C
C 〈ci〉 [Forma maiusc. della lettera c] [ALG] [ANM] C è il simb. del campo dei numeri complessi; Cn 〈ci a ènne〉 è il simb.: (a) dei fibrati vettoriali con n fibre, Cn=C╳...╳C (n volte) (v. fibrati: [...] [GFS] Ci è uno degli indici geomagnetici: v. magnetismo terrestre: III 545 b. ◆ [MTR] [EMG] Simb. del coulomb. ◆ [FSN] Simb. di coniugazione di carica. ◆ [ELT] Simb. della banda di frequenze da 4 a 8 GHz: v. bande di frequenza: I 335 Tab. 2.1. ◆ [OTT ...
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ḤAYYŪG, Hĕhūdāh Ben Dāwīd (in arabo Abū Zakariyyā' Yaḥyà ibn Dāwūd)
Umberto Cassuto
Grammatico ebreo della fine del sec. X e del principio dell'XI. Nato a Fez, visse a Cordova: le date precise della [...] trilitteralismo delle radici anche nella lingua ebraica, riuscendo così a chiarire i complessi fenomeni che presenta in ebraico la coniugazione verbale.
Scrisse, in arabo: 1. Kitāb al-af‛āl dhawāt ḥurūf al-līn (libro dei verbi con radicali deboli ...
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Così è chiamata la cellula madre delle spore degli Ascomiceti, indicata dagli autori antichi col nome di teca. Si può considerare come uno sporangio contenente, a maturità, un numero determinato di ascospore, [...] più o meno manifesto. Negli Ascomiceti inferiori (Protoascee) infatti la formazione dell'asco è spesso il risultato della coniugazione di due cellule sessuali, morfologicamente differenziate, o no, come è facile vedere in taluni Saccaromiceti; negli ...
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ITALICI
Francesco RIBEZZO
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. Si designa con questo nome un gruppo di popolazioni che abitarono l'Italia antica, le quali presentano particolari affinità linguistiche che conferiscono loro una posizione [...] fanno l'irico e l'osco-umbro (ferest) e come in origine faceva il latino (facsō, vīsō). Codesto futuro è parte di un'antica coniugazione perifrastica con a) un presente futurale in -bh(u̯)ō; b) un irreale in -bh(u̯)-a-m (cfr. irl. bá "fui"; lat, fuam ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] verbi di nomi e aggettivi tramite il suffisso -nte, stanno: il fatto che, nelle parole formate a partire da verbi della seconda coniugazione, la vocale che precede il verbo è -e-, a differenza di quel che accade nella derivazione suffissale dove è -i ...
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Plasmidi
Mariarita De Felice
Maurilio De Felice
I p. sono molecole di DNA di dimensioni ridotte, capaci di esistere come elementi genetici autonomi all'interno delle cellule. Essi sono molto diffusi [...] uguali fra loro. Nella forma integrata il fattore F conserva le sue proprietà di trasferimento e quindi è in grado di coniugare con una cellula F−. Il trasferimento, come nel caso del fattore F non integrato, avviene mediante rottura di uno dei due ...
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Importante gruppo (classe od ordine) di alghe, per lo più unicellulari, libere o riunite in serie più o meno numerose; le comunicazioni fra un elemento e l'altro generalmente possono persistere, ma permane [...] . Certo si è che questo metodo di classificazione, anche aggiungendovi le molteplici osservazioni del Karsten sulle modalità della coniugazione, in relazione con la forma dell'endocroma o dei cromatofori e anche con la presenza delle rafe in una ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] verbo di modo finito preso entro una classe ristretta di verbi (come stare nell’es. 12) + un verbo principale, coniugato al participio, gerundio o infinito. Nella perifrasi il verbo fraseologico ha un significato diverso da quello usuale e focalizza ...
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epatocito (o epatocita)
La cellula propria del fegato, con caratteristiche uniche nell’organismo, vero e proprio laboratorio metabolico e catabolico. Gli e. costituiscono i due terzi circa della massa [...] dell’e. sono quelle dovute a deficit enzimatici, specialmente degli enzimi che riguardano la captazione e la coniugazione della bilirubina: immaturità alla nascita responsabile dell’ittero neonatale, o carenza di una proteina di trasporto della ...
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sparire (sparere)
Fernando Salsano
Vale " non essere più visibile ", " scomparire ", come in If XVI 89 com' e' fuoro spariti: i tre Fiorentini, come già Brunetto, fuggono velocemente per riprendere il [...] la luce che dalla veste si colora di verde, che vince l'ombra rendendola non più visibile; si noti qui la forma della coniugazione di origine, come ‛ trasparere ' in Pd II 80.
In Pg I 109 [Catone] Così sparì, la miracolosa sparizione non è commentata ...
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coniugazione
coniugazióne s. f. [dal lat. coniugatio -onis (der. di coniugare «congiungere») «congiunzione, relazione etimologica tra vocaboli», e nel lat. tardo «flessione del verbo»]. – 1. Nella terminologia grammaticale, la flessione del...