Sacerdote e filosofo (m. 1181), nato a Balsham presso Cambridge e detto du Petit-Pont (Parvipontanus), perché insegnava il trivium a Parigi in una scuola situata presso il ponte sulla Senna così chiamato; [...] vescovo di Saint-Asaph (1175). Fu tra i primi a commentare il Liber sententiarum di Pietro Lombardo, e nel ConcilioLateranense del 1179 si oppose alla condanna di alcune sue proposizioni. Dei suoi scritti ci rimane l'Ars disserendi (del 1132; in due ...
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Cronista (n. 1046 circa - m. 1115 o 1117), monaco. Di nobile famiglia, educato a Montecassino, ebbe dall'abate Oderisio l'incarico di scrivere la vita dell'abate Desiderio, che egli ampliò in una storia [...] oltre che su ricordi personali; da ciò il valore dell'opera, che si spinge nel racconto fino al 1075. Nominato cardinale vescovo di Ostia da Pasquale II, tenne atteggiamento conciliante nella lotta contro Enrico V e nel ConcilioLateranense del 1112. ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] cattolica quel movimento di r. interna, cioè disciplinare, morale e amministrativa della Chiesa, che ha i momenti culminanti nel concilioLateranense (1512-17) e durante il pontificato di Paolo III (con G. Contarini, V. Colonna, R. Pole, I. Sadoleto ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] dalle masse, imponevano alle autorità. Questo ascendente politico toccò il suo vertice con G. Savonarola. Poi, nel 1517, il 5° ConcilioLateranense frenò la troppa libertà della predicazione, sottoponendola all’assidua vigilanza dei vescovi.
Dopo il ...
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Nel Medioevo europeo, il ‘giudizio di Dio’, richiesto in vertenze giuridiche che non si potevano o non si volevano regolare con mezzi umani e ufficialmente riconosciuto dalle varie legislazioni medievali: [...] romano; connesse nelle loro origini a superstizioni pagane, le o. vennero avversate dalla Chiesa (nel IV Conciliolateranense del 1215; nel Concilio di Valladolid del 1322), che le aveva tollerate e talvolta approvate nell’epoca feudale, in una ...
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Contrassegno di varia specie che serve in genere a far distinguere o riconoscere.
Storia
Alla categoria dei d. possono ascriversi anche alcuni segni, per lo più a carattere infamante, che nel Medioevo [...] a certe categorie o gruppi di persone (➔ anche marchio). Così, per es., dal 1215, per disposizione del 4° Conciliolateranense, affinché non si confondessero coi cristiani, gli ebrei dovettero portare sugli abiti un segno, che fu comunemente un ...
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Nome attribuito alle cinque più importanti collezioni di decretali (➔), tra le oltre 20 che furono compilate nel periodo tra la pubblicazione del Decreto di Graziano (1141 circa) e quella della raccolta [...] del pontificato di Innocenzo III, con alcune altre rimaste fuori dalle prime tre compilazioni, e con i decreti del IV ConcilioLateranense del 1215. Infine nel 1226 o 1227 il papa Onorio III promulgò una raccolta delle proprie decretali, che fu detta ...
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Cardinale (m. Roma 1061). Entrato (1015) nel monastero benedettino di Moyenmoutier, fautore della riforma della Chiesa, fu chiamato a Roma da Leone IX (1049) che lo ebbe proprio consigliere creandolo cardinale [...] dovette ritirarsi a Montecassino. Nuovamente bibliotecario della Chiesa, sotto il papa Niccolò II, nel 1059 U. figura fra i sottoscrittori del ConcilioLateranense. Fu anche al Concilio di Melfi, dove si stabilì l'accordo fra il papato e i Normanni. ...
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Scrittore (n. 1140 circa - m. tra il 1208 e il 1210). Di origine gallese (Map era nomignolo dato dagli Inglesi ai Gallesi), scrisse in latino. Chierico al servizio del re d'Inghilterra, poi arcidiacono [...] di Oxford, fu tra l'altro inviato a Roma al 3º ConcilioLateranense (1179) ove ebbe occasione d'incontrare la missione valdese al Concilio, sicché ci ha lasciato, dell'incipiente movimento, una preziosa testimonianza. Scrisse il De nugis curialium e ...
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Canonista inglese, originario del Lincolnshire (n. circa 1160 - m. 1242). Nell'ultimo decennio del sec. 12º fu maestro a Bologna, dove scrisse un notevole numero di opere. Ritornato in Inghilterra, fu, [...] Fu incaricato di missioni diplomatiche, di visite ecclesiastiche e della risoluzione di controversie giuridiche. Partecipò al IV ConcilioLateranense. È autore della parte riguardante il suo tempo degli Annales prioratus de Dunstaple. Fra gli scritti ...
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lateranense
lateranènse agg. – Che si riferisce alla basilica di San Giovanni in Laterano a Roma (o basilica lateranense) e ai palazzi annessi: canonici regolari l., religiosi che vivono in comunità secondo la regola di s. Agostino, adottata...
conciliazióne s. f. [dal lat. conciliatio -onis]. – 1. Il conciliare o il conciliarsi (nel sign. proprio); pacificazione: adoperarsi per la c. degli animi; tentare una c., venire a una conciliazione. Per antonomasia, la Conciliazione, l’accordo...