FISIOCRATICI
Gino Luzzatto
Il sistema fisiocratico, che dal maggiore fra i suoi rappresentanti, Francesco Quesnay, era stato designato dapprima col nome di sistema agricolo o di dottrina dei filosofi [...] altro dei suoi aspetti il sistema non esce bello e formato dalla mente del Quesnay, ma sociale dei fisiocratici, fondata sul concetto di un ordine naturale, vero che i fisiocratici, e più di tutti lo stesso Quesnay, si esprimono su questo punto in ...
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SATANA
Giuseppe RICCIOTTI
Paolo ARCARI
Carlo BRICARELLI
. È un vocabolo d' origine ebraica, passato attraverso la Bibbia (oltre che in altre lingue semitiche, siriaco, ecc.) anche nelle lingue europee.
Il [...] ne sorrisero, talvolta, i santi; e lo scherzo, che doveva allettare spiriti diversissimi, ebbe è ora sì brutto, come fu bello (Inf., XXXIV, 34) - condotto fin de Satan. Quando, poi, da Satana-concetto si trascorre, manifestamente, a Satana-pretesto, ...
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NEUTRALITÀ
Andrea Rapisardi Mirabelli
. È la condizione giuridica di quegli stati che intendono rimanere estranei in una guerra fra altri, cioè non partecipare né per l'uno né per l'altro dei contendenti. [...] Grozio chiamò: medii in bello (dicuntur vulgo neutrales).
Alla leggi e dagli usi di guerra.
2. Lo stato neutrale deve sopportare le restrizioni che alla libertà Padova 1905; S. Gemma, Il moderno concetto di neutralità, Verona 1907; G. Ottolenghi, ...
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GIUSTINO ('Ιοστῖνος), santo
Mario Niccoli
Martire e scrittore cristiano, il principale rappresentante della letteratura apologetica greca del sec. II (v. apologetica). Nacque a Flavia Neapolis (oggi [...] là di ogni essere, il solo buono e bello, che fa apparire nelle anime bennate un'affinità di la divinità del Verbo? Ignoto ancora il concetto di persona, G. parla del Figlio dello Spirito Santo. G. non lo ignora e lo colloca anzi ἑν τρίτη τάξει, ma ...
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MENDELSSOHN, Moses
Enzo Bonaventura
Filosofo, nato a Dessau il 6 settembre 1729 da povera famiglia ebraica; a 14 anni seguì a Berlino il suo maestro di Talmüd, rabbino Fraenkel. Acquistata una vasta [...] lodi entusiastiche di Kant, ma lo trascinò in lotta con l'ortodossia chiara è la rappresentazione di un oggetto bello, tanto più vivo riesce il sentimento di nome di "filosofo popolare", divulgò il concetto della "religione naturale". Sulle sue idee ...
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SHAFTESBURY, Anthony Ashley Cooper
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo inglese, nato a Londra il 26 febbraio 1671, morto a Napoli il 15 febbraio 1713. A cagione della debolezza d'intelligenza [...] né di tecnica, ma di vita: la formazione di quella che lo Schiller chiamerà l'anima bella. Per questi concettilo Sh. precorre il romanticismo tedesco, e in particolare lo Schleiermacher; e infatti la sua influenza, che in Inghilterra non oltrepassò ...
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POLIANDRIA
Renato BIASUTTI
Plinio FRACCARO
. È la condizione matrimoniale di una donna che diviene di diritto moglie di più uomini. Se ne distinguono due forme: la prima è detta poliandria "fraterna": [...] , mostra che non si aveva in Sparta un concetto rigido della fedeltà coniugale. Un caso di cessione della lo stesso costume presso i Tapuri del Caspio (XI, 9,1), lo dice un antico uso romano. Per i Britanni abbiamo la testimonianza di Cesare (De bello ...
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GALATEO
Giovanni Vidari
. È il titolo di un famoso trattato italiano d'argomento educativo, scritto da monsignor Giovanni Della Casa (v.), che dice di averlo dettato a richiesta di "messer Galateo", [...] misura eziandio il bene non è bello; e la bellezza non è piacevole" (cap. 28). E il medesimo concetto che il Castiglione esponeva nel e la pulitezza speciale, infine, propria della conversazione. Lo sforzo fondamentale, e lodevole, del Gioia è quello ...
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VISCHER, Friedrich Theodor
Vittorio Santoli
Poligrafo tedesco, nato a Ludwigsburg il 30 giugno 1807, morto a Gmunden il 14 settembre 1887. Povero, si volse dapprima alla teologia. Ma più di questa lo [...] del bello, di una fisica estetica (dedicata alla forma immediata del bello, al bello di militante. Con particolare impegno studiò lo Shakespeare e, soprattutto, il Faust e germanico, nonché dal concetto intellettualistico della poesia come simbolo ...
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MILIZIA, Francesco
Giulio Romano Ansaldi
Scrittore d'arte, nato nel 1725 a Oria (Otranto), morto a Roma nel marzo 1798. Dopo un'irrequieta ed errante adolescenza tornò ad Oria, dove finalmente si mise [...] gotica", ciò che lo porta a giudicare con asprezza l'esuberante architettura del Sei e Settecento. Nei due volumetti che seguirono, Dell'arte di vedere nelle belle arti, e Roma delle belle arti del disegno, sempre fedele al concetto - che sarà presto ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...