lombardismi
Ghino Ghinassi
Prescindendo qui dalle relazioni di D. con i territori ‛ lombardi ', e dal suo giudizio sulle parlate di essi, per cui v. LOMBARDIA, diremo che una certa conoscenza dei volgari [...] settentrionali si coglie a volte, qua e là, oltre che nel De vulg. Eloq., anche nelle opere volgari di D., dove egli fa esplicito riferimento a caratteristiche espressioni o forme settentrionali. Sono ...
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DELLA CROCE, Francesco
Franca Petrucci
Milanese, nacque nel 1391 secondo alcune fonti, nel 1409 secondo altre, da Martino, conte palatino. Abbracciata la carriera ecclesiastica, si distinse per la sua [...] conoscenza del diritto canonico, tanto che a lui, già rector iuristarum dell'università di Pavia, il 7 genn. 1429 fu affidata la lectura decretalium nei giorni festivi per un anno. Viene definito, in una lettera ducale del medesimo periodo, ...
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Pulci, Luigi
Michele Messina
Gli echi della Commedia nel Morgante del P. (Firenze 1432 - Padova 1484) sono evidenti e facilmente riscontrabili; non tutti però chiaramente riconducibili a una diretta [...] conoscenza di D., potendo molti essere un retaggio della tradizione canterina: nella seconda metà del sec. XV la Commedia era ormai diventata un repertorio stereotipato di cui si utilizzava il materiale linguistico e concettuale anche a livello di ...
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insusarsi
Verbo parasintetico, formato sull'avverbio ‛ suso '; ricorre una sola volta, in Pd XVII 13 O cara piota mia che sì t'insusi, nel senso di " innalzarsi " con la mente nella conoscenza del vero [...] e dei fatti futuri. Il Buti chiosava: " Questo è verbo preposizionale fatto dall'autore iusta lo vulgare " ...
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Filosofo italiano (Torino 1908 - Rho 1991); prof. di storia della filosofia all'univ. di Pavia (1952), poi di filosofia della scienza all'univ. di Milano (1956), è stato tra i primi a fare conoscere in [...] Italia le posizioni e i temi del Circolo di Vienna (Il problema della conoscenza nel positivismo, 1931; La nuova filosofia della natura in Germania, 1934). Nel secondo dopoguerra ha propugnato un'impostazione filosofica neo-razionalista o neo- ...
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Medico e filosofo (Braga o Tuy prima del 1552 - Tolosa 1623), uno dei più significativi rappresentanti dello scetticismo del tardo Rinascimento: muovendo da una critica del concetto aristotelico di scienza [...] come conoscenza delle cause o forme, e negando validità alla dialettica come strumento di progresso del sapere, afferma che di nulla si può avere scienza (nihil scitur) e insiste sull'utilità della concreta esperienza del particolare fenomenico, a ...
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Arabista (Leida 1820 - ivi 1883), professore nell'univ. di Leida, socio corrispondente straniero dei Lincei (1880). Suo campo di attività preferito fu la storia e la filosofia arabo-spagnola, alla cui [...] conoscenza contribuì con edizioni di testi e opere fondamentali (Histoire des Musulmans d'Espagne, 1861; Recherches sur l'histoire et la littérature de l'Espagne pendant le Moyen-Âge, 3a ed., 2 voll., 1881; edizione del Bayān al-mughrib di Ibn ῾ ...
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Protostoria
Anna Maria Bietti Sestieri
Il termine protostoria indica tradizionalmente il periodo intermedio fra preistoria e storia, documentato da fonti antiche. I modelli utilizzati per lo studio [...] sec. a.C. L'esplorazione sistematica dell'abitato e delle necropoli ha fornito negli ultimi anni dati significativi per la conoscenza delle fasi iniziali della colonizzazione e sul rapporto fra Greci e indigeni. I materiali ceramici, di fattura o di ...
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MESSENE (XXII, p. 951)
Luigi Rocchetti
Lo scavo che il Servizio Archeologico Greco ha intrapreso dal 1957 ha messo in luce edifici della città ellenistico-romana molto importanti per la conoscenza della [...] sua topografia, della sua vita pubblica e religiosa, ricostruita anche attraverso il numeroso materiale epigrafico tornato alla luce. Il centro della città era occupato da un grande cortile quadrato, porticato, ...
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Giureconsulto italiano del sec. XV, figlio del giurista Paolo da Castro. Nel 1443 compare come professore nell'università di Padova, altamente stimato soprattutto per la sua conoscenza del diritto canonico. [...] Fu a Roma per un certo tempo come avvocato concistoriale; ma nel 1458 di nuovo insegna diritto a Padova, dove muore nel 1485.
Pochissimo ci rimane delle sue opere: un commentario alle decretali (Monaco, ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...