TUULIO, Oiva Johannes
Ettore Li Gotti
Linguista e filologo finlandese, nato il 17 gennaio 1878, morto a Helsinki il 21 giugno 1941. Studioso dapprima delle lingue classiche, si volse poi allo studio [...] (1910), vi insegnò fino alla morte dando prove di persistente attaccamento alla cultura classica e di profonda conoscenza delle lingue romanze. Mutò il suo originario cognome svedese Tallgren in quello finlandese di Tuulio.
Particolarmente apprezzate ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] a una domanda come tornerebbe in Italia? nella situazione in cui il parlante vive in Svizzera, allora il contesto selezionerà la conoscenza «il parlante è di origine italiana e vive in Svizzera», e l’avverbio qui varrà «in Svizzera». Se invece (11 ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] alla base x e assegna al diminutivo di x un basso valore su questa scala». La scala è determinata dalla nostra conoscenza del mondo, oltre che da informazioni contestuali: ad es., per tavolino l’interpretazione più plausibile è di tipo quantitativo ...
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SUFFISSI
I suffissi sono elementi che si combinano alla base delle parole per crearne di nuove. La suffissazione è una delle principali risorse per l’arricchimento del lessico, ed è operante a partire [...] ▶ scienziato
opinione ▶ opinionista
duro ▶ durezza
pressappoco ▶ pressappochismo
fissare ▶ fissaggio
cambiare ▶ cambiamento
conoscere ▶ conoscenza
– aggettivi derivanti da sostantivi e verbi attraverso suffissi detti aggettivali denominali (-are ...
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In ogni ricerca, l’interpretazione di fatti (o di personaggi ecc.) basata sull’esame di testi, documenti o su notizie storiche.
Definizioni
Il termine f., inteso nel mondo greco e latino come amore della [...] limitando al fatto letterario. In età precedenti alla nostra s’intese per f. l’insieme delle discipline tendenti alla conoscenza del passato; e quindi si comprendevano sotto quel nome anche l’archeologia, l’epigrafia, l’etnografia, la storia ecc ...
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GRÅBERG DI HEMSÖ, Jacob
Carla Pinzauti
Nacque a Gannarve, nell'isola svedese di Gotland, il 7 maggio 1776 da Christian e Magdalena Tofftén. Avviato agli studi dal padre, giudice provinciale dell'isola, [...] italiane e straniere, di vasta cultura e in grado di colloquiare con studiosi di ogni parte d'Europa per la conoscenza delle lingue, nel febbraio 1841 il G. fu chiamato dal granduca Leopoldo II a reggere la Biblioteca Palatina, affiancato da ...
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Critico e filologo (Londra 1730 - ivi 1786). Fu (1756) deputy secretary alla Guerra, poi (1762-68) impiegato della Camera dei comuni. Ritiratosi dalla vita pubblica si dedicò tutto allo studio. È considerato [...] 4 voll. con un 5º volume contenente un glossario (1775-78) che è il più importante contributo del sec. 18º alla conoscenza della poesia medievale inglese, poiché T. restituì a Chaucer la sua vera fisionomia. Delle altre sue opere si citano: Fragmenta ...
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L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] equazioni del m., che danno le coordinate cartesiane del punto in funzione del tempo; o, ciò che è lo stesso, la conoscenza della traiettoria descritta dal punto in m. e della legge (legge oraria) con cui questa è percorsa. Se sulla traiettoria si ...
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Famiglia ebraica di origine spagnola, cui appartengono diversi filosofi ed esegeti. Yōsēf Ben Yiṣḥāq, vissuto a Narbona (m. ivi 1170 circa), scrisse una grammatica ebraica (Sēfer ha-zikkārōn "Libro del [...] m. ivi 1190 circa), redasse anch'egli una grammatica ebraica (Mahalăk shĕbīlē ha-da῾at "Il cammino delle vie della conoscenza"), che, nell'originale e nella traduzione latina di S. Münster, ebbe larga diffusione tra i dotti cristiani; scrisse inoltre ...
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Medico e arabista (Belluno 1450 circa - Padova 1521), forse della famiglia dei Bongaio (o Mongaio) conti di Alpago. Visse a lungo a Damasco (1487 circa -1517) e a Cipro (1517-1520) come medico dei consolati [...] Zibaldone di Serapione e la prima traduzione latina di alcuni opuscoli filosofici e di alcuni opuscoli medici dello stesso Avicenna: in esse, l'A. mostra originalità di metodo e profonda conoscenza della lingua, della scienza, della filosofia arabe. ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...