Uomo politico francese (Parigi 1754 - ivi 1838). Ecclesiastico, abilissimo diplomatico e consigliere di Napoleone Bonaparte, fu ministro degli Esteri e rappresentante della Francia al congressodiVienna [...] , che fu in gran parte merito suo. Nominato ministro degli Esteri da Luigi XVIII, rappresentò la Francia al congressodiVienna, dove riuscì a contenere le rivendicazioni dei vincitori, salvando il prestigio e la potenza della Francia. Presidente del ...
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Famiglia marchionale italiana, nota dall'11º sec.: raccolse i suoi possedimenti nel corso del 12º sec. nelle alte valli dell'Appennino, fra il Passo dei Giovi e i valichi della Garfagnana e del Modenese, [...] altri loro feudi della Val Padana e sardi. Benché i membri di questa famiglia militassero spesso in campi avversi nelle lotte tra impero durarono fino alla Rivoluzione francese, e dal congressodiVienna furono attribuiti alla duchessa Maria Beatrice ...
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Uomo di stato prussiano (Essenrode, Luneburgo, 1750 - Genova 1822). Entrò (1770) al servizio dell'amministrazione hannoveriana, donde passò (1782) a quello del duca di Brunswick; di tendenze illuministiche, [...] gravami a carattere finanziario ed economico, inconciliabili con le nuove dottrine egualitarie. Dopo il CongressodiVienna, dove inutilmente aveva tentato di ottenere l'annessione della Sassonia alla Prussia, svolse una politica estera strettamente ...
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Diplomatico (Roma 1771 - Firenze 1845). Fu incaricato dal governo toscano delle prime trattative con F. Cacault per la ripresa delle relazioni diplomatiche con la Francia repubblicana nel 1794; fu poi [...] in disparte e solo nel 1809 fu nominato consigliere di stato a Parigi e conte dell'Impero. Dopo la Restaurazione, fu ministro dell'Interno di Toscana, plenipotenziario al congressodiVienna (ottenne la restituzione delle opere d'arte rubate dai ...
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Figlio (Weimar 1757 - Graditz, Torgau, 1828) del duca Ernesto Augusto II, rimasto orfano del padre nel 1758, fu allevato dalla madre duchessa Maria Amalia, che gli diede per precettore Wieland. Assunte [...] schieratosi nel 1805 con la Prussia contro Napoleone, dopo Jena dovette entrare nell'orbita napoleonica. Dal congressodiVienna ebbe qualche vantaggio territoriale e la dignità granducale. Ma dovette piegarsi alla politica reazionaria del Metternich ...
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Diplomatico e scrittore tedesco (Düsseldorf 1785 - Berlino 1858). Dopo aver prestato servizio nell'esercito austriaco e in quello russo, entrò nella diplomazia prussiana. Accompagnò il cancelliere Hardenberg [...] congressodiVienna, fu quindi ministro di Prussia e Karlsruhe, e infine fu richiamato a Berlino. Partecipò al movimento romantico, e attese (1804-05), con A. von Chamisso alla redazione d'un Musenalmanach. Dopo alcune opere giovanili didi Plutarco ...
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Figlio (Parigi 1781 - Monaco di Baviera 1824) del visconte Alexandre e di Joséphine Tascher de la Pagerie; segnalatosi nella campagna d'Egitto e in quella d'Italia, alla costituzione del regno d'Italia [...] Rimase sempre fedele a Napoleone: né il disastro della campagna di Russia (nella ritirata ebbe il comando dei resti della grande Stabilitosi a Monaco dopo l'abdicazione di Napoleone, ottenne dal CongressodiVienna una rendita annua gravante sul ...
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Scrittore e uomo politico (Firenze 1749 - Löbichau, Sassonia, 1809). Scolopio, poi (1774) semplice chierico secolare e abate, prof. nell'univ. di Modena (1772-82). Presentato dal principe Lubomirski al [...] que devrait suivre la Russie, subirono sensibili modificazioni (1805) da parte di Pitt, furono accantonati dopo la pace di Tilsit, e finirono col prevalere, sia pure solo in parte, nel congressodiVienna. Tolstoj ha raffigurato P. nell'abate Mario ...
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Ecclesiastico (Dresda 1774 - Costanza 1860). Influenzato, tramite l'ambiente familiare, dal riformismo giuseppino, fu scelto da K. T. Dalberg, arcivescovo di Magonza, come collaboratore nel programma di [...] un'organizzazione ecclesiastica tedesca, con proprio primate, vagheggiata da Napoleone. Dopo aver tentato di difendere al CongressodiVienna questo programma nazionalista contro il card. Consalvi e il nunzio G. Severeoli, W., nel 1817, fu costretto ...
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Generale bavarese (Heidelberg 1767 - Ellingen 1838); si batté contro la Francia al fianco dell'arciduca Carlo (1795-98), e protesse a Hohenlinden (1800) la ritirata dell'armata austriaca. Alleatasi la [...] a tagliare la ritirata a Napoleone. Battuto a Hanau, tuttavia inseguì Napoleone e prese parte al combattimento (1814) di Bar-sur-Aube. Partecipò al congressodiVienna; quindi divenne presidente della Camera alta e generalissimo bavarese (1822). ...
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congresso
congrèsso s. m. [dal lat. congressus -us «incontro, convegno», der. di congrĕdi «camminare insieme, incontrarsi», comp. di con- e gradi «camminare»]. – 1. a. Riunione solenne di rappresentanti di più stati per discutere e deliberare...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...