Città della Toscana occidentale (185,1 km2 con 90.036 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge a circa 12 km dal Tirreno, nella pianura alluvionale costiera formata dall’Arno, che l’attraversa dividendola [...] poche altre sedute ad Asti, si trasferì a Lione, dove si sciolse. I partecipanti a questo concilio si sottomisero poi di nuovo al papa nel 5° Conciliolateranense (1512).
Provincia di P. (2444 km2 con 418.122 ab. nel 2020, suddivisa in 37 Comuni ...
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Teologo (Lilla tra il 1115 e il 1128 - Cîteaux 1202), uno dei più importanti del 12° sec.
Vita
Detto Doctor universalis e anche A. magnus per l'ampiezza del suo sapere, insegnò a Parigi e assistette al [...] terzo Conciliolateranense (1179). Fattosi cisterciense, prese parte alla propaganda dell'Ordine contro gli Albigesi.
Opere e pensiero
Come pensatore A. è sotto l'influsso della scuola di Chartres e di Gilberto Porretano: la sua cultura è ...
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Teologo e filosofo, il cui nome originario era Juraj Dragišić (Sebrenica, Bosnia, 1450 circa - Barletta 1520); trasferitosi a Ragusa, ove divenne francescano, studiò poi in Italia, Francia e Inghilterra; [...] di Cagli nel 1507 e arcivescovo di Nazareth (Barletta) nel 1513; partecipò al concilioLateranense (1515). Cercò (Logica nova, 1480) una conciliazione del platonismo con l'aristotelismo, e scrisse in difesa del Savonarola (Propheticae solutiones pro ...
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Monaco cisterciense (n. probabilmente Bieda - m. Roma 1118), al secolo Raniero. Il pontificato di P. è rimasto famoso soprattutto perché esso coincise col momento forse più drammatico delle lotte fra Papato [...] Enrico V (13 apr. 1111), riconoscendogli il diritto dell'investitura con pastorale e anello. Ma nel successivo ConcilioLateranense del marzo 1112, P. II annullò la consacrazione imperiale e il privilegio estortogli. La scomunica da parte dei ...
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Rolando Bandinelli (Siena, inizio del sec. 12º - Civita Castellana 1181); scolaro di Graziano, poi lettore di diritto canonico a Bologna (di questo periodo sono frutto le due opere Stroma e Sententiae). [...] scisma si chiudeva e A. veniva riconosciuto papa anche dall'Impero. Tornò a Roma nel 1178. Nel 1179 indisse un concilio (il 3º lateranense) in cui venne condannata l'eresia catara. Nel 1179, urtatosi con i Romani che avevano eletto un nuovo antipapa ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] cattolica quel movimento di r. interna, cioè disciplinare, morale e amministrativa della Chiesa, che ha i momenti culminanti nel concilioLateranense (1512-17) e durante il pontificato di Paolo III (con G. Contarini, V. Colonna, R. Pole, I. Sadoleto ...
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Nel Medioevo europeo, il ‘giudizio di Dio’, richiesto in vertenze giuridiche che non si potevano o non si volevano regolare con mezzi umani e ufficialmente riconosciuto dalle varie legislazioni medievali: [...] romano; connesse nelle loro origini a superstizioni pagane, le o. vennero avversate dalla Chiesa (nel IV Conciliolateranense del 1215; nel Concilio di Valladolid del 1322), che le aveva tollerate e talvolta approvate nell’epoca feudale, in una ...
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Signore di Mirandola (n. 1469 - m. Mirandola 1533). Nipote del più noto Giovanni, al quale ha dedicato una parte rilevante della sua attività di filosofo e letterato, scrivendone anche una biografia, P. [...] queste sue idee in molti scritti, ma specialmente in una memoria, De reformandis moribus, indirizzata a Leone X in occasione del V Conciliolateranense (1512-17) e che non rimase senza influenza su alcune decisioni dottrinali e disciplinari prese dal ...
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Teologo e mistico bizantino (n. Costantinopoli 580 - m. nel castello di Schemari, Transcaucasia, 662). Monaco a Crisopoli (Scutari), visse poi nell'Africa settentrionale (626-646). Ebbe parte notevole [...] nelle dispute cristologiche, in particolare combattendo il monotelismo; passato a Roma (646), ottene la convocazione del ConcilioLateranense del 649 in cui fu condannato il monotelismo, l'Ekthesis di Eraclio e il Typos di Costanzo II. Fatto perciò ...
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Cardinale (m. Roma 1061). Entrato (1015) nel monastero benedettino di Moyenmoutier, fautore della riforma della Chiesa, fu chiamato a Roma da Leone IX (1049) che lo ebbe proprio consigliere creandolo cardinale [...] dovette ritirarsi a Montecassino. Nuovamente bibliotecario della Chiesa, sotto il papa Niccolò II, nel 1059 U. figura fra i sottoscrittori del ConcilioLateranense. Fu anche al Concilio di Melfi, dove si stabilì l'accordo fra il papato e i Normanni. ...
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lateranense
lateranènse agg. – Che si riferisce alla basilica di San Giovanni in Laterano a Roma (o basilica lateranense) e ai palazzi annessi: canonici regolari l., religiosi che vivono in comunità secondo la regola di s. Agostino, adottata...
conciliazióne s. f. [dal lat. conciliatio -onis]. – 1. Il conciliare o il conciliarsi (nel sign. proprio); pacificazione: adoperarsi per la c. degli animi; tentare una c., venire a una conciliazione. Per antonomasia, la Conciliazione, l’accordo...