morte. È venerato come martire della ...
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Religione
Nome di quei monofisiti (la maggioranza dei monaci d’Egitto e Palestina) che non vollero accettare l’Enotico dell’imperatore Zenone (482) e, non essendo in comunione con alcuno dei cinque patriarcati, [...] vennero considerati ‘senza capo’: il nome rimase loro anche quando, sotto l’imperatore Anastasio, tra 511 e 512, conquistarono le sedi di Costantinopoli, Alessandria e Antiochia. Tra i capi del movimento ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] la fine del 545. Fu il suo successore Stefano a prendere l'iniziativa di proclamare il rifiuto di Roma e interrompere la comunione con Menas, che aveva accettato di sottoscrivere l'editto. Ma fin dalle prime fasi del dibattito P., insieme al diacono ...
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Giussani, Luigi
Sacerdote (Desio 1922-Milano 2005). Docente al liceo Berchet di Milano, attratto dalla problematica educativa, nel 1954 fondò Gioventù studentesca, da cui sotto la sua guida sorse, dopo [...] per i laici eresse e confermò in persona giuridica per la Chiesa l’associazione laicale denominata «Fraternità di comunione e liberazione», dichiarandola a tutti gli effetti associazione di diritto pontificio. Durante il pontificato di Giovanni Paolo ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] , confermava le sentenze dell'876, il vescovo deposto sollecitò umilmente il perdono del papa. F. ottenne di essere ammesso alla comunione dei fedeli laici in cambio dell'impegno scritto ad abbandonare Roma per sempre e a non tentare di recuperare la ...
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Uomo politico, nato a Gallipoli (Lecce) il 6 giugno 1948. Allievo di A. Del Noce, professore di filosofia della politica presso l'università di Teramo (dal 1986), fu tra i principali esponenti del movimento [...] di Comunione e Liberazione, al cui settimanale, Il Sabato, collaborò tra il 1978 e il 1984. Deputato, dal marzo 1994, del Partito popolare italiano (PPI), nel luglio successivo sostituì M. Martinazzoli nella carica di segretario, prevalendo sull' ...
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Presso gli antichi Romani, il pasto più importante della giornata, che aveva inizio nel tardo pomeriggio e poteva prolungarsi fino a notte alta.
Ultima c. Quella di Gesù con gli Apostoli, quando istituì [...] il sacramento dell’Eucaristia.
Santa c. Nella terminologia dei riformati, la comunione eucaristica amministrata secondo i riti propri di ciascuna Chiesa. ...
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comunione
comunióne s. f. [dal lat. communio -onis (nei sign. 2 e 3 dal 4° sec.), der. di communis «comune1»]. – 1. a. L’esser comune a più persone, comunanza: c. di averi, di beni, di diritti; c. di vita. In partic., nel linguaggio giur.:...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...