In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. [...] . Ancora, sempre Plotino e s. Agostino e inoltre s. Tommaso affermano il carattere intuitivo proprio della conoscenza divina concepita come creatrice dei suoi stessi oggetti.
La filosofia moderna insiste inizialmente sulla coincidenza tra i ...
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epistematico
epistemàtico (o epistèmico) [agg. (pl.m. -ci) Der. del gr. epistème "conoscenza scientifica"] [FAF] Procedimento e.: espressione usata talvolta per designare la deduzione, in antitesi a [...] procedimento epagogico, cioè al procedimento induttivo. ◆ [FAF] Scienza e.: quella che procede per deduzione, in antitesi a scienza sperimentale o induttiva ...
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nozione
nozióne [Der. del lat. notio -onis, da noscere "conoscere"] [LSF] Sinon. di conoscenza e, in partic., conoscenza di un concetto specifico. ◆ [FAF] N. comuni: principi conosciuti e accettati universalmente, [...] aventi quasi carattere di postulati intuitivi, quali, per es., "cose uguali a una terza sono uguali tra loro", "il tutto è maggiore di una parte", "il volume di spazio occupato da un corpo non può essere ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] quanto riguarda la metafisica, Boyle riuscì ad assimilare tutte le teorie apparentemente diverse di cui era venuto a conoscenza.
Nei New experiments physico-mechanicall, touching the spring of the air and its effects (1660), Boyle evitò accuratamente ...
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storicismo Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec., ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e necessarie, come quelle tipiche delle scienze [...] espressione in Weber, la cui opera è in larga misura un tentativo di conciliazione tra i due tipi di conoscenza radicalmente separati (anche sul piano ontologico) da Dilthey. In Italia B. Croce elaborò una concezione storicistica, distinta da quella ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] dibattito libresco, senza che la ricerca sul campo apparisse in grado di spostare decisamente in avanti il livello delle conoscenze raggiunto alla metà del XVII secolo. L'esperienza e il microscopio sembravano favorire la soluzione epigenista di una ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] 'inizio, gli apparve il positivismo a chiarire le ragioni della poesia e della storia, ambedue per il C. conoscenza dell'individuale e pertanto non riducibili a classi di fenomeni naturalisticamente intese, e non spiegabili meccanicisticamente. La ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] dei soggetti umani da parte di stimoli provenienti dall’esterno; da questo punto di vista, compito della teoria della conoscenza sarebbe quello di spiegare in che modo da un processo causale di questo tipo si origini quel complesso di informazioni ...
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causa
Stefano De Luca
La ragione per cui si verifica un fenomeno
Ogni forma di conoscenza ‒ che riguardi il mondo naturale o quello umano ‒ nasce da una semplice domanda: perché si verifica o si è verificato [...] di queste quattro cause.
La causa nella fisica classica di Galilei e Newton
I padri della scienza moderna ritengono invece che la conoscenza scientifica non abbia nulla da dire né sull'essenza o forma dei fenomeni, né sul loro fine: le essenze sono ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] , a simboleggiare la ricerca del nuovo. Sotto la nave è inciso un motto biblico: "molti lo scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta" (Daniele, 12, 4). Il significato implicito nell'immagine scelta da Bacon era che il suo libro avrebbe aperto ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...