Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari.
Papato - approfondimento
di [...] comunità cristiane di tutto il mondo a Cristo e agli apostoli, mediante la successione apostolica nella sede di Pietro. Il Concilioecumenico vaticano I (1870) ha riconosciuto al vescovo di Roma l'infallibilità in materia di fede e di morale, ossia ...
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Toscano (m. 461), forse di Volterra, successe a Sisto III (440). Nel suo lungo pontificato, a fronte della profonda decadenza delle strutture politiche dell'Impero, L. affermò vigorosamente l'unità della [...] , in cui si afferma, contro l'eresia di Eutiche, la duplicità della natura di Cristo, tesi ribadita nel Concilioecumenico di Calcedonia (451), che però insieme stabiliva per la Chiesa di Costantinopoli prerogative simili a quelle di Roma. Contro ...
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Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica.
Nel mondo romano, scopo del collegium era principalmente il culto (come nei 4 grandi c., [...] lega con il romano pontefice e fra di loro. Esercita potestà «suprema e piena» sulla Chiesa universale, nella forma del Concilioecumenico o in altri modi, determinati dalle scelte e dalle valutazioni del pontefice. Può essere riunito solo dal romano ...
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Termine inizialmente legato alla concezione cristiana ma poi usato nella storia delle religioni per indicare un fenomeno presente in diverse aree e culture: quel modo di vita e quel complesso di pratiche [...] . Nell’età moderna prende forma anche un’ascetica per la vita familiare e di società (➔ Devotio moderna). Dopo il Concilioecumenico vaticano II (1962-65), ha preso forma una rinnovata ascetica che parte dalla chiamata universale alla santità e tiene ...
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Patriarca di Costantinopoli ed erudito (n. circa 827 - m. dopo l'886), figura assai discussa. Di famiglia nobile (suo fratello Sergio sposò Irene, sorella dell'imperatrice Teodora), fece rapida carriera [...] Roma contro i musulmani, ripose sulla sede patriarcale Ignazio; F. fu chiuso in convento (867) e condannato nell'8º concilioecumenico (869-70), presenti Donato di Ostia, Stefano di Nepi e il diacono Marino, legati del papa Adriano III. Tuttavia F ...
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Fisica
In fisica e in elettrotecnica, è detta talora, a motivo della forma, c. termoelettrica la disposizione coppia termoelettrica-filo riscaldatore usata negli amperometri a termocoppia.
Religione
Strumento [...] varie fonti tra il 310 e il 347, e con l’erezione delle basiliche costantiniane in Gerusalemme. Il secondo concilioecumenico (Nicea 787) e l’ottavo (Costantinopoli 679-80) chiarirono che alla c. si deve venerazione (anzi, secondo Teodoro Studita ...
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Religione
Nella Chiesa cattolica, d. della Chiesa sono scrittori illustri per santità di vita e ortodossia, ma soprattutto per la loro scienza nelle cose sacre. Il titolo è attribuito con decreto del [...] papa o del Concilioecumenico. Da principio furono riconosciuti come d. i quattro Padri della Chiesa occidentale, s. Agostino, s. Ambrogio, s. Girolamo e s. Gregorio Magno, e i quattro Padri della Chiesa greca, s. Atanasio, s. Basilio, s. Giovanni ...
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Scrittore e asceta cristiano (n. Ibera, nel Ponto, 346 - m. in Egitto 399). Asceta, fu seguace di Clemente e di Origene. Le sue opere, condannate dal 5º concilioecumenico come origeniste, ci sono giunte [...] : come origenista comunque egli fu attaccato da s. Girolamo e come tale lo condannò il 5º concilioecumenico. La condanna, ribadita dal 6º e dal 7º concilio, ha segnato la rovina di gran parte dei suoi scritti: si ha notizia di un Antirrheticus ...
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Teologo e filosofo (Gerson, Champagne, 1363 - Lione 1429). Studente a Parigi, discepolo di Pietro di Ailly, subì la profonda influenza del movimento occamista del quale condivise le tesi fondamentali. [...] Chiesa, sostenendo (1407-08), di fronte all'inconciliabilità tra l'antipapa e il pontefice romano, la superiorità del concilioecumenico. Per questo egli si oppose, contro il duca d'Orléans, alla costituzione di una Chiesa gallicana contro quella ...
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Pie donne nubili o vedove che vivono in luoghi chiusi ( beghinaggi), o in case comuni o sole o in piccoli gruppi di due o tre. Non sono vere e proprie religiose in quanto pronunciano, temporaneamente, [...] affini associazioni maschili. Più o meno a torto confuse con le varie sette ereticali, le b. furono proibite dal Concilioecumenico lateranense del 1215. Tuttavia Giacomo di Vitry nel 1216 ottenne per le b. belghe un’approvazione orale da Onorio III ...
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concilio
concìlio s. m. [dal lat. concilium «convocazione, convegno», comp. di con- e tema di calare «convocare, chiamare»]. – 1. Adunanza della gerarchia di una comunità religiosa; nella Chiesa cattolica, c. ecumenico, adunanza di tutti i...
ecumenico
ecumènico agg. [dal lat. tardo oecumenĭcus, gr. οἰκουμενικός, agg. di οἰκουμένη: v. ecumene] (pl. m. -ci). – Universale, soprattutto con riferimento alla religione: il carattere e. della religione cristiana; in partic.: concilio...