Filosofo francese (Parigi 1869 - Aix-les-Bains 1944). Fondatore e direttore della Revue de métaphysique et de morale, prof. alla Sorbona (1909), editore delle Oeuvres complètes di B. Pascal (14 voll., [...] epistemologici. La filosofia è concepita dal B. come attività intellettuale che prende ad oggetto sé stessa, garantendo così una conoscenza integrale. In base a questo modo d'intendere la filosofia, B. ha tentato di delineare le tappe sia della ...
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VAILATI, Giovanni
Giovanni VACCA
Storico delle scienze, filosofo e matematico, nato a Crema il 24 aprile 1863, morto a Roma il 14 maggio 1909. Laureato in matematica nel 1888 a Torino, divenne in quell'università, [...] della meccanica all'università di Torino dal 1896 al 1898 (ripubblicate in un volumetto postumo: Gli strumenti della conoscenza, Lanciano 1911) contengono la più compiuta espressione delle sue ricerche, nelle quali è notevole, forse più ancora dell ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] le avrebbe bruciate tutte ‒ era deleterio per la comprensione di autori che non potevano essere letti in originale. La conoscenza di Aristotele ne risultava completamente falsata, ma anche una parte degli stessi testi sacri e dei loro commentatori ...
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Filosofo italiano della morale e del diritto (Napoli 1922 - ivi 1980); prof. univ. (dal 1953) a Trieste, Firenze, Roma, Napoli; socio corrispondente dei Lincei (1972). Sensibile ai problemi del soggetto [...] proponendo una esistenzializzazione della storia insieme con una storicizzazione dell'esistenza (Filosofia e storia delle idee, 1965; Conoscenza storica e coscienza morale, 1966; Principi di una filosofia della morale, 1972). Tra le altre opere: Il ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 6º d. C.), nato in Cilicia. Fu scolaro, ad Alessandria, di Ammonio figlio di Ermia, e poi, ad Atene, di Damascio. Chiusa per il decreto di Giustiniano (529) la scuola filosofica [...] una vasta opera di commento, soprattutto ad Aristotele. Tale opera si è rivelata di grande importanza come fonte di conoscenza dell'antico pensiero greco; nei suoi commenti infatti (e soprattutto in quello sulla Physica) S., interpretando il pensiero ...
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Filosofo (Carcassonne 1906 - Montpellier 1985). Prof. nella facoltà di lettere di Montpellier (1951) e a Parigi alla Sorbona (1953), di storia della filosofia moderna e contemporanea; membro dell'Institut [...] concettuale, la cui verità oggettiva e pretesa di sistematicità è destinata allo scacco, e che è quindi subordinato alla conoscenza metafisica dell'essere. Tra le sue opere teoretiche: Le désir d'éternité (1943), La nostalgie de l'être (1950 ...
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In filosofia, nome generico di ogni concezione che tende a risolvere la realtà nel pensiero.
Il termine i. si cominciò a usare tra la fine del 17° sec. e il principio del 18°, per designare l’atteggiamento [...] , cui egli contrapponeva il suo i. trascendentale, che concepiva come soggetto l’elemento formale della conoscenza restando oggettiva la materia del conoscere. Eliminato questo residuo oggettivistico dalla filosofia postkantiana, l’i. assunse ...
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Filosofo (Poultney, Vermont, 1876 - Cambridge, Massachusetts, 1957), discepolo di W. James alla Harvard Univ. (1896), dove insegnò poi (1913-1946) filosofia. Noto soprattutto come uno degli iniziatori [...] platform of six realists, 1910, e del volume The new realism, 1912), analizzò acutamente il rapporto soggetto conoscente-oggetto conosciuto, mostrando l'insostenibilità della posizione idealistica tesa a identificare ciò che esiste con ciò che è ...
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ZENONE Epicureo
Ettore Bignone
Era della siriaca città di Sidone e fu capo della scuola epicurea nell'età di Cicerone, che dice di averne udito frequentemente le lezioni ad Atene. Era stato anche allievo [...] di tendenza scettica, come i già nominati Filone e Carneade, ebbe occasione di meditare parecchio sul problema della conoscenza e particolarmente sulla teoria dell'analogia, che egli trattò nel senso della logica induttiva, sulle tracce della ...
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L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come in altre sfere dell'interpretazione storica delle conoscenze, vi sono pregiudizi radicati; uno di essi, di matrice [...] de la vie dans la pensée française du XVIIIe siècle, ha inaugurato un ricco filone di ricerche che hanno inventariato le conoscenze sul vivente nell'età dei Lumi, nell'ottica di una comprensione più integrale e oggettiva del loro contesto ‒ culturale ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...