PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] bisogno e al disagio economico come movente di devianza e di reato (tema prettamente alla Beccaria), donde l’implicita condanna di ogni forma di più clamorosa diseguaglianza sociale e invece il pregio morale assegnato a un tenore di vita improntato ...
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MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] (una sezione del Marlborough Day hospital), assistito dai familiari venuti dall'Italia in attesa del processo, dopo la condanna ad una multa venne ricondotto a Milano e anche qui ricoverato in una clinica psichiatrica, dove rimase per oltre ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] un passo verso la verità, sia in dovere di darne notizia a quanti più può". Alla parte negativa del saggio, la condanna del materialismo e del determinismo, si aggiungeva una parte positiva, il riconoscimento dell'esistenza di un ente supremo, di un ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] come nel respingere l'egemonia linguistica dell'area toscana, il veneto C. si ispirava al principio della "bella libertà", per condannare le "opinioni fondate in ostinatione, non in ragione" e opporsi a ogni criterio di supina imitazione.
Ma, al di ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] la migliorasse. Più volte affiora in Pasquali l’avversione ai teorici rigidi, come Karl Kautsky; più forte la condanna della demagogia tribunizia e netta quella del comunismo. In Socialisti tedeschi Pasquali appare, più che un socialdemocratico, un ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] benemeriti ricercatori di fonti, di dedurre, dall'accertata o supposta origine letteraria di un certo numero di novelle, un giudizio di condanna sul loro valore e gli indizi per un processo di plagio; come se l'indifferenza più o meno grande verso la ...
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DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] umanitari che si portava dentro: "... e il primo mio grido, il primo appello alla tolleranza e all'amore fu condannato irrevocabilmente!" (A. De Gubernatis, 1875, pp. 26 s.). L'impressione, confortata da parecchi elementi probatori, è che quest'amore ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] da vicino visitando sul terreno molte volte il comando italiano delle forze di pace nel 1983. Il romanzo è una condanna senza appello dell’assurdità della guerra e al tempo stesso una prefigurazione dello scontro tra Islam politico e Occidente ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] mia, di lacrimare"): non si tratta di una metamorfosi, ma di un destino fuori del tempo, di una sentenza che condanna la vita in quanto la astrae dalla dimensione in cui praticamente si esplica. Il precipitato dei termini estremi che assediano la ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] altre occupazioni dello spirito, la decisa differenziazione fra attività tecniche e meccaniche e attività speculative, la condanna del formalistico sapere dei dialettici e degli scolastici, inconsistente e presuntuoso -, da cui dipendono una nuova ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.