bello e bellezza
Giuseppe Di Giacomo
Un dono inafferrabile
Sebbene molto usate nel linguaggio quotidiano, le parole bello e bellezza sfuggono a una definizione assoluta. Proprio questa indeterminatezza [...] personaggio storico realizzato da un grande pittore ‒ e lo definiamo bello, questo accade non perché quel ritratto sia somigliante definirà 'disinteressato' e che non è riconducibile a un concetto preciso. Per i Romantici, invece, la bellezza assume ...
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logica matematica
Walter Maraschini
Simboli per ragionare correttamente
Quando due amici discutono non sempre sono d’accordo: possono avere intenzioni e gusti diversi, oppure opinioni contrastanti sul [...] ).
La connessione di proposizioni
Esaminiamo le due affermazioni «Alice è bugiarda, ma bella» e «Alice è bella, ma bugiarda». Esprimono lo stesso concetto, lo stesso giudizio? No, perché in entrambe prevale l’ultima parte della affermazione ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] dell’opposizione si risolveva nell’unità di un vero «concetto filosofico del bello», compreso «in sé e per sé», come hegeliano il circolo tra ‘arte’ e ‘opera d’arte’, e lo si considera esplicitamente come ‘vizioso’ solo per il cosiddetto ‘intelletto ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] della spiritualità, ponendo, accanto alle categorie tradizionali del Bello (estetica), del Buono (morale), del Vero ( pubblici seguiti alla prima guerra mondiale lo indussero poi a trasformare i suoi concetti interpretativi della realtà in precetti e ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] cui ha inizio un determinato conflitto, ma solo dello ius in bello, ossia di regolamentare la condotta delle ostilità, a prescindere dal espressione con cui si iniziò a designare lo studio dei concetti giuridici fondamentali tratti dal d. positivo e ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] gli promise che, al termine della guerra, lo avrebbe invitato di nuovo a Siracusa insieme l'esigenza di un nuovo concetto di scienza, come conoscenza di materia e dello spazio. Poiché nulla è più bello del "vivente", il mondo, opera bellissima del ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] del sistema solare (v. oltre). Dello stesso anno è anche lo scritto minore De igne, sui problemi della combustione e del calore. è il genio. Al sentimento del bello ("bello" come esibizione di un "concetto indefinito dell'intelletto") è connesso il ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] . S. non crede che l'uomo possa fare il bene se non lo conosce, cioè se non ne possiede il criterio, il concetto. E neanche crede che l'uomo, conosciuto il buono, il giusto, il bello, non cerchi poi di realizzarlo nella pratica. Non che si contenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] sovrannaturale (1838), il concetto di civiltà e della fine alto, nobile ed universale, onde muove quanto di bello e di grande si trova sopra la terra» (Prolegomeni dar finimento alla libertà, uopo è che lo statuto sottentri alle riforme per ogni dove, ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...