Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] fondato sul concetto di ragione, inteso come capacità critica e attitudine antidogmatica, finalizzate in particolare al progresso della conoscenza scientifica in tutti i campi e in generale al miglioramento della condizione umana. Di tipo diverso dai ...
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Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] sostanza che reca e trasmette l’i. genetica è il DNA. L’avvento della biologia molecolare ha reso possibile la conoscenza della struttura degli acidi nucleici, la decifrazione del codice genetico e la scoperta del meccanismo per cui l’i. registrata ...
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Botanica italiana (Terracina 1799 - Roma 1879); contribuì alla conoscenza delle piante del Lazio, particolarmente delle Crittogame; lasciò le sue raccolte all'Istituto botanico di Roma; scrisse fra l'altro: [...] Specimen bryologiae Romanae (1831 e 1841), Florula del Colosseo (1875) ...
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I cristianesimi nella storia
Alberto Melloni
Ogni sete di conoscenza, inclusa quella di conoscenza storica, nasce da una spinta complessa: intellettuale, politica, psicologica, spirituale, che la pratica [...] ottiche. Non fa eccezione lo studio storico dell’esperienza religiosa che si misura con tutte le insidie e le sfide della conoscenza del passato. Non fa eccezione nel percorso che l’ha portata dal servizio esclusivo e legittimante di un potere capace ...
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agnotologia
s. f. Lo studio della mancanza di conoscenza e di certezze indotta nel lettore o nell’utente dall’abilità di chi mette in circolazione notizie o dati falsi.
• Le menzogne dei politici, delle [...] studioso dell’ignoranza e del modo in cui viene strumentalmente alimentata, ci mette in guardia sul fenomeno della «non conoscenza» (battezzato come agnotologia) e delle fake news del web, in un’intervista a Giuseppe Sarcina. (Jessica Chia, Corriere ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] direttamente la saggezza e la benevolenza con cui Dio ha progettato il mondo; essa apre la strada a una più profonda conoscenza del Creatore. Gli os- servatori più acuti sono infatti in grado di individuare in ogni aspetto della Natura gli scopi di ...
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Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, [...] e si distingue dal ‘sensismo’, che ammette una sola fonte della conoscenza, il senso esterno o sensazione, in quanto ammette anche il senso interno o riflessione. Nella storia della filosofia l’e. è rappresentato, per l’antichità, in modo particolare ...
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SISTEMI ESPERTI
I s.e. sono programmi per calcolatore che cercano di riprodurre le prestazioni di esperti umani nella risoluzione di problemi. Essi rappresentano il più conosciuto risultato pratico della [...] essenziale di un s.e., ciò che gli conferisce potenza e lo distingue da un programma convenzionale, è la conoscenza. L'acquisizione della conoscenza ha quidi un'importanza critica nell'assicurare il successo a un s.e. e al suo sviluppo. Essa viene ...
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pramana
pramāṇa
Termine sanscr. («mezzo conoscitivo» o «atto cognitivo») che indica uno strumento utile a ottenere conoscenza valida. Il termine è usato in associazione sintagmatica con altri derivati [...] ’è il vaso» il vaso è il contropositivo e l’assenza è una qualità del pavimento. Sulla base di questa teoria, la conoscenza dell’assenza è quindi rubricata tra i tipi di percezione o inferenza. Sempre a proposito dell’assenza, Udayana discute il caso ...
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Pramanavada
Pramāṇavāda
Termine sanscr. (letteral. «dottrina circa i mezzi di valida conoscenza») con cui viene individuata da parte dei suoi continuatori tibetani (➔ tibetana, filosofia) la scuola [...] di ciò su cui si è riflettuto. La seconda di queste tre modalità prevede infatti l’utilizzo di mezzi di valida conoscenza. Esplicito riferimento al Buddha come maestro viene fatto nel verso iniziale dell’opera principale di Dignāga, in cui il Buddha ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...