NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] dei Colonna e degli Orsini o, in ogni caso, del vecchio ceto deibaroni, come interlocutori privilegiati e destinatari dei papale, in altri versi laudativi, in altri ancora opere sulla congiura del Porcari e sui Turchi. Durante il pontificato di N. ...
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Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 78 (2013)
NICCOLO V, papa
Massimo Miglio
NICCOLÒ V, papa. – Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e da Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana.
Il padre morì nel 1401. La madre sposò in seconde nozze Tommaso Calandrini, ... ...
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Niccolo V Papa
Niccolò V
Papa (Sarzana 1397-Roma 1455). Tommaso Parentucelli, vescovo di Bologna (1444) e cardinale (1446), successe a Eugenio IV nel 1447, dopo una intensa carriera curiale che lo vide anche protagonista di importanti ambascerie in Inghilterra, in varie regioni italiane, a Basilea, ... ...
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Tommaso Parentucelli (forse Sarzana 1397 - Roma 1455). Dottissimo umanista, abile diplomatico, fu vescovo di Bologna (1444), cardinale (1446); papa nel 1447. Pose termine allo scisma d'Occidente, ottenendo la rinuncia di Felice V (1449) e il riconoscimento dei Padri del Concilio di Basilea. Abile reggitore ... ...
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NICCOLÒ V papa
Raffaello Morghen
Tommaso Parentucelli, nato probabilmente a Sarzana il 15 novembre 1397. Addottoratosi in teologia all'università di Bologna, salì presto verso i più alti gradi della carriera ecclesiastica per il favore di Nicola Albergati, vescovo di Bologna e poi cardinale, oltre ... ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] con Camilla Orsini, discendente della più antica nobiltà deibaroni romani: l'integrazione nell'alta aristocrazia romana, che sovietica ufficiale, che fanno riferimento ad una congiura romano-gesuitica. Significativamente il nunzio Rangone, troppo ...
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BUONAIUTI, Baldassarre, detto Marchionne (Marchionne di Coppo Stefani)
SSestan
Cronista fiorentino, nacque a Firenze nei primi mesi del 1336, figlio di Coppo Stefani de' Buonaiuti e della sua seconda [...] i tentativi di riscossa dei Ciompi, pure fuorusciti. Contro, poi, i pericoli di congiure interne dovette assumere un mezzo secolo, il codice Guadagni riapparve nell'archivio familiare deibaroni Ricasoli di Firenze (v. N. Rodolico, Il codice Guadagni ...
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FEDERICO IV (III) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria), detto il Semplice
Salvatore Fodale
Nacque a Catania da Elisabetta di Carinzia il 4 dic. 1342, dopo la morte del padre Pietro II, re di Sicilia. [...] Rosso e il Ventimiglia furono accusati di tradimento dei patti con l'Alagona, di congiura, di collusione coi Chiaramonte. Eufemia che si della situazione: per l'inadempimento dei patti, per la potenza deibaroni collegati da accordi e unioni ...
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GUGLIELMO I d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Nacque tra il maggio 1120 e il maggio 1121, se si accetta la notizia di Romualdo Guarna, arcivescovo di Salerno, secondo la quale (p. 253) [...] d'Italia. L'accordo contribuì a placare la rivolta deibaroni, che ancora continuava - foraggiata dall'oro greco - vicenda. Quasi certamente, comunque, Ugo ebbe un ruolo nella congiura, in quanto nella fatale notte del 10 novembre Maione usciva ...
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DEL BALZO (de Baux), Raimondo
Joachim Göbbels
Nipote di Raimondo (III) de Baux, signore di Courthézon del ramo dei principi di Orange, era figlio di Ugo - il quale insieme con i fratelli Amiel, Bertrando [...] attribuiti e, pur accettando la nuova situazione, si schierò dalla parte deibaroni ostili ad Andrea. Il 24 e il 28 ag. 1344, fece imprigionare i principi sospettati di aver partecipato alla congiura contro il fratello Andrea e ordinò l'esecuzione di ...
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CARAFA, Diomede
Franca Petrucci
Minore dei figli di Antonio, detto Malizia, alla cui iniziativa nel 1420 si dovette l'intervento di Alfonso d'Aragona nel Regno, e di Caterina Farafalla, nacque nel 1406 [...] deleto ed illeggibile.
Allorché, dopo il fallimento della congiuradei Pazzi, Sisto IV, d'accordo con Napoli e Napoli 1951, pp. 32, 51, 63 s., 66, 162; C. Porzio, La cong. deibaroni, a cura di E. Pontieri, Napoli 1958, pp. 22 s., 34, 73, 105, 172; ...
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DOLFIN, Giovanni
Gigliola Bianchini
Nacque a Venezia, secondo fonti cronachistiche coeve, intorno al 1303 da Benedetto (Benetto, Bello, Bellerio, Bellerino), figlio di Enrico (Rigo), fondatore del ramo [...] alla serrata del Maggior Consiglio (1297) e, sventando la congiura capeggiata da Marino Bacconio, si era guadagnato fama di uomo ungherese, con caratteristiche ancora feudali, basato sull'obbligo deibaroni di fornire al re uomini avvezzi alle armi, ...
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CIBO MALASPINA, Alberico
Franca Petrucci
Nacque a Genova ufficialmente da Lorenzo Cibo e da Ricciarda Malaspina, erede del marchesato di Massa.
Con ogni probabilità la data della sua nascita fu il 28 [...] era un anno bisestile e quindi il 28 non era l'ultimo giorno dei mese; inoltre cadde di sabato non il 28, né il 29 febbraio nei confronti di Camillo Porzio, dopo l'uscita della Congiura de' baroni (Roma 1565). Egli mirava a che, in eventuali ...
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GUZZONI, Boccolino
Francesco Storti
Appartenne a nobile e antica famiglia podestarile originaria della terra di Offagna, trapiantata a Osimo intorno alla metà del XII secolo. Fu primogenito di Guzzone [...] egli alimentava con le altre casate nobili osimane. La congiuradei Pazzi e il conflitto che ne seguì tra Firenze e costretto a lottare all'interno del proprio Stato contro i baroni ribelli e a opporsi, all'esterno, all'esercito pontificio ...
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