La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie
Antonella Del Prete
Cosmologie
Il Seicento si apre con il rogo di Giordano Bruno, accusato dal tribunale dell'Inquisizione di Roma di molti [...] nel suo complesso e l'unico modo per districarsi da una serie di contraddizioni altrimenti insolubili è quello di adottare un concetto di spazio inteso come ente infinito e, quel che forse conta ancora di più, uniforme. Se le analogie con la dottrina ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] postulato dell'eguaglianza. Per contro, le ideologie basate sul concetto di superiorità etnica o razziale, come quella nazista, diritto ossia, in altre parole, sulla legittimità del concetto di giustizia secondo la legge.Il moderno giuspositivismo si ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] per utilità degli altri. Non è forse un caso, in questo senso, che l'intera costruzione del Periphyseon poggi sul concetto di Natura intesa come categoria suprema e onnicomprensiva, tale da includere tanto le cose che sono quanto quelle che non sono ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] è questo il senso dei noti paradossi luterani secondo cui la fede crea l’uomo in Dio e Dio nell’uomo. Tale concetto di fede, come discrimine fra la teologia fondata sulla Scrittura e quella viziata dalla filosofia, avrebbe condotto L., anche per le ...
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BRANCACCIO, Clemente
Giuseppe Pignatelli
Nato a Carovigno (Brindisi) verso la fine del sec. XVI da una nobile famiglia, entrò giovanissimo tra i francescani minori riformati della provincia di Napoli [...] mens aperitur atque eius institutum disceptatur, Neapoli 1638), dedicato al card. Francesco Barberini, dopo aver discusso sul concetto di teologia come scienza e presentato un breve trattato di esegesi biblica, svolge le questioni riguardanti Dio ...
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sofistica
Stefano De Luca
Il potere della parola
Nel greco antico sophistès indicava chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla: in questo senso venivano chiamati sofisti i Sette [...] del sapere e per l’atteggiamento anti-dogmatico (dogmatismo). Ai sofisti è stata inoltre riconosciuta la paternità del concetto di cultura, intesa come processo di formazione globale dell’uomo.
Un relativista: Protagora
È a questa formazione globale ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] acquisizioni della scienza contemporanea, I. Kant introdusse varie definizioni di c., distinguendo un concetto di c. fisico come ‘materia entro determinati limiti’ dal concetto meccanico di c. fisico come ‘massa di determinata forma’. Lo studio delle ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] ricco e complesso dell'"io" della filosofia cartesiana. In questo quadro polemico e programmatico insieme va pure inteso uno dei concetti più complessi e anche più fraintesi del pensiero di N., quello di "volontà di potenza".
La volontà di potenza ...
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Filosofo e scienziato greco (n. Apamea di Siria 135 a. C. circa - m. metà sec. 1º a. C.). Scolaro di Panezio di Rodi, fu con lui uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta media stoa: per la vastità [...] 'anima, e perciò capace di volgersi verso entrambe le sfere dell'universo (contribuendo a tramandare al mondo moderno tale concetto platonico in quella forma in cui si incarnò poi tipicamente, nel Rinascimento, il senso del valore cosmico dell'uomo ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...]
La risposta a queste obiezioni deve essere proposta con molta misura e coscienza critica. Innanzi tutto si dovrà osservare che lo stesso concetto di 'scienza' ha un valore semantico non chiaro e non ben definito, che è mutato e muta, a seconda delle ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...